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<<PERCHÉ mi stai seguendo?>> l'uomo sobbalzò impreparato, non pensava di averlo reso così ovvio, ma evidentemente Ryori l'aveva notato dato che si era girata verso di lui avvicinandosi con il bicchiere in mano e interrompendo il bel pomeriggio che si era presa per guardare la vita movimentata della spiaggia con un sorriso sulle labbra. <<Quindi?>> la mora alzò un sopracciglio, prendendo un sorso del liquido azzurro e appoggiandosi allo stipite della porta, dando le spalle alla festa in piscina. <<Volevo vederti>>
<<Hm?>> Takatora abbassò lo sguardo, per un secondo ritornando nella sua pelle del mondo normale, timida e asociale, e vide i disegni neri che gli macchiavano le mani ricordandogli che non era più quella persona. <<Anche io rimarrò qui>> sentendo le sue parole Ryori abbassò lo sguardo sul suo braccialetto, notando gli stessi segni fatti per cancellare il numero che l'avrebbe messo in fila per andarsene, e sorrise. <<Ah si? Quindi questo posto rimarrà per noi due, vuoi?>> Ryori fece oscillare leggermente il bicchiere per mostrare il liquido, e Takatora annuì leggermente facendola finalmente staccare dalla porta per passargli accanto e farsi seguire fino al bar. <<Kuina me ne potresti fare un altro?>> la ragazza annuì velocemente, sorridendo, e Ryori fece segno all'esecutivo di avvicinarsi. <<Come ti chiami?>>
<<Last Boss>> Lei annuì, e prese il bicchiere che Kuina - un po' confusa dalla sua compagnia - le passò, dandolo poi all'uomo. <<Saremo il prossimo cappellaio e Aguni, un esecutivo e un lottatore, la sai usare quella?>> Ryori indicò la katana che pendeva sulla schiena dell'uomo, che vendendola così rilassata quasi sorrise mentre annuiva. <<I tatuaggi te li sei fatti qui?>>
<<Per non poter tornare più>>
<<Perché nel vecchio mondo ti avrebbero giudicato per le tue apparenze>> Takatora annuì, sentendosi particolarmente affine alla ragazza, il modo in cui lo capiva era davvero di un altro mondo, molti lo guardavano come un pazzo quando scoprivano che voleva rimanere in quel mondo e anche se gli piaceva fare paura e avere il loro rispetto gli piaceva anche lo sguardo comprensivo della ragazza davanti a lui. <<Pensi che dovrei farmi qualche tatuaggio allora?>>
<<Tu hai già trovato perché rimanere qui>> Ryori sorrise, vedendolo lanciare uno sguardo veloce alle porte visibili della cucina, e alzò un sopracciglio.<<Fame?>> lui annuì leggermente, e Ryori gli fece segno di seguirla nella cucina, aprì la porta con la chiave e poi - insieme a Last Boss - entrò nella stanza accendendo la luce. Un profumo appetibile innondò le narici dell'uomo facendogli brontolare lo stomaco, il ricordo dell'onigiri che aveva mangiato qualche giorno fa amplificò la sua fame. <<Ho delle lasagne ancora, se vuoi>>
<<Si>>
<<Non sei uno di molte parole eh? Sembra che gli unici che parlano tanto qui sono Kuina, Niragi e il cappellaio>>