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I giorni seguenti alla serata con Edoardo furono completamente noiosi e monotoni, ma quella precisa mattinata di Giugno non prospettava niente di buono.
Durante la mia permanenza dentro all'ipm avevo cominciato a stringere amicizia con qualcuno, ad esempio Silvia, Naditza, Gemma ovvero una ragazza che era arrivata da poco.Avevo cominciato anche a stringere amicizia con Carmine e Filippo,  soprannominati dai ragazzi Piecuro e Chiattillo, li odiavano tutti.Avevo persino fatto amicizia con Gianni, soprannominato Cardiotrap, che era molto attratto da Gemma infatti facevo di tutto per farli avvicinare.

Eravamo in mensa, io seduta con le mie amiche, mentre parlavamo di ragazzi.
«Allora Gemma, a te interessa qualcuno qua dentro?»chiesi io alla castana che negò con la testa, stava cominciando a parlare, ma Viola dietro di lei la interruppe mettendole le mani sulle spalle.
«Lasciala in pace»mi disse la rossa minacciosa.
«Ma che cazzo vuoi tu»le chiesi addentando la mia mela.
«Non vuole stare con te lo capisci o no?»chiese ridendo.«Te la vuoi fregare come ti sei fregata a Ciro?»disse rabbiosa, la collera la mangiava, le si leggeva dagli occhi.
«Ma di che stai parlando?»chiesi non capendo.
«Chiedi a lui, io non ti dico altro»disse per poi andarsene.
Finii di mangiare e di corsa andai da Ciro, la sua banda dietro di lui rideva, mentre io lo guardavo male.
«Ma che cazzo ti sei inventato con Viola?»chiesi nervosa.
«Gnomo armato di ascia statt calm»mi prese in giro.«Che ha detto?»chiese.
«Che ti ho rubato a lei, che hai occhi solo per me e bo altre cose»riportai circa le esatte parole.
«Ah si, mo t spieg, vien ca»mi disse allontanandomi dal campetto.
«I cu te nun veng da nisciun part»mi staccai dalla sua presa allontanandomi.
«Nun t facc nient, sta seren»mi rassicurò così un po' titubante annuii seguendolo in un muretto.
«Ti tengo d'occhio da tanto tempo, ti vidi per la prima volta due anni fa al lungo mare di mergellina, da quel momento sei rimasta fissa in testa, ti vedevo spesso in giro ma non sono mai riuscita a spiccicarti parola.Grazie ad un amico in comune sono riuscito a sapere il tuo instagram.
Poi ti ho rivista qui e mi è ritornata la fissazione per te.L'altro giorno ero con Viola ma io non l'ho baciata, mi ha chiesto perchè e le ho detto che pensavo a te»confessò lasciandomi senza parole.
Ah.
Mi aspettavo tutto ma di certo non questo...
«Ciro non me lo aspettavo, comunque mi dispiace ma non mi interessi»ammisi, lui mi sorrise rassicurante, dopodichè mi trovai Beppe davanti, comandante.

«Ginevra hai un colloquio»mi informò io annuii seguendolo sopra in sala colloqui.
Non mi aspettavo chissà chi ma ero felice, che almeno qualcuno era venuto a trovarmi, anche se speravo chiunque tranne...
«Papà...»sibilai appena vidi mio padre seduto sulla sedia con uno sguardo glaciale proprio come il mio.
«Ciao, Ginevra»disse freddo.
«Come stai?»chiesi per smorzare la tensione.
«Male Ginevra, come dovrei stare?mi hai tolto ciò che avevo più caro al mondo...dopo di te»urlò rabbioso.«Ma ora mi fai solo schifo»disse, e istintivamente cominciai a piangere.
Non speravo in belle parole, ma nemmeno in questo.
Le guardie, vedendomi in difficoltà lo portarono via.
Mi odiavo in quel momento...
Proprio mentre stavo uscendo seguita da Liz, al tavolo dell'entrata vidi Edoardo baciare il pancione di una ragazza pressocchè della mia età, accanto a lei una donna più grande.
Improvvisamente ci rimasi male e il mio umore calò ancor di più.
E se la ragazza fosse la fidanzata di Edoardo?pensai.
Ma perchè sti pensieri?
"Lui non è niente per me"pensai.
Ed è con questi pensieri che triste tornai giu dalle altre...

𝐍𝐚𝐤𝐞𝐝||𝐄𝐝𝐨𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐂𝐨𝐧𝐭𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora