Capitolo 12

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Apatia. Ecco cosa provai il giorno seguente quando mi svegliai. E non era giusto. Non avrei mai dovuto lasciarlo farsi spazio nelle mie giornate, non avrei dovuto farlo diventare mio amico né avrei dovuto sentirmi cosi per un suo bacio. Uno sbaglio? Ne ero certa , ma l'ultima cosa che volevo era ferirlo.
Eppure era proprio quello che avevo fatto, semmai Calum Hood potesse essere ferito. Lauren era l'unica che poteva aiutarmi.Mi rigirai nel lenzuolo candido e afferrai il telefono dal comodino ansiosa di parlare con qualcuno. La sua voce impastata dal sonno mi fece sospirare di felicità

《Lauren ho bisogno di parlarti. Ti ho disturbata?》 chiesi
《Tranquilla con tutte le volte che ti ho svegliata io 》ridacchiò 《Ho fatto tardi con Michael》
《Parleremo anche di questo, ora muoviti che ti aspetto》

Chiusi la chiamata senza darle il tempo di ribattere e mi massaggiai la fronte prima di scendere in cucina.
Non c'era la mamma ma sul ripiano in granito mi aspettavano un tazza di the ormai freddo e un biglietto rosa.
"Jake è al college, io e papà al lavoro. Ti vogliamo bene, baci mamma"
Sorrisi e mi strinsi nella coperta di lana in cui mi ero avvolta. Ingannai l'attesa guardandomi intorno: le lancette del grande orologio avanzavano ticchettando e le tende si arricciavano leggermente al soffio del vento che entrava dalla finestra. Quei pochi minuti mi sembrarono un'eternità.

《Se non mi apri immediatamente me ne vado! 》 urlò da dietro la porta chiusa. Risi e mi affrettai a farla entrare. Quando la vidi non potei soffocare una risata: aveva i capelli arruffati, gli occhi stretti in due fessure e guance rosse. Sembrava uno gnomo.

《Che ridi? 》 sbottó entrando in casa a grandi falcate 《 Direi che il sesso con Michael non ti ha fatto molto bene》 osservai coprendomi la bocca con la mano per soffocare un'altra ondata di ilarità.
《Guarda che me ne torno a dormire》mi minacció scagliandosi sul divano che sprofondó sotto il suo peso. 《Okay》 sorrisi 《È solo che sembri uno gnomo e io assomiglio alla brutta copia della nonnina di cappuccetto rosso》. Rise e inarcó le sopracciglia divertita 《Allora dimmi cos'è successo》
Sospirai e le raccontai tutto e lei mi ascoltó, senza interrompermi e senza giudicare. 《Beh》 disse quando ebbi finito 《Di tutta questa storia ho capito che tu gli piaci, forse anche tu provi qualcosa per lui che non vorresti provare e per questo l'hai trattato male. Ma la domanda è : tu vuoi continuare a essere sua amica o finirla qua?》

Sbattei le palpebre confusa. Non mi ero mai posta veramente la domanda.
《Ci tengo a lui》 risposi più per convincere me stessa
《Allora sai che devi fare》 sorrise dandomi una pacca affettuosa sulla gamba. Annuii e sorrisi.
Si alzò goffamente dal divano e, dopo avermi stretta a sé,si avviò alla porta.
Improvvisamente i crampi si impadronirono del mio stomaco e ne conoscevo il motivo: avevo paura di affrontare Calum. Ero sempre stata io quella ad allontanare le persone, e se l'avesse fatto anche lui con me?
Non riuscii a rispondere alla domanda e trascorsi l'intera giornata alternando serie tv a romanzi d'amore evitando di pensare a qualsiasi cosa al di fuori di essi, finché mi addormentai.

Aprii gli occhi lentamente e lasciai la sveglia trillare cinque minuti buoni prima di riuscire ad allungare il braccio per spegnerla. La voglia di andare a scuola quel giorno era pari a zero. Rotolai pigramente giù dal letto e mi alzai in piedi per vestirmi.
Indossai dei pantaloni della tuta neri e una canotta dello stesso colore. Qualcuno dice che ci si veste secondo l'umore, beh io lo facevo di sicuro.

《Dormito male sorellina?》Jake fece il suo ingresso in camera correndo rumorosamente. Infilai i quaderni nello zaino ignorando la sua domanda.
《Dove vai così di fretta?》chiesi spostando il discorso su di lui
《Ad un colloquio di lavoro. C'è un posto di lavoro nel mc donalds qui vicino》
Sorrisi e alzai il pollice, poi scesi le scale seguita da mio fratello.

《Hey tesoro》
《Ciao papà》ricambiai il saluto baciandogli la guancia
《La mamma torna più tardi stasera quindi serata cinese!》esclamò entusiasta. Sorrisi e aprii il frigo per prendere il latte. Quella del cinese era da sempre una tradizione di papà, me e Jake.
《Ci sarai Jakey?》chiesi prima che riuscisse ad uscire.
《Si si》rispose sbrigativo chiudendo la porta dietro di se.
Mi sbrigai a finire i cereali e afferrai il giubbotto dall'appendiabiti 《Vado anch'io papà, a stasera》
Mi lasciai baciare la fronte e uscii camminando lentamente. Aumentando il tempo a mio disposizione prima di parlare con Calum mi davo più tempo per cercare una scusa plausibile per avergli detto una cosa tanto cattiva. Anche se più ci pensavo, più la mia mente sembrava rifiutarsi di collaborare. Magari era il karma.

Rimasi a fissare quell'entrata che mai mi era sembrata tanto paurosa. Non c'era ombra di Lauren e la cosa contributiva ad agitarmi di più.
Vidi Luke avvicinarsi 《Sei ferma qui da dieci minuti Amaya》
《Devo trovare il coraggio di fare una cosa》risposi gesticolando
《Calum?》
《Calum》
《Mi ha raccontato che avete litigato ma non ha aggiunto altro... è successo qualcosa?》
《Niente di grave spero》mormorai
《Entriamo assieme?》mi propose offrendomi il braccio. Risi e lo accettai per poi lasciarmi portare dentro.

《Grazie Luke Luchino》risi prima di raggiungere il mio armadietto
《Quando vuoi》rispose ballando una sottospecie di danza popolare cercando di farmi ridere 《E buona fortuna》
Sospirai e entrai in classe dove mi sedetti al solito banco. Nulla di diverso da sempre a parte la mancanza dei miei amici. Infatti sembravano essersi volatilizzati: non avevo visto Lauren, Michael, Ashton né Calum fortunatamente quindi decisi che avrei passato la giornata con Luke. Trascorsi la lezione di inglese guardando fuori dalla finestra, guodagnandomi così un'ora di punizione; come se la giornata non fosse già stata abbastanza brutta.

Incrociai Luke all'armadietto e lo trattenni afferrandogli il polso.
《Hai visto Calum? O Ashton, o Lauren, o Michael?》chiesi incrociando le braccia al petto
《Calum mi ha scritto poco fa: oggi gioca una partita amichevole con un'altra scuola, ma forse torna più tardi》disse provando a darmi speranza
《Forse. E gli altri invece?》
《Lauren e Ash sono andati a trovare i parenti all'ultimo momento. Michael avrà saltato la scuola》
Sorrisi forzatamente. Perché Lauren non me l'aveva detto? Forse si era dimenticata.

《Tranquilla ti faccio compagnia io》si offrì sistemandosi il ciuffo biondo 《Dopotutto anche io sono solo. Così siamo soli assieme》
Risi e annuii vigorosamente 《Si va bene. Saremo soli assieme》

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