Capitolo 4

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La lezione di musica a mio parere l'unica interessante nel corso della giornata. Mi dilettavo spesso con la chitarra elettrica anche se non sembravo propriamente una ragazza da chitarra elettrica.

*Flashback*
In realtà in passato ero molto diversa, non che prima fossi meno stronza ma uscivo spesso,fumavo e spesso mi capitava di ubriacarmi alle innumerevoli feste a cui partecipavo. Andavo a letto con tutti ed ero molto simile allo stereotipo che piaceva ai ragazzi come Calum. Poi un giorno Jake, si stancó di come ero diventata.
Mi insegnò tutto quello che sapeva sulla musica e passò molto tempo con me.
In realtà nessuno degli "amici" che avevo era veramente mio amico. Solo mio fratello si era preoccupato di me, lui era il mio solo amico. E gli ero grata. Mi aveva insegnato a non giudicare dalle apparenze e ad apprezzare tutto ciò che avevo.
*Fine flashback*
Le altre lezioni trascorsero noiose in assenza di Lauren. Nessun'altro sembrava dare importanza alla mia presenza.
Fortunatamente all'uscita di scuola la potei riabbracciare.
《Ti sono mancata così tanto? Insomma lo sapevo che sono adorabile ma non così tanto》scherzó
《Zitta stronzetta》risi infilando una cuffietta.
《Zitta tu barbona》disse imitandomi
《Ti andrebbe di guardare un film domani sera?》
《Certo però solo a condizione che lo porti io》annunció
《Ci sto》risi per poi aggiungere 《Io abito qui ci si vede domani》
《Ok missmaglioncinocolormerda》
《Certo però solo a condizione che lo porti io》annunció
《Ci sto》risi per poi aggiungere 《Io abito qui ci si vede domani》
《Ok missmaglioncinocolormerda》disse schioccandomi un sonoro bacio sulla guancia.
《Ancora con questa storia?》 domandai riferendomi a quel fastidioso nomignolo.
Si limitò a sorridermi e continuò a camminare.
Girai le chiavi nella serratura e spinsi la porta. Non c'era nessuno in casa così decisi di rilassarsi guardando la tv e mangiando il delizioso gelato avanzato. Sapevo che non era salutare ma me ne infischiai.
Dopo neanche un'ora il mio cellulare vibró.
《Pronto? Lauren! Cosa?... adesso? Va bene vieni》
La mia amica aveva deciso di venire da me perché si annoiava. Addio pomeriggio tv e gelato.
《Eccomi!》Lauren entró a falcate nel soggiorno con la sua solita discrezione 《Sono venuti anche Ash e dei suoi amici》 Sbuffai e la salutai sprofondando nuovamente nel divano.
《Hey Amaya》 qualcuno mi salutò da dietro
《Ciao Ash》ricambiai continuando a dar loro le spalle.
《Loro sono Michael, Luke e Calum》 li presentó.
《Calum?!》urlai quasi strozzandomi col gelato alla vaniglia.
《Tu!》esclamò vedendomi.
《Ma tu sei la ragazza dell'altro giorno!》osservò il ragazzo dai capelli colorati《Mi dispiace di non averti aiutato ma ero in ritardo》
《Mi sembra di essere l'unico a non conscerla》rise il biondo. Gli sorrisi e gli feci spazio sul divano.
《Non vorrei sembrare scortese, ma come mai siete venuti?》chiesi ridacchiando.
《Ci stavamo annoiando e visto che Lauren ha detto che usciva ci siamo autoinvitati, a proposito giochi a Fifa?》
《Si》risi
《Non fa niente se non...aspetta giochi a Fifa?》mi guardò strabuzzando gli occhi.
《Sei l'unica ragazza》rise Luke. Guardai Calum, era stupito pure lui.
《Probabile》ammisi accendendo la console.
《Diventeremo grandi amici sai?》
mi disse Michael afferrando un joystick.
《Ne sarei onorata》risi iniziando a maneggiare il mio.

《Non vi dirò più se sto uscendo se poi finisce che venite a casa delle mie amiche e giocate a Fifa》brontolò Lauren.
*Trenta minuti dopo*
《Ti ho battuto Clifford!》esclamai
《Sono piacevolmente sorpreso》rise il ragazzo. Calum era rimasto in silenzio tutto il tempo e anziché giocare aveva preferito messaggiare, probabilmente con la ragazza di quella mattina.
《Ragazzi dobbiamo andare, non possiamo tardare per le prove》annunció rovinando i nostri giochi.
《Quanto sei noioso Cal》sbuffò Luke. E non aveva torto! Era completamente diverso da come si era comportato con me in classe.
《Penso che torneremo》rise Ash abbracciandomi inaspettatamente. Erano tutti cosi cordiali? Luke lo imitó come pure Michael che mi accarezzó i capelli.
《Ciao eh Calum》lo presi in giro. Per tutta risposta fece un cenno del capo.
Sorrisi sotto i baffi e strinsi stretta la mia amica.
《A domani puttanella》mi salutò
《Ciao troietta》
Sorrisi e chiusi la porta dietro di me. Finalmente sola. Proprio in quel momento suonò il campanello.

《Ma è mai possibile?》sbuffai. Aprii nervosamente la porta e mi trovai davanti Calum che si affrettó ad entrare.
《Prego eh》dissi ironica
《Volevo veramente scusarmi per stamattina. Non volevo trattarti male però non voglio perdere la fama da duro. Non sono una donnicciola》si scusó. 《Ti perdono,resta il fatto che avevo ragione sul fatto che sei uno che da troppa importanza all'apparenza》risposi incrociando le braccia sotto il seno.

《Forse》sorrise 《Beh ci si vede domani》
Annuii. Che strano ragazzo.

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