15 CAPITOLO

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-"Accetto di parlare con voi, mezzosangue"- Disse una donna altissima, con i capelli neri legati in una coda lunga e alta, era vestita con un vestito vaporoso e nero, negli occhi si intravedeva una luce di collera e di malvagità che ti faceva venir voglia di scappare e rifugiarsi sotto la gonnella della mamma, purtroppo per noi eroi non era una scelta valida, la donna, o dovrei dire la dea, era Eris, la divina discordia. La dea ci indicò una porta a grandezza mortale alla nostra destra -"Accomodatevi lì, verrò al più presto"- Disse -"Non aspettatemi, sarà una lunga impresa farli fuori"- Replicò agli altri dei frai denti. Ci diressimo verso la porta, Ilian mi si avvicinò e mi sussurrò all'orecchio -"Non mi fido di questa"- Mi mostrò il suo pugnale nascosto tra il giubbotto di pelle, io aprii lo zainetto, così in caso di attacco avrei preso le frecce e l'arco senza problemi, Mali si avvicinò a me -"Ma cosa fa una dea della discordia?"- Mi chiese -"Crea problemi, un Ilian al femminile"- Risposi io, Mali sorrise, Percy si avvicinò a noi e ci spettinò a entrambe i capelli, era così protettivo nei nostri confronti, sapeva essere materno persino con Ilian. Entrammo nella stanza, non era per niente male, il tipico soggiorno megalussuoso tipico dei ricchi, Eris antrò poco dopo, adesso era alta uno e settanta e il suo sontuoso vestito era stato sostituito da una maglietta di pizzo nera dove si poteva intravedere sotto un top glicine, da dei leggins neri e da delle scarpe col tacco sette a spillo nere. Ilian e Percy rimasero a bocca spalancata, io mi irrigidii e sussurrai loro -"Deficenti! Chiudete la bocca che ci entrano le mosche"- Loro sbatterono le ciglia come se si fossero ripresi da una seduta d'ipnosi e la chiusero -"Uomini!!!"- pensai, così sciocchi e stupidi, pensate che gli eroi dei miti greci sarebbero mai morti in condizioni ridicole se fossero stati donne? Ovviamente NO. Quando Percy si riprese iniziò a sentenziare -"Eris, è stata scoperta, noi sappiamo che è stata lei a lanciare la borsetta per far litigare le grandi dee come ha fatto col pomo millenni fa, ce la dia subito così che il grande Zeus possa scagionare Atena"- Dal tono sicuro e dai gran paroloni e verbi che usava Percy sembrava esperto, come se lo avesse già fatto una decina di volte, Eris ci scrutò tutti, come se stesse cercando il motivo più accidentale per farti fuori, me la immaginavo -"Ops, Zeus accidentalmente ho distrutto e spezzettato in piccole monecole quei semidei, ma è stato un incidente!"- avrebbe detto; -"Bene e così mi avete scovato, ma bravi! Meritate un premio, vi darò la borsetta ad un patto, il più forte di voi dovrà affrontarmi in un duello, se vincerà lui io vi darò la borsetta e mi dichiarerò colpevole senza ribattere e a costui darò l'immortalità e lo farò vivere in un palazzo d'oro, ma se costui perderà vi ucciderò uno a uno. Secondo me il più forte di voi è quella ragazzina dai capelli rossi, se uno di voi si crede più forte di lei e più meritevole di sfidarmi la uccida"- disse. Il modo in cui parlava dava una spinta di puro odio e di collera, Ilian si avvicinò a Aida, nei suoi occhi dorati c'era una luce per niente rassicurante -"Aida, figlia di Iride, tu non sei degna di sfidare una dea, io invece si! Scusami ma..."- Non finì la frase che le conficcò il pugnale nel polpaccio destro, Aida urlò di dolore, io Percy e Mali fecimo per soccorrerla e per fermare Ilian ma non riuscimmo in tempo, Aida fabricò con le sue Mani una spada di bronzo iridescente e diede un colpo al fianco di Ilian, a quel punto Percy con i suoi poteri fece sollevare l'acqua della fontanella e gliela lanciò adosso e loro caddero a terra privi di sensi. Io di fretta e furia presi l'arco e misi freccia velenosa avvicinandomi con una acrobazia gliela puntai al collo, avevo le gote rosse e il cuore pompava velocissimo -"Tu, dea lercia che non sei altro!! Dacci subito la borsetta! O se no io scocco la freccia, non morirai, ma ti sgretolerai e ci vorranno anni prima che tu possa ritornare come prima!"- Dissi urlando, avrei scoccato la freccia di sicuro, la odiavo, aveva fatto in modo che i miei amici fossero sul punto di uccidersi -"May Metti giù l'arco"- Mi disse Mali in tono deciso -"Ma..."- Provai a replicare -"MAY METTILO GIÙ! ORA!!!"- Abbassai l'arco, non so perché ma ebbi la sensazione di dovermi fidare -"Tanto non ha la borsetta, non è stata lei a causare il litigio stavolta, ho forse ragione?"- Mali emanava una corte luce rosa-dorata, Eris iniziò a sudare -"Oh, che tu sia maledetta figlia di Afrodite! Tu e la tua stupida lingua ammaliatrice! Questa sporca mezzosangue ha ragione, io non ne so niente di questa faccenda, solo che odio i semidei, sono sempre i figli prediletti degli dei e io odio gli dei, soprattutto quelli maggiori. Andate luridi mezzosangue, non voglio uccidervi, metterei fine alle vostre sofferenze e io voglio che voi moriate dopo aver patito le più atroci sofferenze"- Detto questo se ne andò. Percy prese Aida e Ilian e se li mise sulle spalle -"Ragazze veloce, dobbiamo uscire subito da questo inferno"-.

I FIGLI DEGLI IMMORTALI: il cavallo di TroiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora