II

778 23 2
                                    

📍26 Novembre 2017,
Circuito di Yas Marina

Denise guardava Charles sorridere a tutte le telecamere mentre sosteneva tra le mani quel premio che probabilmente pesava più di lui.
Gli occhi verdi contornati da rughette sembravano brillare sotto tutte quelle luci, le labbra lucide e costantemente inumidite con la lingua lasciavano spazio ad un sorriso così sincero da fare emozionare al tempo stesso Denise.
Il suo petto si alzava e si abbassava, aveva il respiro veloce.
Era così felice e Denise riusciva a scorgerlo quando qualcuno lo chiamava per congratularsi con lui e si girava sorridendo come un bambino.

Quando quella sera Denise decise di aspettarlo nella camera d'Hotel Charles nemmeno sapeva fosse lì.
Aveva chiesto più volte alla ragazza di esserci in quel giorno così importante per lui ma Denise con una scusa gli aveva fatto credere di non poter andare.

Il giorno prima della gara invece aveva preso un aereo diretta ad Abu Dhabi.
Aveva visto il suo fidanzato vincere quella gara e il campionato,
lo aveva visto correre su quella pista e mangiarsi l'asfalto,
lo aveva visto poi esultare e abbracciare contento tutti i suoi amici e colleghi.
Denise era rimasta in un angolo ad osservarlo e al sicuro dai suoi occhi.

In quel momento era seduta sul bordo del letto.
Si sentiva un po' ridicola, in completo imbarazzo e a disagio guardandosi intorno.
Sapeva che Charles stava arrivando perché il suo compagno di squadra, Antonio, aveva appena mandato un messaggio a Denise.
Infatti, la porta della stanza emise un piccolo rumore e poi un 'beep'.

Il cuore di Denise inizio a battere forte, davvero tanto forte, sembrava voler uscire dal suo corpo e il respiro iniziò a diventare veloce, troppo veloce.

La porta pian piano si aprì lentamente e la prima cosa che Charles vide quando entrò in camera furono tante lucine sparse per la stanza.
Erano delle candele.
Non accese subito la luce, piuttosto chiuse la porta alle sue spalle.
Le candele erano sparse distrattamente per tutta la stanza, non sembravano formare un disegno o qualche forma, ma erano comunque in ordine.
Riflettevano i colori chiari delle pareti.

Poi, si accese l'abat jour illuminando la figura di Denise seduta sul letto mentre guardava Charles avanzare.
Come in un vero film romantico, tanti petali di rose rosse erano sparsi sul pavimento in moquette e sulla soffice coperta del letto.

Sul comodino erano poggiati due calici e una bottiglia di spumante.
Ma Charles non vedeva nulla.
Non vedeva nulla se non la sua fidanzata davanti a lui, stretta nel suo abitino nero in raso che lasciava le spalle e le gambe scoperte.
La ragazza aveva i capelli biondi mossi legati in una coda che lasciava cadere qualche ciocca davanti al viso.
I suoi occhi grandi e verdi furono la prima cosa che Charles osservò a lungo.

Poi sorrise.
Sorrise di colpo.
Il suo cuore batteva forte così come quello di Denise.
Aveva passato le ore precedenti a festeggiare sul podio, nei box, con i suoi amici e avrebbe voluto tanto che Denise fosse lì con lui.
E in quel momento c'era.
E non sapeva se fosse un'illusione.

«Non ci credo!» sussurrò avvicinandosi lentamente, al che Denise rise leggermente.

«Non ci credo!» ripetè ancora lasciando cadere il suo borsone.

Si avvicinò a Denise, quest'ultima si alzò di fretta e i loro corpi si scontrarono in poco tempo, abbracciandosi.
Le loro labbra combaciarono immediatamente, quasi come se fossero state fatte per quello, per stare insieme.

Charles strinse le sue braccia intorno la schiena della sua ragazza, e mentre quest'ultima teneva tra i denti il suo labbro superiore lui continuava a sussurrare «non ci credo».

Denise lasciò ancora un bacio umido sulle labbra del suo fidanzato e poi si staccò leggermente.

«Hai vinto amore mio, sono così orgogliosa di te!»
E per quanto possibile fosse a Charles brillarono ancora di più gli occhi.

«Ce l'ho fatta!» disse probabilmente più a se stesso, stringendola nuovamente tra le sua braccia e poggiando il viso nell'incavo del suo collo.
«Ce l'ho fatta!»
«Ce l'hai fatta!»
Si allontanò poi per guardare negli occhi Denise.

Quegli occhi di cui si era innamorato sin dal primo giorno e che lo facevano sentire sempre appagato e rilassato.
Quegli occhi che sembravano urlargli "casa".
Quegli occhi che credeva di dover aspettare ancora una settimana prima di poterli rivedere e invece erano lì, proprio davanti a lui.

Con delicatezza Charles spostò una ciocca di capelli di Denise dietro il suo orecchio.
Poi le sorrise.
«Tu non avevi un esame da dare lunedì?»
Denise sorrise a sua volta.

Ci era cascato letteralmente e con l'aiuto dei suoi amici aveva realizzato la sorpresa che voleva.
«Sciocco. Non mi sarei mai persa la vittoria del mio fidanzato.»
Avvicinò le labbra a quelle del fidanzato e lo spinse verso di sé agganciando le mani dietro la nuca.

Charles ricambiò i suoi baci facendo risuonare nella stanza gli schiocchi che le loro labbra producevano.
Portò le mani sui fianchi della ragazza e la spinse con delicatezza ancora un po' verso il bordo del letto.

La sua lingua andava alla ricerca di quella della sua ragazza.
Ad entrambi sembrava di non essersi visto da mesi anni e invece erano passati poco più di un paio di giorni.

Charles avrebbe voluto urlare di gioia.
Aveva appena vinto il campionato di Formula 2, e la sua ragza gli aveva organizzato una sorpresa nella sua stanza da letto.

La spinse con delicatezza facendola inizialmente sedere sul materazzo.
Salì a cavalcioni su di esso senza smettere di baciarla e quando la fece distendere portò le labbra sul collo niveo e profumato di Denise.

Respirò profondamente beandosi della freschezza e del profumo che la sua pelle emanava.
La sfiorò con teneri e umidi baci scorrendo con le mani sui fianchi piccoli.
Scese ancora fino a toccare le cosce in quel momento scoperte, tirò su il vestitino scoprendola ancora.
Tornò a baciarla mentre lentamente le sfilava il vestitino.

«Ti amo» sussurrò sulle sue labbra.
«Ti amo così tanto!» soffiò.
Poi si alzò appena per aiutarla a sfilare l'abito dalla testa.
Lo prese tra le mani e lo lanciò distrattamente in una parte della camera.

Poi abbassò lo sguardo sulla ragazza sdraiata sotto di se.
Nuda, solo con delle mutandine in pizzo, lo guardava emozionata.
Gli occhi di Charles viaggiavano potentemente accarezzando quel corpo minuto e dalla pelle abbronzata dall'estate.
Sarebbe rimasto fermo ad osservare il suo corpo per ore, non voleva perdersi nessun dettaglio.
Era in assoluto la ragazza più bella che avesse mai visto.

I fianchi stretti, il bacino arrotondato e carnoso, da poter tenere tra le sue mani.
Il seno tondo e maledettamente invitante.
Le gambe lunghe che sembravano non aspettare altro che arpionarlo dietro la schiena.

Si abbassò su di lei pronto a sentire ancora una volta l'odore della sua pelle.
«Ti amo anch'io» sussurrò Denise trattenendo poi il respiro quando la bocca di Charles andò a contatto con il suo corpo.
«Ti amo Charles.»

Yuanfen || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora