Capitolo 6

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《Amaya! C'è qualcuno per te!》gridò mio padre turbando il mio sonno tranquillo.
《 Non si può dormire in pace in questa casa?》strillai in modo da poter essere sentita. Poi mi avvolsi nella vestaglia. Scesi le scale strofinandomi gli occhi finché non vidi Lauren tranquillamente seduta al tavolo con mio padre.
《Hey Amaya》bofonchió con la bocca piena di wafel preparati da mia mamma.
《Questi sono i miei wafel?》chiesi ridendo.
《Buongiorno anche a te tesoro》scherzó mio papà.
《Ciao papà》risi per poi aggiungere rivolta alla mia amica :《Cosa ci fai qua?》
《Volevo chiederti se potevi aiutarmi a preparare tutto. Da sola mi annoierei》rispose guardandomi implorante.
《Ma ho sonno!》mi giustificai poggiando la testa sulle braccia.
《Eddai!》mi supplicó scuotendomi forte. Quanto odiavo quando faceva così.
《Solo perché sennò continueresti a darmi fastidio》borbottai piluccando il mio wafel con sciroppo d'acero.
《Perfetto!》esclamò entusiasta spingendomi al piano di sopra.
《Lasciami almeno finire la colazione》mi lamentai.
《Non ne hai bisogno》rispose incurante iniziando a frugare fra le mie cose alla ricerca di qualcosa che avrei potuto indossare.
《Questi possono andar bene》disse alludendo ai pantaloni della tuta grigi e ad una semplice maglietta bianca che teneva in mano. Sbuffai e mi diressi in bagno per cambiarmi.
《Lo faccio solo per te Lauren. Solo perché sei tu!》urlai dopo aver richiuso la porta dietro di me.
《Su pigrona!》mi esortó dal corridoio. Alzai gli occhi al cielo.
《È non alzare gli occhi al cielo!》mi intimó. Infilai in fretta e furia i vestiti e,dopo essermi lavata il viso raggiunsi la mia amica.
《Arrivederci signor Rogers》salutò mio padre uscendo veloce come era entrata.
《Ciao papà》dissi seguendola a passo svelto per riuscire a starle dietro.    
《Non ho voglia di camminare》bofonchiai abbassando lo sguardo sulle all star bianche.
《Siamo quasi arrivate》annunció   accelerando il passo.    
《Per fortuna》sospirai 《A malapena mi reggo in piedi》
《Esagerata!》mi rispose 《Comunque eccoci arrivate》aggiunse indicando una grande casa a tre piani.
Era molto moderna: grandi vetrate davano su un giardino ben curato dove crescevano delle rose, magnolie e oleandri.
Gli altri piani si aprivano su delle terrazze spaziose anch'esse fiorite.
《È veramente molto bella》quasi sussurrai calpestando il vialetto circondato da un prato inglese. Mi sorrise e mi portò sul retro dove una donna bionda stava inaffiando il prato.
《Mamma lei è Amaya》la interruppe annunciando la mia presenza.
La signora si voltò rivelando un sorriso bello quanto quello di Ash e Lauren.
《Io sono Anne Marie ma puoi chiamarmi Ann》si presentò cortese offrendomi la mano coperta da un guanto da giardinaggio. Sorrisi e gliela strinsi.
《Buongiorno Amaya! Mi dispiace che Lauren ti abbia buttata giù dal letto》mi salutò Ashton correndoci incontro assieme ad un ragazzino biondo con occhi azzurri come quelli di Lauren e sua madre.
《Sembra te in miniatura!》risi scompigliando i capelli del ragazzino.
Lui sorrise dimostrando quanto fosse bello anche la mattina appena svegliato il che mi ricordó di come ero conciata.
《Io sono Harry》si presentò il ragazzino sorridendo.
《Io Amaya come già avrai capito》risi. Annuì e mi trascinó con sé in casa seguito da Ashton e Lauren. 
《Harry! È arrivato qualcuno?》chiese qualcuno dall'interno.
《Un'amica di Lauren. Si chiama Amaya》rispose il ragazzino ad una voce proveniente dall'ampio soggiorno.
《Calum?!》escalamai non appena riconobbi la voce.
《Ciao Amaya》mi salutò come se niente fosse continuando a lucidare il pavimento. Come poteva comportarsi così normalmente?! Non risposi e chiesi a Lauren :《Cosa devo fare?》
《Aiuta Calum. Io vado a prendere da mangiare nella dispensa》disse lasciandomi sola. Alzai gli occhi al cielo. Non mi aveva forse chiamato per stare con me?
《Tieni》mi disse il moro porgendomi uno spruzzino e uno strofinaccio. Lo guardai torva e gli chiesi:《Fai finta di niente?》
《Ancora con questa storia Rogers? Passa oltre》ridacchiò riprendendo a lavorare.
《Mi innervosisci Hood》ammisi strofinando nervosamente lo straccio sul pavimento.  
《Lo so. Mi diverte parecchio》rise
《E come mai?》domandai dura.
《Te l'ho detto che sei carina quando ti arrabbi?》mi ricordó 《Comunque io te l'ho detto, voglio solo essere tuo amico》disse sorridendomi con dolcezza. Mi persi un istante nei suoi occhi scuri che sembravano sorridere da quanto erano luminosi. Quel ragazzo aveva uno strano controllo su di me.
《Se dopo la smetti...》risposi distogliendo lo sguardo.
《Certo!》esclamò raggiante.
《Toglimi una curiosità Hood. Perché vuoi essere mio amico?》chiesi senza voltarmi a guardarlo.
《Mi interessa conoscerti》rispose alzando le spalle. Quanto era strano quel ragazzo. Sembrava cambiare carattere ogni minuto.
《Beh qui abbiamo finito》disse trionfante. Sorrisi e battei il cinque al moro.
《Sei strano》osservai sistemandomi i capelli.
《Anche tu》rise pizzicandomi il fondoschiena.
《Non toccarmi》dissi scandendo bene le parole.
《Mi dispiace...》si scusó guardandomi pentito.
《Tra-tranquillo è che...》
《È che?》chiese
《Ti conosco a malapena, non so se dirtelo》mi giustificai
《Non ti fidi,ho capito》disse sedendosi sul divano bianco. Annuii sedendomi accanto a lui. Non accennava a proferire parola così decisi di confidarmi per rompere il silenzio.
《Non è colpa tua》iniziai attirando l'attenzione del ragazzo 《Da quando...》Respirai profondamente 《Da quando hanno provato a stuprarmi ogni più stupida cosa mi fa chiudere in me stessa .Mi spiace》
《Oh》bisbiglió 《Prometto che non ti toccheró più》
Risi per quella strana promessa.
《Ogni cosa che dico deve per forza suscitare ilarità?》chiese unendosi alla mia risata.
《Oh! Avete finito!》disse Lauren comparendo all'improvviso. Annuii.
《Posso tornare a casa?》chiesi 《È quasi ora di pranzo》
《Si si vai》rispose la mia amica accompagnandomi alla porta 《Veniamo a prenderti alle 20 e 30》
《A dopo Rogers!》mi salutò Calum con un cenno del capo. Risi per la sua posizione da bad boy: disteso sul divano con una gamba accavallata sull'altra e la canotta aderente che risaltava il fisico perfetto.
《Ciao Hood》arrossii. 
《Ti piace Cal!》esclamò la mia amica appena fummo in guardino.

《Shhh》la zittii 《Potrebbe sentirti》
《Ho ragione!》strilló
《Lauren no!》la supplicai con gli occhi 《Non mi piace e ora lasciami andare a casa》
《Ok...》sussurrò finalmente smettendo di strillare《Ma stai attenta lo sai com'è Calum》
《Si lo so》risposi sbrigativa alla mia amica 《A dopo》
Dovevo ammetterlo. Quel ragazzo aveva qualcosa di magnetico, questo spiegava perché tutte le ragazze della scuola si concedessero a lui.
Ma io non ero come loro.

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