Fer si era catapultato a casa di suo fratello minore senza nemmeno chiedergli il permesso. Gli era sembrato strano durante l'ultima videochiamata che avevano fatto. Ad ogni domanda di suo padre o di sua madre rispondeva in modo vago e quando aveva provato a chiedergli cosa ci fosse che non andava, aveva deviato l'argomento. Quindi aveva pensato di prendere i suoi bagagli e partire per Barcellona. Non gli piaceva fare la parte del fratello impiccione, non gli si addiceva. Aveva sempre sostenuto che ognuno meritasse i propri spazi, ma vedere Pedri con gli occhi tristi e spenti gli aveva fatto scattare un campanello d'allarme.
«Fer? Cosa ci fai qui?» Era arrivato a Barcellona attorno alle 23:00 e suo fratello aveva addosso il pigiama. Probabilmente lo aveva svegliato. Aveva i capelli scompigliati e delle occhiaie mostruose sotto agli occhi. «Ciao Fer! Sono contento anche io di vederti» lo prese in giro, facendosi strada nella grande casa. Sistemò i bagagli sul divano mentre Pedri osservava il tutto con un sopracciglio alzato. Doveva ancora rispondere alla sua domanda. «Hai una brutta cera, tío. Da quanto tempo non chiudi occhio?» Gli chiese ma dal suo sguardo capì che non aveva minimamente voglia di scherzare. Soprattutto a quell'ora. «In realtà stavo dormendo prima che tu suonassi al campanello!» Fer si diresse verso la cucina, ignorando le lamentele di suo fratello. Aprì il frigorifero e prese una bottiglia d'acqua.
«Si può sapere cosa stai facendo?» Pedri stava iniziando a spazientirsi. Era contento di vederlo ma avrebbe preferito che fosse andato a trovarlo in un orario decente. «Non vedi?» Disse mentre riempiva un bicchiere d'acqua «È luglio, Pedri. Fuori fa caldissimo» Il minore tra i due si diede il palmo della mano in fronte. «Credo che tornerò a dormire...» «Fermo!» Esclamò Fer, allungando la lettera e. Si portò il bicchiere alle labbra e bevve un sorso d'acqua. «A Tegueste siamo tutti preoccupati per te. Sei strano ultimamente...» gli disse, poggiando il bicchiere ormai vuoto sul tavolo. Il classe 2002 sospirò, non sapendo se raccontargli o no di tutta quella situazione che lo stava distruggendo giorno dopo giorno. «Non sono in vena Fer, davvero...» Il più grande lo interruppe. «Ho pagato una cifra il biglietto per venire qui. Adesso ho bisogno di sapere cosa ti passa per quella testolina che ti ritrovi»
«Non posso raccontartelo domani?» Fer scosse la testa in segno di disapprovazione. «La notte è giovane, fratellino. Sono tutto orecchi» Pedri spostò una sedia da sotto il tavolo per potersi sedere mentre suo fratello guardava attentamente ogni suo piccolo movimento.
«Dai, Fer... non ne ho voglia»
«Ma se non getti fuori tutto ciò che hai dentro, non potrai mai stare meglio» E aveva ragione. Fer aveva sempre ragione. Si grattò gli occhi prima di iniziare a raccontargli tutto. «Ho litigato con Pablo...» Fer lo guardò con un sopracciglio alzato. «Perché mi guardi così?» Era arrivato da circa mezz'ora e già non riusciva più a sopportarlo. Voleva solamente dormire. Chiedeva tanto? «Perché so che non stai così per il litigio con Gavi. C'è qualcos'altro sotto»Pedri si morse il labbro inferiore prima di riprendere nuovamente a parlare. «Io e Xenia ci siamo lasciati...» «Cosa? Perché lo hai fatto?» «Cosa ti fa pensare che l'abbia lasciata io?» Fer sospirò e assunse l'aria di uno che la sapeva lunga. «Perché quando siete venuti a Tegueste, lei ti guardava come io guardo le crocchette di mamma. E poi, suvvia, tu sei stupido!» Il calciatore assunse un'espressione offesa. «È inutile che fai quella faccia, sai benissimo che ho ragione. Ora rispondi alla domanda: perché lo hai fatto?»
Pedri si mordicchiò le unghie delle mani a causa del nervosismo. «Credo di provare ancora qualcosa per Inez» lo disse temendo la reazione che avrebbe avuto suo fratello. Si aspettava che gli avrebbe dato di nuovo dello stupido, ma così non fu. Fer non disse nulla. Aveva lo sguardo perso nel vuoto. Sembrava che stesse pensando bene a cosa dire. «Ascolta, Pepi. Io credo che tu non sia ancora innamorato di Inez» Lo disse come se lui e Pedri condividessero i sentimenti.
«Insomma, secondo me ti senti solo in colpa»
«In colpa? Per cosa poi?» «Per tutto ciò che è successo tra voi» Il calciatore scosse la testa. «È ridicolo» affermò. «Invece non lo è. Insomma sei stato con una ragazza con cui hai avuto le tue prime volte e la vostra relazione ha sempre avuto alti e bassi. Diciamo più bassi che alti. Decidi di rompere con lei non sapendo che stesse aspettando un bambino e quando lo scopri è come una doccia fredda» Pedri sorrise leggermente mentre vedeva suo fratello gesticolare mentre cercava di spiegargli al meglio ciò che credeva. Non lo aveva mai visto così concentrato.
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Where Do Broken Hearts Go? ; Pedri
FanfictionStarted: 03/12/22 Completed: 20/02/23 Erano diversissimi quei due. Il sole e la luna. Il giorno e la notte. Un equilibrio che non sempre funzionava. Avevano deciso di prendersi una grande responsabilità. Pedri quella di metterci sempre il cuore, X...