~Non c'è logica in amore. Ciò che attrae, a volte, è quanto di più sbagliato ci sia a questo mondo; non è logico amarla, ma ogni singola particella del corpo ti spinge verso quella persona e non puoi farne a meno.~
Hell
CHIARA
Guardiamo altre gare, insieme, durante le quali cerco di mantenere gli occhi fissi sullo schermo del suo telefono e ignorare qualsivoglia brivido che mi pervade ogni volta che mi sfiora.
Accidenti a te, Daryl... no, accidenti a me e al mio stupido corpo che reagisce per niente!
Di tutti gli uomini con i quali sono uscita da quando vivo a NewYork, Daryl è il primo che riesce a smuovere qualcosa dentro di me. Il problema è come lo smuove, non mi era mai capitato, infatti, di provare certe sensazioni ai primissimi incontri e, soprattutto, con qualcuno che non sembra interessato a provarci sul serio. Non è un appuntamento il nostro, sono qui perché... uhm... perché sono qui? Per le corse e il debito? Beh, questa è la versione ufficiosa, o meglio era quella ufficiale prima di quell'intesa tra noi a casa mia.
Dopo quel pomeriggio, le motivazioni e l'eccitazione, nell'essere coinvolta in questa serata, hanno cambiato baricentro. Passare altro tempo insieme a Daryl è diventata la priorità.
Ed è un male...
Rischio di perdere il focus!«Sono il prossimo.» Dichiara con una certa soddisfazione nella voce. Mi desta dai pensieri, alzo lo sguardo e mi accorgo che le due auto, di cui avrei dovuto guardare la gara, hanno appena tagliato il traguardo.
«Oh, questo significa che... ehm...»
«Significa che ora dai sfoggio di te, principessina.»Mi guardo intorno. Ci sono troppe persone e non amo affatto stare al centro dell'attenzione, o almeno non così. Mi sento già i loro occhi puntati addosso e per più motivi, uno dei quali me lo ha ben spiegato Daryl, ma adesso, adesso dovrò mettermi in bella mostra e per forza di cose mi osserveranno tutti.
Se sbagliarsi? Se facessi una brutta figura?
Mi sento sotto giudizio e la salivazione si azzera. Mi tocco il collo, lo sfrego con le mani sudate. Fuori fa freddo, ma io sento fin troppo caldo. Riporto l'attenzione su Daryl.
«Davvero, Daryl, non mi sembra il caso», inarca un sopracciglio, sono sicura che non comprende il mio imbarazzo lui che è tanto abituato, anzi, si bea dell'attenzione che tutti sembrano concedergli più che volentieri, perciò userò un'altra motivazione «e poi, non hai detto che dovevo starti sempre vicina e non dare nell'occhio?»
Incrocia le braccia al petto e si inumidisce le labbra.
Non farci caso, maledizione!
«Mh mh, infatti! Darai il via alla gara poi ti andrai a mettere in quell'angolino laggiù» tende il braccio e indica un punto alle mie spalle, ma non mi volto poiché prosegue «e ci rimarrai tutto il tempo che resterai da sola. Non parli con nessuno e osservi bene il maestro in tutto il suo splendore. Intesi?»
Razza di borioso sbruffone!
L'imbarazzo lascia il posto al fastidio e, questo, via via che i secondi passano si trasforma in rabbia. La sento montare fino ad arrivarmi al cervello, provo a trattenermi, ma proprio non ci riesco e, così, sbotto:
«Quindi decidi tutto tu? Quando posso far uscire la testa dal buco e quando invece devo rimanere nascosta?»
«Ma che ragazza perspicace. Sì, è esattamente così. O ti sta bene o... beh, credo che ti starà bene, non ci sono altre soluzioni.»
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Una Bruja per il truffatore
Romantik[IN RISCRITTURA] Energica, piena di vita e a tratti un pò fuori dalle righe, Chiara è una ragazza che si è trasferita a New York da meno di un anno. Nella grande metropoli ha fatto la conoscenza di Blake e Ava e con loro ha stretto un forte legame...