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I giorni seguenti al casino con Carmela li passai piuttosto tranquilli, con Edoardo andavamo piano, lo dovevo ancora perdonare del tutto;
infatti non ci baciavamo da 4 giorni...
Milos mi disse quanto Edo stava male perchè io ancora non lo avevo perdonato,
a disturbarmi dal mio flusso di pensieri fu un camion della polizia che si piazzò proprio vicino al muro in cui stavo appoggiata io.
Dato che era un furgone non una macchina, probabilmente dentro c'era più di un detenuto, e infatti, scesero 3 ragazzi.
«Uee bambulell»sentii da un ragazzino basso riccio, che era sceso dal furgone, mentre mi guardava.
«Micciarè nun accumincià»gli disse un ragazzo con i capelli lunghi, trascinandolo con se, poi salirono con il comandante e io rimasi di nuovo sola a riflettere.
Forse dovevo perdonarlo...?
Mi girai verso i campetti, e notai Rosa correre da Edoardo, seduto su una panchina.
Rosa si teneva stretta il collo, mentre Edo la rassicurava.
Che era successo?
Dopo che Maddalena si prese Rosa mi avvicinai a lei;
«Maddalè, nu minut, t preg»pregai l'educatrice, che annui«Facimm cinque ja»ci sorrise e se ne andò.
Rosa mi abbracciò, sobbalzai.
Non era da lei dimostrare affetto.
«Ammò che è succiess?»le chiesi e lei mi prese le mani.
«Qualcuno ha provato a strangolarmi in bagno»confessò e io sgranai gli occhi ma la mia amica mi rassicurò«Ora è tutto apposto»sorrise.
«Sarà stato Carmine-»dissi ma mi bloccò.
«Per quanto io lo possa odiare, non è stato lui, anzi mi ha salvata»confessò guardandomi e io la guardai male.
«Crè ti difendi a Carmine mo'?»le chiesi rabbiosa, troppa compassione aveva.
«Ascoltami per una volta!è stato Mimmo»buttò di getto.
Mimmo...non mi è mai andato a genio.
«Ci penso io a quello»dissi andando verso il ragazzo;
avevo fatto kick boxing per un bel po' di tempo, avevo sviluppato un po' di forza...
«Non ti mettere nei casini per me amo, stai tranquilla»mi rassicurò mettendomi le mani sul petto, io scoraggiata annuii.
«Come va con Edo?»cambiò discorso.
«Ehm...bene»risposi vaga; lei ancora non sapeva della loro separazione definitiva, tranne che Carmela non gliel'abbia raccontata, sono molto amiche loro due.
«Ancora nun avet chiavat?»chiese ridendo, io negai con la testa.
«Ma non sei vergine, giusto?»chiese notando la mia faccia spaventata.
«Ovvio che non lo sono, ho perso la mia verginità con un ragazzo ad una festa»risposi ridendo; «Però con lui deve essere diverso, magico»dissi con gli occhi sognanti, di una ragazza innamorata, perchè si, lo ero.
Avevo deciso, dovevo riprendermelo, riaverlo mio, costi quel che costi.

𝐍𝐚𝐤𝐞𝐝||𝐄𝐝𝐨𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐂𝐨𝐧𝐭𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora