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Penso che più passa il tempo, più maturi, e più ti accorgi del cambiamento drastico avuto.
Ero la ragazza di buona famiglia ma con dei cattivi precedenti, la puttana, fino a un anno fa.
La buona reputazione e qualche raccomandazione, erano riuscite a farmi uscire da quell'istituto, in cui avevo conosciuto le persone più importanti della mia vita.Ma in quel momento, nessuno era più importante per me.
Quante lettere mandate senza ricevere una risposta, quanti pianti fatti, sempre sola.

Numerose lacrime provenivano dagli occhi delle mie amiche, mentre mi trovavo di fronte a punto e virgola.
Già, proprio lei.
Ma che ci facevo la, vi chiederete.
Ritorniamo a qualche ora prima...

3 ore prima dell'arresto

«Amò, ij agg fatt già o casin, adess sta a te»mi disse Rosa Ricci, sorella di Ciro, che voleva vendicare la sua morte, perciò aveva sparato ad un uomo importante per entrare nell'ipm.
A causa di ciò che è successo a Ciro, che era mio amico, avevo ben pensato anche io di vendicarmi.
Scelta sbagliata?probabile.
Ma in quel momento avevo bisogno di vendetta.
Salimmo su proprio dove ci stava l'avvocato che mi aveva raccomandato l'uscita,
«Cucino io vi va?»proposi ai due, Rosa mi guardò con un ghigno e annuii, poi mi girai verso l'uomo che ci guardava confuse.
Accesi il gas, senza aprire la bombola, per far scoppiare tutto.

Boom

Sentimmo io e Rosa, non appena pochi secondi dopo la nostra corsa verso l'uscita, la casa saltò in aria.
«Ora aspettiamo qualche secondo»dissi divertita.
«Non pensavo fossi così vendicativa sai?»mi rimbeccò la mia amica ridendo.
«Ogni cosa ha il suo prezzo»le dissi, prima di girarmi con le mani una sopra l'altra, non appena sentimmo le sirene della polizia.

Nello studio della direttrice

«Mi mancavate assai direttrì»sorrisi alla bionda di fronte a me, e al comandante accanto.
«Tu no, Ginevra, se mancarti significava farti commettere un reato così grave, avrei preferito non mancarti»mi puntò un dito contro la direttrice.
«Nun è colpa vostr direttrì»incrociai le gambe.
In quell'anno fuori ero cambiata, putroppo.
Non avevo più quella grazia, quell'eleganza e quei modi e toni pacati, ero diventata tutto il contrario, anche se non volevo.
«Maddalena portala in cella»ordinò il comandante, e subito una donna con i capelli lunghi si precipitò davanti a me, prendendomi per il braccio.
«E dove sta Nunzia?»chiesi triste, loro non risposero quindi dovetti seguire la nuova comandante o cosa era.
«Buona fortuna amor mij»dissi a Rosa, che aspettava di entrare, proprio dopo di me.

Ero giù ai campetti, avevo parlato solo con Rosa, le mie vecchie amiche erano ancora la, ma non hanno proferito parola, e non lo farò nemmeno io.
Però avevo paura?posso dirlo?Per Edoardo.
Dov'era?
«Sai che fine ha fatto Edoardo?»chiesi alla ragazza.
«È ai colloqui.Cre, t manc?»mi chiese guardandomi maliziosa.
Stavo per rispondere, ma qualcosa mi fece voltare verso la porta dei campetti maschili.
Eccolo.
Mi guardò stupito e io lo guardai male.
Ci mangiammo con lo sguardo, letteralmente, fino a quando non gli lancia un sassolino trovato per terra.

𝐍𝐚𝐤𝐞𝐝||𝐄𝐝𝐨𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐂𝐨𝐧𝐭𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora