catorce

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Rosy sentiva che qualcosa non andava. Il suo senso materno percepiva che Pedri non stesse bene moralmente. L'umore di suo figlio era cambiato repentinamente dopo la giornata in spiaggia. Sembrava quasi che ignorasse Xenia e la ragazza, di conseguenza, trascorreva molto tempo con lei e Fer. Quest'ultimo aveva tentato di parlare con Pedri per avere un quadro ben chiaro della situazione, ma il calciatore gli aveva dato una risposta vaga.

Pedri era seduto su una sdraio in giardino ed era intento a smanettare con il proprio cellulare. Xenia lo guardava silenziosamente dalla finestra della cucina. Quanto avrebbe voluto guardarlo negli occhi e parlargli anche solo per pochi secondi. Sentiva di averlo perso. Non c'era più niente che avrebbe potuto fare per cambiare le cose. Sobbalzò quando si rese conto della presenza di Rosy.

«Non era mia intenzione spaventarti» le disse teneramente, per poi guardare nella sua stessa direzione. «Ho rovinato tutto, Rosy» le spiegò con gli occhi lucidi. La donna le mise una mano sulla spalla. «Vuoi che gli parli?» Xenia scosse la testa e distolse lo sguardo da Pedri. «Apprezzo molto tutto quello che stai facendo, davvero. Ma credo che non ci sia soluzione a questo. Sento di averlo ferito» e si diresse verso la sua stanza mentre Rosy la seguì con lo sguardo.

Subito dopo, Pedri fece il suo ingresso in cucina. Aveva le guance colorate dal sole e le labbra secche. Quando vide sua madre, le rivolse un debole sorriso. «Pedro...» «Non mi va di parlarne, l'ho detto anche a Fer» disse il calciatore, intuendo come sarebbe andata a finire la loro conversazione. «Cosa provi per lei?» Gli chiese mentre Pedri apriva il frigorifero. Riempì un bicchiere d'acqua e se lo portò alle labbra. «Non lo so più» rispose, posando il bicchiere ormai vuoto sul tavolo.

«Ha detto che sto con lei solo per riparare il torto fatto ad Inez. Ti rendi conto? Io non so più cosa fare per farle capire che la amo. Inizio a pensare che forse dovrei dimenticarla»

«Prima mi hai detto di non sapere più cosa provi per lei ma adesso stai dicendo di amarla» Pedri si irrigidì. «Quando ho rotto con Inez credevo che non mi sarei mai innamorato di nessun altro. Vedevo tutte come delle arrampicatrici sociali ma Xenia mi ha dimostrato che mi sono sbagliato. Non tutte vogliono la fama e il successo»

Pedri non si era mai aperto così tanto con sua madre. Rosy era una donna che sapeva ascoltare ma, per qualche strana ragione, suo figlio non le aveva mai parlato dei suoi sentimenti. «Xenia mi ha insegnato ad amare di nuovo»

Rosy gli accarezzò la guancia bagnata dalle lacrime che scendevano. «Va' a parlarle» Pedri sorrise a quella frase. Era la stessa che gli aveva detto Pablo quando lo aveva beccato a guardare Xenia per la prima volta. «Già mi sono spogliato dei miei sentimenti con lei e non è andata bene...» «Prendiamo il caso che Xavi, durante la finale di Champions League, ti da l'opportunità di calciare un rigore. Sfortunatamente la palla colpisce la traversa. Al novantesimo, però, l'arbitro fischia nuovamente un calcio di rigore. Xavi decide di darti un'altra chance nonostante l'errore iniziale. E stavolta il pallone entra nella rete e vincete la Coppa dei Campioni»

Pedri inarcò le sopracciglia. «Non ti seguo»
«L'amore è come il calcio, Pedro. Esistono seconde chances, ma sta a te affrontarle o no»

Non sapeva se il ragionamento di sua madre fosse giusto, ma l'aveva convinto ad avere un ulteriore confronto con Xenia. Probabilmente ne sarebbe uscito ancora scottato ma ci avrebbe provato ugualmente.

La ragazza era seduta sul pavimento, con la schiena poggiata al letto. Era intenta a scrivere qualcosa su un quadernino giallo. «Disturbo?» Chiese timidamente Pedri. Xenia si voltò a guardarlo e lo invitò ad entrare. Il calciatore si sedette accanto a lei. «Credevo che non volessi più parlarmi»

Pedri scosse la testa sorridendo.
«Non potrei mai» «Ma fino ad adesso mi hai ignorato, anche se hai avuto tutte le ragioni per farlo» gli fece notare, chiudendo il quadernino che aveva tra le mani. Il ragazzo si morse l'interno della guancia. Xenia non poté far a meno di contemplare il suo profilo. Per alcuni Pedri poteva non rappresentare il prototipo di ragazzo perfetto, ma lei lo trovava bellissimo e senza alcun difetto. Si era completamente innamorata di lui, ed era la prima volta che lo ammetteva a sé stessa.

«Ho amato Inez. L'ho amata troppo. Anzi, non posso quantificare l'amore che ho provato nei suoi confronti. Probabilmente se avessi saputo della gravidanza prima di lasciarla, forse saremmo ancora insieme. Ma le cose sono andate diversamente. A me fa male il fatto che tu pensa che ti stia usando per alleviare i miei sensi di colpa. Voglio solo amarti, Xenia. Amarti incondizionatamente. Permettimi di farlo»

Xenia si morse il labbro inferiore, cercando di frenare le emozioni che aveva dentro. Ma poi capì che non c'era bisogno di farlo. Voleva gettarsi in quel vortice e vedere come andava a finire. Voleva rischiare, era stanca di stare sempre sulla difensiva. Premette le sue labbra contro quelle di Pedri mentre i loro cuori battevano all'unisono.

Il ragazzo le accarezzò delicatamente i fianchi mentre Xenia gli tirava leggermente i capelli. Quando si staccarono, entrambi avevano le labbra rosse e i respiri affannati. Xenia si nascose nell'incavo tra il suo collo e la sua spalla mentre le sue guance si colorarono di rosso. Pedri le accarezzò i capelli con un enorme sorriso sulle labbra. «Cosa c'è? Ti senti in imbarazzo?»

La ragazza tornò a guardarlo negli occhi.
«Sono innamorata di te, Pedri» Il numero 8 del Barcellona fece unire nuovamente le loro labbra.

«Lo sapevo!» Fer li stava osservando dal corridoio con un sorriso che gli andava da una guancia all'altra. «Lo sapevo che prima o poi sarebbe successo!» I due ragazzi arrossirono.
«Dai, Fer! Potresti andartene?» Gli disse Pedri. Il più grande tra i due fratelli alzò il pollice. «Tra cinque minuti è pronta la cena. Non tardate!» Detto ciò, chiuse la porta della stanza.

Pedri si morse il labbro inferiore mentre i suoi occhi erano intenti ad analizzare attentamente le labbra che fino a qualche secondo prima stava baciando. «Abbiamo tempo per un ultimo bacio» le disse. Xenia gli sorrise, scuotendo la testa.

«Sei incorreggibile»
«Ma mi ami anche per questo»

Spazio Autore
ORA POSSIAMO DIRLO: FINALMENTE SI SONO BACIATI! Ma quanto sono belli?
Vi ringrazio per le 6.000 letture!
Non mi sbilancio oltre, vi lascio sclerare in pace.
Alla prossima! (Non dimenticate di commentare e/o lasciare una stellina!)
- pcvard <3

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