La mattina seguente mi svegliai felice quanto il giorno precedente. Si dice la calma prima della tempesta eppure sentivo che niente sarebbe potuto succedere. Mi alzai velocemente e mi vestii con una camicia a quadri verde e nera, e dei jeans strappati che avevo rotto una volta cadendo dalla bicicletta. Poi scesi in cucina a fare colazione con la mia famiglia.
《Oggi ho il test di matematica, fatemi gli auguri》 disse teso Jake infilandosi in bocca uno dei maxi biscotti al cioccolato di mia madre.
《Auguri》 risposi pettinandomi i capelli con le dita
《A proposito di scuola, Amaya non ne parliamo mai ma come stai andando?》 chiese sospettosa mia madre mescolando il suo the ai frutti di bosco.
《Bene...》sussurrai mordicchiandomi le unghie. In realtà non stavo molto attenta in classe quindi qualche volta riuscivo a cavarmela, altre no. Infatti la mia media variava tra sufficiente e insufficiente.Passata la fame dopo aver sentito la parola ' scuola ' preparai la borsa e salutai tutti. Infilai le cuffiette nelle orecchie e mi autoimposi di iniziare a pensare di più allo studio.
《Heyheyhey》gridai abbracciando uno per uno i miei amici, senza però che mi cadesse lo sguardo sui jeans skinny strappati del moro e sulla sua canotta bianca che metteva in mostra le braccia perfette.
《Vorrei la camicia un po più aperta》 commentò allora Calum indicando la mia scollatura. Scossi la testa e alzai gli occhi al cielo.《Certo che la vostra attrazione è proprio evidente》 osservò schietto Michael tenendo la mia amica per un fianco. Rimasi a bocca aperta ma la richiusi subito dopo imbarazzata. Sentii Calum ridacchiare dietro di me e quando mi voltai per lanciargli un'occhiataccia alzò le spalle divertito come a dire : l'ha detto lui non io.
Sbuffai e afferrai Lauren per un braccio con la scusa di dover andare a lezione di spagnolo.
《Si nota tanto?》chiesi preoccupata
《Cosa?》
《Che sono attratta da Calum》 continuai abbassando il tono di voce come se avesse potuto sentirmi.
《Hahahahah è ovvio》rispose ridendo 《Come è ovvio che lui è attratto da te》
Non risposi. Certo che Calum era attratto da me. Lui era attratto da tutti gli esseri viventi con due tette.《Fosse per lui, farebbe sesso anche con un babbuino》osservai camminando verso l'aula di scienze. Lauren rise coprendosi la bocca e mi seguì fino alla porta.
《Non avevate lezione di spagnolo?》domandò ridacchiando Calum quando ci vide entrare.
《Mi sono sbagliata》risposi prontamente sedendomi con Lauren qualche banco distante da lui.A quel punto si alzò dal suo posto e si accomodò come se nulla fosse accanto a me.
《Prego fai pure》commentai aprendo il libro. Sorrise a trentadue denti come se non avesse sentito e mi baciò la guancia. Rabbrividii e il mio cuore si fermò, cazzo non poteva comportarsi così senza preavviso.《Mi presti il libro piccola? Il mio l'ho dimenticato a casa》Sussultai a quel nomignolo e spostai il libro al centro dei nostri banchi.
《Allora per la canzone?》chiesi facendo scivolare i capelli da un lato per evitare di distrarmi.
《Potresti venire da me...》propose abbassando la voce quando la professoressa fece il suo ingresso in classe. Deglutii e mossi leggermente la testa per fargli capire che ero d'accordo perché in quel momento non sarei stata capace di parlare.
《Allora a casa mia alle cinque》sussurrò vicino al mio orecchio.Nonostante tutti i miei buoni propositi non riuscii a prestare attenzione alla lezione di scienze, né a tutte quelle che seguirono. Corsi a casa e sebbene avessi dovuto solamente comporre mi depilai, truccai con cura e mi cambiai; poi mi spruzzai un pó del mio profumo preferito e ingannai l'attesa guardando Gossip Girl.
Guardai per l'ennesima volta l'orologio e decisi di uscire, anche se sarei probabilmente arrivata in anticipo.Mi ero dovuta far spiegare il tragitto un centinaio di volte e ancora stentavo a ricordarlo, ma dopo aver preso la direzione sbagliata e essere tornata sui miei passi, arrivai davanti ad una casa grigia di fronte alla strada. Non era come me l'ero immaginata, come d'altronde niente di Calum.
Era dipinta di un bianco sporco e il colore, non rinnovato da quelli che sembravano anni, si sgretolava qua e là. Il giardinetto che precedeva l'ingresso era incolto e le erbacce si avvolgevano intorno a piante di rose che in passato avrebbero dato un aspetto migliore al tutto. Ma, nonostante tutto aveva un aspetto familiare e non incuteva timore.
《Hey》la porta si spalancó prima che potessi bussare, incantata com'ero a studiare ogni dettaglio.
《Ciao...uhm...posso entrare?》Balbettai. Non ero mai stata così nervosa con Calum.
《Entra》