Capitolo 37

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James
Spero che Katy e gli altri stiano bene, se si sono fatti beccare da Victoria veramente rimarrò qui e non potrei mai perdonarmi se qualcuno di loro muoia a causa mia.

Sono nervoso non riesco a stare tranquillo, Katy non mi ha detto più nulla e ho brutti presentimenti.

Questa cella mi fa impazzire, come la fame che ho... Non so quanto possa resistere ancora e sono qui da solo tre giorni.

Ad un certo punto sento dei passi provenire dalle scale che portano quaggiù, spero che sia Katy.

Vedo una torcia che illumina la scale, se é Victoria la manderò letteralmente a quel paese, non sono dell'umore e nella situazione migliore per poterla sopportare.

Vedo dei capelli neri ricadere sulle spalle, davvero é Katy.

<<James eccomi! Sono venuta a salvarti!>> mi sussurra.
Mi avvicino alle sbarre per vederla meglio.

<<Stai bene? Gli altri?>>
Si avvicina alle sbarre e mi guarda. Incontro i suoi occhi verdi preoccupati.
<<Tutti stiamo bene, Liam é tornato in sé, é solo un po' confuso...>>

Nel mentre sento il rumore di una chiave, la infila nella serratura e la gira tre volte e finalmente si apre la cella.

Esco immediatamente e ci abbracciamo.
<<Mi sei mancata...>> le do un bacio in testa.
<<Tu di più...>> risponde.

<<Troviamo Liam e gli altri, si sono nascosti, una volta trovati ci organizziamo per come parlare a quattr'occhi con Victoria e farla finita immediatamente!>> mi dice determinata.

Non voglio dirle che sono senza forze, si preoccuperebbe troppo.
<<Ecco ho portato questo, lo indossava Jack, é un mantello che copre quasi tutto il corpo e il viso, nessuno potrà riconoscerti con questo indosso.>>
Me lo passa ed eseguo quello che mi dice.

<<Andiamo!>> mi prende per mano.
Le gambe mi tremano e vado a rilento, si accorge subito della mia difficoltà.
<<James che ti succede? Stai bene?>> mi guarda preoccupata.

<<Sto bene, non é niente...>>
<<James?>>
La guardo senza dire nulla.
<<Da quanto tempo che quella vipera non ti ha portato del sangue? Che sbadata, avrei dovuto farlo subito!>>

<<Da tre giorni...>> dico con un nodo in gola.
<<Allora muoviamoci!>> mi offre il suo collo.
Non posso rifiutare, inutile negarlo, inutile fare il modesto e dire che posso farcela. So che non é così.

Mi avvicino al suo collo e mi affretto a bere il suo sangue.
Mi sembra passato un secolo da quando ho assaporato l'ultima goccia del suo strepitoso sangue.

Una volta fatto, mi sento molto meglio.
Non ho più la fame aggressiva, non mi sento più debole e soprattutto mi sento più grintoso di poter fare qualsiasi cosa.

Mi prende per mano e velocizza il passo, fino a raggiungere l'uscita delle segrete.
Ci ritroviamo nel corridoio, quello che porta nella sala del trono.
Sento musica e festa provenire proprio in quella sala.

<<Ma cosa sta facendo Victoria?>> chiedo stranito.
<<Credo una festa per accogliere la nuova regina, cioé lei...>> dice irritata.

Prende il suo telefono e invia un messaggio a qualcuno.
<<Ok sono nel bagno della nostra camera, ha senso, é il posto più sicuro.>>
<<Beh, cosa stiamo aspettando allora?>> la incito ad affrettarsi.

Mi ferma quando inizio a camminare.
<<Aspetta ho un presentimento che se camminiamo ora qualcuno ci vedrà...>>
Ascolto quello che mi dice e mi fermo.

Io discendo dai vampiriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora