Capitolo 1

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Theo guardò con disinteresse Stilinski e i suoi agenti mentre arrestavano la Monroe e i suoi seguaci, tirando un sospiro di sollievo.

Era appoggiato al muro con una sigaretta alle labbra che si riprendeva dalle ferite riportate dall'ultimo combattimento contro i cacciatori.

Erano passati ormai sei mesi da quando avevano sconfitto l'Anuk-Ite e la donna era scappata come una grande codarda, e Theo stentava un po' a credere che finalmente fosse dietro le sbarre.

"Sono felice che sia finita"

Theo si giró, guardando il lupo che si era messo di fianco a lui.

Erano ormai due mesi che quel ragazzo di nome Alec si era unito al branco McCall, vivendo in casa con Scott e Melissa.

Per uno strano motivo che la chimera non riusciva ancora a spiegare, il lupo mannaro sembrava averlo preso in simpatia e gli stava sempre intorno come un cucciolo smarrito.

Era strano avere qualcuno che ti seguiva come un punto di riferimento, come un fratello maggiore, ma gli riscaldava il cuore il modo in cui lo faceva, non che lo avrebbe mai ammesso di fronte a nessuno del branco dei cuccioli, come li aveva soprannominati Stiles.

"Si, speriamo soltanto che la riescano a trattenere" disse con una scrollata di spalle.

"Stilinski dice che verrà consegnata domani mattina all'FBI e che la metteranno in un carcere di massima sicurezza" disse il ragazzo "La cosa mi consola molto, se devo essere sincero"

"Si, anche a me" annuì Theo "Dov'è il tuo fidanzatino? È strano vedervi uno lontano dall'altro"

Alec arrossì, gonfiando le guance e lanciandogli un'occhiataccia.

"Nolan non è il mio fidanzato!" esclamó il lupo mannaro.

La chimera ridacchiò, facendo un piccolo sorriso.

"Io non ho mai parlato di Nolan" disse spegnando la sigaretta contro il muro e buttandola nell'immondizia "Tu e gli altri avete bisogno di un passaggio?"

Negli ultimi sei mesi, Theo era diventato l'autista personale del branco dei cuccioli, non che gli dispiacesse, era diventata ormai una routine a cui la chimera non aveva alcuna intenzione di separarsi.

"Si, ovviamente" disse felicemente.

Theo ridacchiò, era abbastanza sicuro che se avesse avuto la coda, Alec avrebbe scodinzolato.

Era piuttosto adorabile.

Si staccò dal muro e gli scompiglió i capelli, ridacchiando quando Alec arricció il naso come un bambino.

Raggiunsero il camion di Theo, dove il resto del branco dei cuccioli li stava già aspettando.

"Un po' presuntuoso da parte vostra supporre che vi avrei accomoagnati tutti a casa" disse alzando il sopracciglio.

"Tu ci ami" disse Mason con un sorriso.

Theo alzò gli occhi al cielo, sorridendo al pensiero che fino a sei mesi prima quello era lo stesso ragazzo che nei tunnel gli aveva detto che non si sarebbe mai fidato di lui.

"State iniziando a diventare davvero presuntuosi, sapete?" chiese retorico entrando al lato di guida.

Liam lo seguì, seguendosi in quello che era ormai il suo posto fisso nel lato del passeggero.

Alec, Nolan, Mason e Corey si sedettero nei seggiolini posteriori.

Si mise la cintura di sicurezza, pronto a partire.

Uno bussare al finestrino lo fermó.

Lo aprì, guardando Lydia osservarlo con le mani sui fianchi.

"Domani mattina vieni a fare shopping con me" disse la rossa, non era una domanda, e ormai Theo lo sapeva bene.

Da quando la banshee aveva scoperto che aveva un buon senso della modo, più o meno quattro mesi fa, era diventata sua abitudine trascinarlo a fare shopping almeno due volte a settimana.

Ed era così che era nata la sua amicizia con Lydia Martin.

"Va bene, ti raggiungo dopo aver accompagnato i cuccioli a scuola" disse, guadagnandosi un pizzicotto da parte di Liam per il soprannome.

Lei sorrise.

"A domani, allora" disse facendogli l'occhiolino.

"A domani, rossa"

Chiuse il finestrino e fece partire il camion.

"Ragazzi, sono così felice che sia finita!" esclamó Mason stiracchiandosi "Domani sera dovremmo vederci e festeggiare"

"Sarebbe grandioso, possiamo fare a casa mia" disse Liam, guardando Theo alla guida "Domani a che ora finisci di lavorare?" chiese.

"Alle sette in punto" rispose la chimera "Possiamo cenare da te, dammi giusto il tempo di tornare a casa, lavarmi e vestirmi e di andare a prendere gli altri cuccioli"

"Grande, allora dirò alla mamma di fare una grande cena, poi potete rimanere da me a dormire" disse il beta con un sorriso.

"Tipo come se fosse un pigiama party?" chiese Nolan.

"Si" rispose con orgoglio il beta di Scott.

"Che bello, quanto abbiamo? Cinque anni?" chiese sarcasticamente Theo "Ragazzi, mi sto pentendo di uscire con voi"

"Ci ami" disse Corey "E comunque ormai è troppo tardi per uscire dal branco, ormai sei dentro"

"Povero me" disse sarcasticamente, ma con un sorriso sulle labbra.

Accompagnò prima Mason e Corey a casa, poi Nolan e poi Alec a casa McCall.

L'ultimo fu Liam, che però lo guardò.

"Stasera rimani da me" disse "E non è una domanda"

"Sempre così prepotente, Dumbass" lo prese in giro "Va bene"

Theo ringrazió mentalmente se stesso di non aver adottato un cane come voleva inizialmente, non appena aveva acquistato un appartamento, e di aver preso invece un gatto.

Erano molto più indipendenti e Theo ormai passava molto più tempo a casa di Liam che nel suo appartamento e la sua gattina aveva ormai imparato a cavarsela da sola.

"Se Athena muore di fame, ti riterró responsabile" disse uscendo dall'auto.

"Sappiamo entrambi che Athena è molto più indipendente anche da te" disse Liam, non sembrando minimamente dalle parole di Theo "E poi lo sai che quella rompiscatole della tua vicina le darà da mangiare ogni volta che non ti vede tornare a casa"

Theo scrollò le spalle.

Era vero, la vecchietta che viveva di fronte a lui adorava il suo gatto, e ogni volta che Theo non tornava per qualche strana cosa soprannaturale o semplicemente per rimanere da Liam, la Signora Johnson le dava da mangiare.

Ormai Athena lo aveva capito e usciva fuori al terrazzo miagolando per il cibo ogni volta che non vedeva il suo padrone a casa e aveva fame, per attirare l'attenzione della vicina.

Il terrazzo di Theo e quello della sua vicina erano molto vicini, quindi non era un problema per lei, le bastava allungare il braccio e posare la ciotola del cibo ai piedi di Athena.

Entrarono in casa e furono accolti da una sorridente Jenna Geyer.

"Bentornato tesoro...Theo! Sei qui!" esclamó lei non appena lo vide, abbracciandolo "Liam non mi ha detto che saresti rimasto a dormire stasera, sono così felice di vederti" disse felice lei.

"Ciao Jenna, sono felice anche io di vederti" rispose alla donna.

"Andate a lavarvi, puzzate di sangue e polvere da sparo" disse lei arricciando il naso "Io intanto vi preparo una bella cenetta, per fortuna ultimamente ho fatto la spesa e ho preso qualcosa di vegano per quando saresti venuto a cena"

Theo arrossì, nonostante fosse ormai abituato all'affetto di Jenna, era ancora strano per lui.

"Grazie Jenna" disse stiracchiandosi "Avrei proprio bisogno di un bagno"

La donna sorrise teneramente.

"Andate"

Natural Project (THIAM MPREG)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora