(continuo di "Brief is the light" - crossover Criminal Minds/Law & Order)
Beatrix Pratt non riesce a riprendersi dai tre giorni d'inferno di qualche anno prima, e stavolta nemmeno il sostegno del dottor Spencer Reid sembra darle sollievo.
Vive la su...
Il detective Benson si fermò di fronte alla tv, impietrita dalla notizia trasmessa dal notiziario.
– Sembra proprio lei,– commentò Elliot, sorseggiando il caffè senza staccare gli occhi alla foto apparsa sullo schermo, e Casey Novak annuì con le mani sui fianchi.
– Se solo fossimo lì... potremmo dar loro una mano.
– Ma non potete. Dobbiamo continuare a indagare per conto nostro. Venite nel mio ufficio, sono arrivate le foto da Aaron Hotchner.
I tre seguirono il capitano Cragen, chiudendo per bene la porta alle loro spalle.
– Il team di Quantico ha le spalle al muro a causa del procuratore,– spiegò l'uomo, prendendo posto alla sua scrivania. La Novak aprì le braccia, chiedendo confusa:– E perché mai?
– Non ne ho idea, ma credo che sia ora di aiutarli. Bisogna spostare la nostra attenzione sul sostituto procuratore Elizabeth Knox.
– Come?– Olivia era sbalordita, Elliot schioccò le labbra.
– Ecco come la penso. Quella donna non mi ha mai convinto, e secondo me c'entra col rapimento dell'agente Pratt.
Il gruppo rimase in silenzio per quale istante, finché la collega chiese guardandolo in viso:– A che pro rapire Beatrix?
– Stanno indagando disobbedendo agli ordini del procuratore. Non potrebbe essere stata lei?
– La Knox era nell'ufficio di Hotch mentre avveniva il fatto,– rispose Cragen.
Di nuovo nessuno parlò, e stavolta fu Cragen a riprendere la parola.
– Ciò non toglie che la sospensione di Aaron Hotchner non mi è chiara. Sono emotivamente coinvolti e questo può portarli a fare errori, certo, ma mi sembra un provvedimento troppo duro.
– Questo sequestro capita proprio a fagiolo,– commentò Elliot, guadagnando un'occhiata dalla Benson, che disse:– Non so quanto possa entrarci. Il processo è fermo, le evidenze dicono che questi omicidi non sono stati commessi da Wood, il che lo scagiona.
– Ci sarebbe un altro musicista?– domandò confusa la Novak. Non era persuasa da quella opzione, era evidente.
– No, ma potrebbe esserci un imitatore. Hai visto quante donne al processo sbavavano per quello?– chiese il detective Stabler, alzandosi per prendere un bicchiere d'acqua.
– Per scagionarlo, ma certo,– concluse Olivia.
L'uomo commentò:– In questa storia ci sono invischiate fin troppe donne.
Il telefono del capitano squillò in quel momento.
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Hotch riattaccò la comunicazione telefonica dopo aver ringraziato con un sorriso tirato.
Apprezzava l'aiuto della squadra di New York, ma al contempo era preoccupato per Beatrix.
