~Una Lamborghini
non fa a gara
con una Panda~Hell♡
CHIARA
Fisso il pc. La rubrica deve uscire questa sera e io non riesco a concentrarmi. Ho risposto a dieci persone sulle trenta che avevo selezionato.
Il cervello è impegnato in altri pensieri, tutti più complessi che un semplice consiglio amoroso.
Primo fra tutti, Blake e la sua storia. Non mi ha raccontato molto e, allo stesso tempo, io non me la sono sentita di incalzarlo. Tuttavia, non riesco a capire come possano essersi divisi. Li ho visti insieme e la loro complicità ha dell'incredibile. Sono diversi, mi è bastato poco per capire le loro differenze caratteriali, ma non riesco a vederci un litigio vero e proprio.
Forse sono io che non lo concepisco.
Quei due non si rendono conto della fortuna che hanno. Darei qualsiasi cosa per litigare con il mio gemello.
«Vieni a mangiare?»
Mi volto di scatto. Ava è in piedi accanto a me con la borsa alla mano. Perplessa controllo l'ora e mi accorgo di non aver concluso nulla in tutta la mattinata.
«Non ho fame.» mormoro distratta. Ava prima guarda me e poi Blake, fa un cenno a quest'ultimo che annuisce e abbandona l'ufficio.
Sono in arrivo domande a cui non so se voglio rispondere.
Ava posa la borsa a terra, poi si siede, con tutta la sua grazia, sulla scrivania.
«Un uccellino mi ha detto che hai conosciuto Daryl e non l'hai presa benissimo.»
Lei lo conosce? E certo, l'unica stronza che non sa nulla, qua, sono io!
«Vedo che lo conosci anche tu, a te ne ha mai parlato?»
«Sì, ma non perché io sia più speciale di te, se è questo che pensi. Blake ha un debole per la sua "Little I" lo sanno tutti, quindi smettila di tenergli il broncio.»Non è solo per questo...
Non sono arrabbiata, sono triste e preoccupata, ma non posso raccontare ad Ava del debito. Non voglio coinvolgerla e non voglio che si preoccupi. Così come non volevo si preoccupare Blake, perciò ho taciuto sulla cena con Arena. Tuttavia, ieri, me lo sono lasciato sfuggire. Non l'ha presa bene, anzi, gli sono subentrate subito delle paranoie su un mio possibile coinvolgimento sentimentale nei confronti di quell'uomo. Certo, il messaggio di Daryl è capitato nel momento sbagliato e ha contribuito a far crescere i suoi sospetti, ma non ho potuto far a meno di rispondere.
Non mi aveva mandato altri messaggi, dopo quello gelido del giorno precedente, quindi mi ha sorpreso riceverne uno. Mi aveva ignorata, perciò il sarcasmo se lo è meritato. In ogni caso, la vocina interiore - quella che non ascolto mai - mi ha suggerito di non dire nulla a Blake riguardo suo fratello. Motivo per il quale non ha idea che questa sera mi vedrò con lui per andare a quella corsa clandestina, o almeno credo che non lo sappia. Ma qualcosa mi dice che nemmeno Daryl glielo abbia detto, altrimenti, so che mi avrebbe fatto un'ulteriore ramanzina.
«Terra chiama Chiara, ci sei?»
Ava mi riporta al presente e i suoi occhi verdi mi scrutano preoccupati.Scrollo le spalle e abbozzo un sorriso.
«Eh? Uhm, sì. Mi stavo solo chiedendo come lo hai conosciuto Daryl?»
«Banalmente, l'agenzia di moda per cui ogni tanto lavoro ci ha inviate a casa sua per una sfilata. Immagina la mia sorpresa quando me lo sono trovato davanti. Si presentò come Daryl Avila, tra il cognome e la somiglianza, ho collegato. Poi, ovviamente, ho chiesto spiegazioni a Blake e mi ha raccontato un po'. Per questo ti dico di non sentirti esclusa, non lo ha detto a nessuno, non solo a te.»
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Una Bruja per il truffatore
Romance[IN RISCRITTURA] Energica, piena di vita e a tratti un pò fuori dalle righe, Chiara è una ragazza che si è trasferita a New York da meno di un anno. Nella grande metropoli ha fatto la conoscenza di Blake e Ava e con loro ha stretto un forte legame...