Spencer non si lasciò intimorire dallo sguardo penetrante dell'avvocato Weber, non dando soddisfazione neanche allo psicopatico che lo fissava con occhi famelici dalla sua postazione.
Rimase calmo con l'intenzione di dare l'impressione di essere a proprio agio.
– Agente Reid...
– Dottore –, la corresse lui.
L'avvocato lo guardò, sorridendo con sufficienza per continuare:– Dottor Reid, è stato lei a ferire il mio cliente, giusto?
– Come ho affermato poco fa.
– Perché lo ha fatto?
L'uomo rimase interdetto dalla domanda.
– Il suo cliente aveva rapito e torturato una nostra collega, tenendoci sotto scacco. Se non fossi intervenuto alle sue sp...
– Una vostra collega?– lo interruppe la donna con aria allusiva, – Non sarebbe meglio dire la sua ragazza?
Il dottore tacque offrendo il fianco al difensore, che proseguì:– No, chiedo scusa. Non avevate ancora una relazione, ma mi risulta che Lei l'avrebbe voluta.
– Dottor Reid, è tenuto a rispondere –, lo esortò il giudice, la lunga mano sormontata da anelli posta sotto il mento. Stava studiando ogni risposta, non poteva stare zitto ancora a lungo.
– Ha ragione –, rispose Spencer, fronteggiando l'avvocato,– Io avrei voluto intrattenere una relazione e ci eravamo avvicinati. Questo all'imputato non è andato bene, perciò l'ha rapita.
– Davvero? A me risulta che il mio cliente e l'agente Pratt siano stati protagonisti di una fuga d'amore, non di un rapimento.
Un mormorio sgomento prese vita nell'aula, tanto che anche i componenti della squadra si guardarono tra loro, interdetti.
Emily incrociò lo sguardo di Derek, domandando:– Non vorrà mica...
– Temo proprio di sì –, rispose l'uomo.
Il procuratore Knox scattò in piedi, mal celando l'indignazione per la linea di difesa seguita dall'avvocato Weber.
– Obiezione!
Ma il giudice la zittò con un gesto della mano, infastidita da tanto chiasso, ordinando poi al difensore di Wood di continuare.
– L'agente Pratt ha ricevuto dei... presenti dal mio cliente, ma nessuno se n'è mai preoccupato. Lo dimostra il fatto che si è allontanata di sua volontà dalla propria abitazione, usando il pretesto di gettare l'immondizia.
Eppure sapeva che il mio cliente si trovava da quelle parti. Per quale motivo sarebbe rimasta nella sua dimora, tra l'altro già violata? Non ci vedo nessuna volontà di fuggire o nascondersi.
Il giudice chiese ai due difensori di avvicinarsi per scambiare qualche parola di modo che nessuno le sentisse, e Spencer ne approfittò per voltarsi preoccupato verso Beatrix.
Ma il posto dove la vittima sedeva fino a poco prima risultò vuoto.
– Avvocato, proceda con domande più pertinenti. La giuria non tenga conto delle ultime affermazioni –, ordinò il giudice al termine della consultazione.
– Ho terminato.
Il dottore si alzò avviandosi verso l'uscita, trovando Beatrix appoggiata su una colonna di marmo appena fuori dall'aula.
– Ho capito il loro gioco –, disse la donna senza nemmeno farlo parlare.
Avrebbe voluto scusarsi per non essere riuscito a dire nulla, che l'intervento della Knox non gli aveva permesso di ribaltare l'interrogatorio, ma non ci riuscì.
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The kiss of Judas
Fanfiction(continuo di "Brief is the light" - crossover Criminal Minds/Law & Order) Beatrix Pratt non riesce a riprendersi dai tre giorni d'inferno di qualche anno prima, e stavolta nemmeno il sostegno del dottor Spencer Reid sembra darle sollievo. Vive la su...