capitolo 6 (sentimenti)

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Mi porta a prendere un caffè "pe questo avevi tutta sta fretta? Pe n'caffè" "ma no sabvina non è ancora il momento, che ora è?" "Sono le 17:20" rispondo guardando lo schermo del telefono "bene allora possiamo già incamminarci" "ma dove marì?" "Tu seguimi e basta" mentre ci incamminiamo riconosco dove mi sta portando, sul pincio, ricordo di avergli detto tempo fa che è uno dei miei posti preferiti dove a volte mi fermo ad ammirare il panorama, incredibile che se lo ricorda ancora.
Arrivati a destinazione c'è un tramonto spettacolare "siamo arrivati giusto in tempo" disse lei, a me vedendo il gesto di Maria e il tramonto vengono gli occhi lucidi, "ma che fai piangi?" Disse mentre mi mette una mano sulla spalla e guardandomi intensamente, io non le rispondo e lei non insiste... restiamo 10 minuti in silenzio a guardare il tramonto finché Maria non interrompe il silenzio "allora perdonata?" "C'è devo pensà" le risposi con un sorriso "lo prendo per un si" continua lei dicendo "allora mi dici perché stavi per piangere prima?" "Perché mai nessuno ha fatto una cosa così per me, che può sembrare banale ma per me le cose semplici sono i gesti migliori, te sei ricordata che questo è il mio posto preferito e me c'hai portata, questo pe me conta tanto" vedo lei che sta in silenzio per un pò e mi sorride, ad un certo punto si avvicina e m'abbraccia "Sabrina tu per me sei molto importante, non dimenticarlo" a quelle parole stavo per piangere dinuovo, ma cerco di trattenermi e stringo ancora di più l'abbraccio. Quando ci stacchiamo sento già una mancanza, per me potevamo stare così per sempre, "Marì io...grazie" "non hai alcun motivo di ringraziarmi, ero io che dovevo farmi perdonare.. o no?" È vero ma oggi ha veramente fatto tanto, mi ha fatto stare bene "sabry io non so come dirtelo, mi ero promessa di non dovertelo dire ma è impossibile non riesco più a far finta di niente" inizio a preoccuparmi "che devi dirmi marì, parla perché me sto a preoccupà" "è complicato ma... ogni volta che io sto con te mi sento come a casa. È da anni che sento di provare qualcosa per te ma pensavo fosse solo perché ci tenessi , fino a quest'anno.. che ho capito che non è solo perché tengo veramente tanto a te, ho sempre fatto di tutto pur di non ammetterlo ma ormai sono arrivata ad un punto che è difficile trattenermi e devo dirti ciò che provo, non pensavo di farlo adesso, anzi pensavo di non doverlo fare mai ma ormai eccomi qua a rovinare tutto" mentre parla vedo i suoi occhi che si stanno riempiendo di lacrime ma come sempre cerca di fare la dura, io invece a quelle parole non riesco a trattenermi e scoppio in lacrime, mi viene difficile parlare, a quel punto la bacio, per farle capire che non ha rovinato tutto e che sento questo anch'io da un bel pò.
È successo quì sul pincio proprio dove a volte mi è capitato di pensare a lei mentre guardavo il panorama, dopo un pò mi stacco e mi preparo a parlare "per qualche motivo che ho sempre ignorato mi piaci anche tu Maria, ho sempre avuto paura di rovinare tutto anch'io, e adesso eccoci qua a ricambiare i nostri sentimenti""Ma adesso cosa facciamo?" "Non lo so marì non lo so" il mix di emozioni che sento in questo momento non si possono descrivere, felicità perché finalmente ho detto quello che provo, paura perché non sappiamo cosa succederà ora, rabbia perché nessuno capirà mai, tristezza perché non c'è ne siano accorti prima, sorpresa perché non mi aspettavo sentisse questo per me o forse la mia paura non voleva farmelo notare.
"Che ne dici di un po di tempo per metabolizzare tutto marì? C'è pensiamo un pò e vediamo che fare" dissi perché avevo bisogno di pensare, di capire se è giusto quello che stavamo facendo dopo anni di amicizia.
"Hai ragione, pensiamoci sù e poi ci sentiamo"
Dopo avermi accompagnato ci salutiamo con un semplice sorriso, quando l'attimo prima c'eravamo baciate. Salgo su, metto il pigiama e mi rimetto a letto a pensare ad oggi e a tutto quello che è successo "stiamo facendo davvero la cosa giusta?"

una vita e due cuoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora