Olivia Benson stava esaminando le immagini relative ai cadaveri ritrovati di recente, quando Stabler fece il suo ingresso nella stanza a loro assegnata con aria preoccupata, tanto che lo guardò interrogativa.
– L'agente Pratt è scomparsa.
La donna sembrò colpita.
– Beatrix?!
– Sì. Ha fatto perdere le sue tracce nella mattinata di oggi, sotto il naso dei suoi colleghi.
Il detective Benson si prese la testa tra le mani, dicendo:– Deve aver sentito la notizia al telegiornale.
– Già. Quegli avvoltoi hanno pensato che spiattellare tutto sui media potesse portare loro soldi.
– E lei se n'è andata per evitare interviste e quant'altro –, concluse la donna alzandosi.
– I suoi colleghi temono che ora quei giornalai premano per intervistare Wood.
– Lo faranno, certamente. Ma lui... dannazione, già immagino cosa potrà dire.
Il silenzio si fece spazio tra loro, che si guardarono.
– Hai per caso sentito George? – domandò Stabler.
– Il dottor Huang dice che lei è imprevedibile allo stato attuale. Purtroppo gli psicofarmaci hanno avuto solo effetti indesiderati, rivivere i traumi l'ha portata a estremizzare tutto.
Elliot si avvicinò al tavolo, afferrando una foto delle vittime.
– Possiamo aiutarla solo incastrando quel figlio di puttana. Chi è dell'ambiente sa che è stato lui.
L'uomo appese l'immagine a una lavagna, accostandola a quella dei corpi rinvenuti nella Grande mela.
– Quando è arrivato a New York e perché?
Come fosse stata colpita da un fulmine, Olivia si allungò sulla scrivania per afferrare il telefono, che portò alla guancia.
– Hotch, puoi venire da noi? Dobbiamo chiarire dei punti. Sono importanti.
Il suo partner la guardò confuso.
– La linea temporale, non l'abbiamo considerata affatto –, accennò lei.
In pochi minuti Hotch fece il suo ingresso accompagnato da Gideon. Salutarono i due colleghi newyorkesi andando subito al punto della questione.
– Cosa succede?
– Stavo riflettendo su una cosa. Beatrix ha sempre vissuto qui? Mi sembra che abbia viaggiato parecchio –, domandò Benson.
– Beatrix viene dallo stato di Washington, ma ha vissuto in Italia per via di vicissitudini famigliari, poi in Austria. Poi è tornata negli Stati Uniti.
– Ed è arrivata subito qui?
– No, certo. Abitava a New York, in una zona periferica. Ha frequentato lì l'Università.
Gideon lo guardò, domandando:– Perché non me l'hai detto?
– Non era rilevante, Wood ha operato sempre da queste parti quando...
– L'ha seguita –, concluse Elliot mentre guardava la collega,– Questo spiega un modus operandi poco maturo, la mano poco ferma nell'incisione...
Gideon annuì.
– Ho capito –, mormorò,– La segue dal periodo italiano.
– Credi che la sua identità sia falsa?– chiese la collega.
– Rubata –, precisò Elliot.
Hotch afferrò il telefono componendo un numero mentre si avviava di fronte alla finestra che dava sul cortile del palazzo.
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The kiss of Judas
Fanfic(continuo di "Brief is the light" - crossover Criminal Minds/Law & Order) Beatrix Pratt non riesce a riprendersi dai tre giorni d'inferno di qualche anno prima, e stavolta nemmeno il sostegno del dottor Spencer Reid sembra darle sollievo. Vive la su...