6 CAPITOLO

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Suonò la campanella, uscimmo tutti da scuola, io andai a prendere la bicicletta -"vuoi che ti dia un passaggio?"- chiesi ad Aida -"No grazie, torno a piedi"- Disse mettendosi i riccioli rossi dietro alle orecchie -"Sei felice di avere un genitore?"- chiesi, lei s'incamminò -"Uguali"- Mi rispose, fece un accenno e se ne andò; levai la catena della bici e tornai a casa. A casa feci i compiti, poi andai agli allenamenti di basketball e in fine Emma mi portò a vedere Gli Avengers 2, ma niente riuscì a calmarmi, così tornai a casa alle 8:30, cenai e andai a letto. I giorni seguenti andarono molto bene, Percy sostituiva tutti i professori, in un mese riuscì a scoprire tutti i genitori divini di tutta la classe; Mali era figlia di Afrodite e a quanto pare il suo modo di accalappiarsi i professori si chiamava lingua ammaliatrice, Ilian era figlio di Ares, attacca brighe per com'era, Sonia era la figlia di Persefone, Valentina era figlia di Afrodite ma non aveva niente che la distingueva da una mortale, soltanto la sua innata bellezza, Viviana, Dana e Asia erano figlie di ninfe varie, Rodolfo era figlio di Ermes, Kim era figlio di Pan, il dio delle selve, Marco era il figlio di Dioniso, Veronica era figlia di Eris, la dea della discordia Alyssa, la migliore amica di Mali, era figlia di Estia e Marika era figlia di Demetra, insomma tutti avevano trovato un padre o una madre tranne me, in un mese nessuna lucina colorata o qualcosa del genere, ma un giorno tutto cambiò. Era una bella giornata, il sole splendeva nel cielo -"Che si fa oggi Percy?"- Chiesi io, la classe si prendeva molta confidenza con Percy, ormai era uno di noi
-"Scendiamo giù ad allenarci"- Mi rispose. Passammo per il corridoio e arrivammo all'ascenzore e salimmo, c'erano quattro piani ma Percy disse a voce alta
-"Emfanízontai!!" E apparve un tasto nuovo con su il simbolo , lo schiacciò, fu come quella giostra che sale e scende di botto, precipitammo nel vuoto per almeno un minuto. Quando ci fermammo era già troppo tardi, Marika aveva vomitato, uscimmo tutti all'ascenzore, eravamo in una bellissima foresta piena di spade, archi, bersagli, manichini e pugnali -"Bene ragazzi, allenatevi!"- C'erano tantissimi settori, uno dove ti insegnavano a tirare con l'arco, a usare la spada, a sfruttare la lingua ammaliatrice e a controllare o creare acqua/fuoco/arcobaleno/aria/eccetera.
-"Tu dove vai? Io vado al settore dove ti insegnano a dominare o a creare dei fenomeni, io vorrei creare un arcobaleno"- Mi chiese Aida, mi mostrò il palmo della mano da cui spuntavano delle piccole luci colorate -"Credo che andrò al settore dove ti insegnano a tirare con l'arco"- Risposi io e mi diressi verso il settore. Lì c'erano tanti ragazzini di diversi classi, c'era anche Annabeth -"Bene ragazzi, oggi vi insegnerò a tirare con l'arco"- Disse, ci fece vedere come si posiziona il braccio, come si inquadra il bersaglio e ci disse di provare, ci provai e presi in centro il bersaglio -"Molto bene May"- Si complimentò Annabeth, ma poi s'incupì subito -"Em... proviamo a vedere quanto ci metti con tre bersagli"- Disse tremando, ci provai e le centrai tutte, lei subito impallidì e mi disse tremando
-"Em...si...brava...ragazzi vado a chiamare Percy non..."- Ma si bloccò guardandomi paralizzata, avevo una strano luce dorata e un arco in testa e Annabeth mi disse
-"Em...ave May, figlia di Artemide"-

I FIGLI DEGLI IMMORTALI: il cavallo di TroiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora