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Controllai l'orologio notando che ero in estremo ritardo:erano le 19.50 e l'appuntamento era alle 21.00.
Balzai dal letto alla velocità della luce e corsi a lavarmi, dopodiché mi cambiai e indossai un semplice tubino nero, accompagnato da un blazer nero e degli anfibi del medesimo colore.
Mi truccai con un po' di eyeliner, matita, mascara e gloss;
«Amo mi accompagni al lungomare?»chiesi alla mia migliore amica parandomi davanti a lei mentre cucinava una piadina.
«Mado sei troppo bella, lo farai impazzire»si complimentò e mi fece fare un giro su me stessa.
«Vado a prendere la macchina»prese le chiavi di casa e della macchina e scese, la amo.
Nonostante fossero ancora le 20.30, era obbligatorio partire, Aurora abitava un po' distante da lì.
Scesi di corsa le scale e trovai la macchina davanti, così subito vi salii, e auro mise in moto.

mezz'ora dopo

«Buona fortuna amo, come va va, sono esperienze che ti insegnano, ricordatelo sempre»mi consigliò e io le diedi un bacio in guancia.
Ho già detto che la amo?
«Sempre.
Grazie di tutto amo, vieni verso le 23 okay?»lei annuii e appena se ne andò, mi sentii picchiettare il braccio.
Istintivamente mi girai pronta a tirare un gancio destro, ma fortunatamente era Edoardo, in tutto il suo splendore, con un jeans nero e camicia del medesimo colore.
«Mi volevi picchiare eh?»chiese ridendo.
«Sai com'è, appena sono sola mi sento toccare il braccio ovvio che la paura mi viene deficiente»dissi non appena cominciammo a camminare.
Mi prese per mano e cominciammo a camminare verso un ristorante proprio di fronte al mare, sembrava veramente di lusso.
«E questo chi lo paga?»chiesi prima di entrare.
«Tu lascia fare a me»sussurrò e dopodichè entrammo.
«Appena succede qualcosa ti giuro che ti ammazzo»lo minacciai e lui rise.
«So' seria!»scoppiai a ridere.
Come facevo a essere credibile.
«Si tropp bell o saij?»chiese guardandomi, era proprio di fronte a me, io arrossii di colpo e abbassai lo sguardo.
«Na stell, to giur»

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Uscimmo dal ristorante e andammo sulle ringhiere del lungomare, Edo mi fece sedere in uno dei muretti che c'era lì.
«Quindi mi hai perdonato?»chiese mettendomi la mano sulla coscia, io lo guardai.
«Si, ho capito che ami veramente...»misi la mia mano sopra la sua ed entrambi ci avvicinammo il viso proprio nello stesso momento.
Le nostre labbra si unirono delicatamente, formando un bacio inizialmente pieno di sentimento e desiderio, come se entrambe le labbra si stavano cercando da tanto.
Mi fece scendere dal muretto e mi trascinò con se,
«Dove stiamo andando?»chiesi, e come risposta ottenni essere trascinata-letteralmente-giù per le scale, trovandoci proprio sulla sabbia.
«Qua abbiamo più privacy»disse non appena ci sedemmo per terra, e subito dopo si fiondò sulle mie labbra.
Il bacio cominciò a diventare passionale, pieno di amore, le nostre lingue si agganciarono in qualcosa di bellissimo.
Le sue mani piano piano si intrufolarono sotto il mio vestito...
«Se non vuoi non faccio niente»mi disse dolcemente staccando le sue labbra dalle mie, io gli misi una mano davanti la bocca.
«Io mi fido di te, tranquillo»lo rassicurai e mi sorrise.
Mi tolsi le scarpe, mi sfilai le calze, e lui cominciava ad alzarmi il vestito,
avevo un po' di ansia...
Divaricai leggermente le gambe e questo gli permise un accesso per le sue dita sulla mia intimità, che cominciò a sfregare.
Misi una mano sopra i suoi jeans e sentii il rigonfiamento sempre più evidente.
Riprendemmo a baciarci e nel mentre, lui prese una bustina dalla tasca dei suoi jeans,
«Sei sicura?»chiese prima di aprire la bustina blu.
«Sicurissima»risposi guardandolo, così lui si infilò il preservativo, ed entrò in me.

Così finimmo per essere una cosa sola al chiaro di luna...

Spazio autrice
Volevo scrivere un capitolo hot, ma avevo paura di non soddisfare a pieno le vostre aspettative, ho scritto senza vagare troppo per pauea di sbagliare.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
-lilxlia🤍

𝐍𝐚𝐤𝐞𝐝||𝐄𝐝𝐨𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐂𝐨𝐧𝐭𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora