12 CAPITOLO

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Mi svegliai nel mio letto, però Nico, Alyssa, Sonia e gli altri non c'erano, ero sola, ma non sola nel senso di sola piacevole ma di sola INQUIETANTE, uscii dalla casa, mi aspettavo di vedere tutte le altre case in fila come al solito ma invece trovai un bosco con in fondo delle capanne argentate, accanto a un albero c'era una quindicenne, aveva i capelli marroni, lisci e lunghi, gli occhi grigio-verde con sfumature argentate e l'eyeliner a gatto che le davano un tocco da cattiva ragazza, aveva un vestito corto e color cuoio, degli stivali e un enorme arco argentato, stranamente mi somigliava, mi guardava e sorrideva come se avesse visto un cucciolo smarito
-"Maria Lia... Bel nome! Ovviamente è molto più carino May, May... Già! Ti avrei proprio chiamato così!"- I suoi occhi brillavano, io rimasi immobile, come paralizzata, lei si avvicinò e mi fece una carezza -"Avevi solo due giorni, non credo che tu possa riconoscermi"- Disse, i suoi occhi lacrimavano ma lei faceva di tutto per impedirlo -"Sei Artemide vero?"- Chiesi, il cuore mi batteva a 120 all'ora -"La parola giusta sarebbe mamma"- A quel punto due lacrime mi scesero sulle guance -"Ma hai quindici anni"- Affermai io, lei sorrise -"Be diciamo che per essere coetanea con le mie cacciatrici devo mantenermi giovane"- Mi incupii di nuovo -"È vero che loro vogliono uccidermi?"- Lei Annuì -"Come sai ho dovuto acconsentire, non mi converrebbe mettermele contro, ma May tu sei forte"- Quella parola mi rimbombava nella testa, tutta quella forza che mi davano che piano piano mi avrebbe schiacciata e prima o poi uccisa, abbassai lo sguardo -"Tuo padre era diverso, aveva un nonsoché che tutti gli altri uomini non avevano, una scintilla negli occhi che nessun uomo aveva, ha e avrà mai, si sei stata un errore, ma l'errore più bello della mia vita immortale"- Disse, a quelle parole una lacrima scese anche a lei, poi si dirisse verso il bosco e tornò con un cucciolino grigio con gli occhi blu -"È una cucciola di waimarener, ha due mesi, da grande diventerà un bravissimo cane da caccia, così hai due regali fatti da me, l'arco e lei"- Me la diede in braccio, era piccola piccola e dormiva beatamente -"Torna a dormire che se le cacciatrici  ti vedono ti polverizzano"- Mi disse, io mi avvicinai alla porta feci per entrare ma poi mi girai -"Tu come mi avresti chiamata?"- Chiesi, lei ci riflesse un po' su e poi disse
-"Samantha"- Io guardai la mia cucciolotta e sussurrai
-"Benvenuta, Samy"- e insieme a lei tornai a letto, dormii benissimo, forse anche troppo. Appena sveglia mi guardaii in torno, Nico, Sonia, Alyssa e gli altri dormivano beatamente, pensai che era stato solo un sogno quando qualcosa di umido mi fece il solletico all'orecchio, mi girai e vidi Samy intenta a mordermi per giocare con i suoi minuscoli dentini la mia spalla, non era stato un sogno, era realtà. Dormii per un po' abbracciata alla mia Samy quando le urla di Veronica mi svegliarono -"Ahhhhh! Porta via subito quell'ammasso di pelo dalla mia vista"- Urlò inviperita svegliando tutti -"Se no che fai? Chiami la protezione animale e poi vai invitata a Wild: oltre natura per la tua straordinaria sopravvivenza dopo l'incontro con questo vorace predatore?"- Dissi io con tono sarcastico, lei divenne viola dalla rabbia, qualcuno iniziò a spettegolare, altri a scommettere se avremmo fatto sciarra[1] o no, ma poi successe qualcosa di ancora più strano -"Insomma, tono una timida, ma ettele chiamata ammatto di pelo ploplio no, che intolente!"- Era la voce di una bimba di tre anni, mi girai e gurdai Samy -"Pelchè non mi difendi?"- Feci un salto all'indietro, era Samy a parlare -"Aaaaaaah! Il mio cane parla!!!"- Urlai a squarciagola, tutti mi guardarono allibiti -"May, ma che ti sei fumata?!?"- Urlò Marco facendo scoppiare una generale
-"Cletina!! Non tono io che pallo sei tlu che mi capittli!"- Disse Samy, WOW, un cane mi aveva dato della cretina, caspita dovevo metterlo nell'inventario delle cose strane mai capitate! -"Ooook, che ore sono??"- chiesi quasi in crisi ad un attacco d'isteria -"Le otto meno un quarto"- Mi rispose Kim, iniziai a vestirmi di fretta e furia, misi nello zaino un paio di magliette, due jeans, un paio di converse e di nike, dell'Ambrosia e presi la mia sacca magica (la chiamavo così perché si rimpiccioliva) con dentro le mie frecce e l'arco, Presi Samy in braccio e uscii in fretta e furia.

Spazio Autrice

Bene, scusate se mi sono assentata un po' ma purtroppo la fine della scuola si avvicina e i prof ti massacrano di compiti
(/゚Д゚)/ comunque se il modo bambinesco di Samy di parlare vi ostacola la lettura ditemelo e la farò parlare normalmente.

Baci annabeth2003

I FIGLI DEGLI IMMORTALI: il cavallo di TroiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora