XXV

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Forse non lo sai ma lei ha carattere,
e impazzisce solo se le sai tener testa,
se la ignori invece,
la perdi


Mercoledì


Torno velocemente alla Nevermore, devo parlare con la preside di ciò che ho scoperto, e magari ritrovare Lilith già che ci siamo.
Ma mai una volta che io abbia fortuna.

"Addams, ferma" mi volto lentamente, "sai già quale sarà la tua punizione, non è vero?" Guardo la preside, rassegnata.

Un'ora prima

Bene.
Adesso facciamogliela pagare.

Tyler apre lentamente gli occhi e mi guarda ancora mezzo addormentato, ma non mi importa.
Veniamo al sodo.

"Buongiorno bello addormentato" lo prendo in giro, "cosa succede?" Farfuglia, "non fare il finto tonto" tiro fuori i miei oggetti da tortura e li poggio sul tavolo.

"Cosa?" "Tortura leggera" ribatto sicura, ghigno e mi siedo davanti a lui.
"Nulla da dirmi?" Lui scuote la testa, "ma che ci faccio qui?" Alzo gli occhi al cielo, "possiamo evitare la parte in cui io ti obbligo a parlare?" Lo incalzo sarcastica, "non capisco" "allora capirai" prendo uno dei tanti oggetti, "dunque, sono stata stupida, lo ammetto" "ma cosa?" "A credere che Xavier fosse il mostro, o forse dovrei dire Hyde" rabbrividisce.

Penso che abbia capito dove andrà a finire il discorso.
Meglio per lui.

"Mercoledì, ti prego" ghigno ignorando le sue preghiere, mentre gli altri, spaventati, mi lasciano sola con lui in attesa di qualche reazione da parte sua.

"Mani in alto"
Uffa.

****

Entro in centrale, impassibile come sempre, come se non mi avessero condannata per tortura.
Tuoche.

"Arrivederci, e la ringrazio ancora Sceriffo" sorride finta la Weems, "Tyler si rivolterà anche contro di lei" gli sussurro.
"Papà!"
Oh parli del diavolo.

Vediamo cosa ha darmi di così importante.

"Che cosa vuoi?" Chiedo lapidaria, "solo, farti una domanda" non reagisco, "che cosa si prova?" "Che cosa si prova a fare cosa?" Rispondo confusa, "a perdere" spalanco gli occhi, questo non è Tyler.
Non lo è.

Mi tira a sé "non hai idea di cosa vi aspetta" mi sussurra all'orecchio, deglutisco a vuoto e quando si allontana da me, riesco a percepire il suo stato d'animo, tornato quello di sempre.

Adesso

"Si lo so" rispondo, "ma" tiro fuori il disegno, "ma è questo quello che succederà se io mene andrò" la vedo serrare le labbra, ma non si scompone.

"Va'a fare i bagagli Addams" ordina gelida, ripongo il disegno in tasca, e, con un sospiro mi dirigo verso il mio dormitorio.
O meglio ex dormitorio.

"Tienimi aggiornato su-" smetto di ascoltare Enid che parla con Mano, troppo persa nei miei pensieri.
Dovrò davvero andare via sapendo quello che succederà in mia assenza?
Dovrò davvero andare via senza sapere dove sia Lilith?
Sarei davvero capace di lasciare la Nevermore?
La vera e sincera risposta è.
No.

Non sopporto l'idea di non sapere ciò che succederà, specialmente se io sono coinvolta nella faccenda.
Cosa che è, appunto.
La Nevermore è in pericolo, ma nessuno sembra credermi.

"Mercoledì mi stai ascoltando?" Scuoto la testa e torno alla realtà, Enid mi fissa, confusa.
"Dicevi?" Continuo atona riponendo l'archetto del violoncello al suo posto.
"Beh, volevo salutarti" il suo tono è poco deciso

Alzo gli occhi al cielo "allora ciao" mi chiudo la porta alle spalle, infuriata e nervosa.

***

"Mercoledì!" Mi volto quando sento la voce della professoressa Thornill, la squadro impassibile in attesa che parli, "oh, ti ho portato un pensiero" mi porge una pianta e sussurro un grazie atono.

***

"Ti sei svegliato" Eugene mi sorride mostrando il suo apparecchio che lo fa sembrare davvero buffo.
"Che cosa tu è successo la fuori?" Mi sporgo leggermente, "beh, non ricordo quasi nulla, però una cosa ci sarebbe" esita, "quando c'è stata l'esplosione, ho notato che gli stivali che la figura indossava non erano neri, ma rossi".

O mio dio.
La Thornill.
Come ho fatto a non accorgermene?

Saluto velocemente Eugene diretta alla Nevermore.

***

"Oh Mercoledì, che ci fai qui? Non dovevi essere già alla stazione?" Chiede innocentemente la professoressa, "può anche smettere fingere Lorel" lei serra le labbra, "si vede che ci vuole davvero una cura psichiatrica per te, la preside aveva ragione" sospira, roteo gli occhi.

"Ma per favore, sa che riuscirei ad evadere in neanche una settimana" la prendo in giro, lei si volta, e il suo viso angelico muta, mi guarda torva.

"Non sarei mai arrivata alla stazione, non è vero?" Lei ghigna e annuisce, "ma certo, Tyler sarebbe venuto a prenderti" mi volto e alle mie spalle il diretto interessato appare.

"Oh avanti Tyler, fa come piace alla mamma e tappale la bocca" ghigno, "sentito abbastanza?".

Forse non vi avevo detto che la preside Weems era molto interessante, è un mutaforma.
E si, incredibile ma vero, ha deciso di contribuire a questo "piano inganna padrone Hyde" e si, è stato molto difficile per il mio orgoglio fare questa cosa.
Ma a mali estremi, estremi rimedi si dice, mi sbaglio?

"Non renderlo più difficile di quando sia" il tono della preside è supplichevole, malinconico, ma non fa in tempo a finire la frase perché.
Perché in un batter d'occhio sono sdraiata qui, accanto a lei mentre sta morendo da avvelenamento da Belladonna.

Tutto accade alla velocità della luce.
Mi volto e la professoressa tiene in mano una pala, l'ultima cosa che vedo prima di perdere i sensi è il suo ghigno malefico.

The new phoenix (Wednesday serie)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora