Sei mesi dopo
Liam sospirò guardando lo schermo del suo telefono per la terza volta.
"Signor Dunbar, posso sapere cosa c'è di così importante sul suo cellulare da non presentare attenzione alla mia lezione?" chiese la professoressa di biologia, facendolo sussultare.
Era appena stato beccato.
Grugnì sentendo le risatine di Mason e Corey dietro di lui e spense il telefono, guardando l'immagine di Theo e Leo che dormivano uno abbracciato all'altro che spariva dalla sua vista.
"Nulla" rispose posando il cellulare nella tasca dei suoi pantaloni.
La professoressa sospirò.
"Cerca di prestare attenzione adesso o non passerai gli esami finali" lo avvertì tornando a spiegare, mentre il lupo finse di prestare attenzione.
Non era particolarmente preoccupato perché sapeva che comunque Theo gli avrebbe spiegato tutto cento volte meglio di quanto gli avrebbe mai spiegato la professoressa.
Liam odiava la biologia, non riusciva davvero a prestare attenzione, non quando c'erano Theo e Leo che lo aspettavano a casa.
Doveva ammettere che da quando aveva accettato di convivere con i due, per lui era diventato sempre più difficile stare senza di loro.
Soprattutto il suo bambino, con le sue adorabili guanciotte, i suoi folti vapelli biondi e i suoi occhioni azzurri.
Il suo sorriso rallegrava le sue giornate, anche se non era nemmeno in grado di parlare, ma formulare solo dei piccoli versetti.
Aveva iniziato da un paio di settimane a gattonare, e questo faceva impazzire Theo perché bastava distogliere l'attenzione da lui per un solo secondo ed era sparito.
"Penso che tu stia diventando dipendente da tuo figlio" sussurrò Mason da dietro di lui.
"Lo hai visto? Come puoi non esserlo?" chiese sospirando.
I due stronzi seduti dietro di lui ebbero il coraggio di ridere di nuovo.
Liam sbuffó offeso.
Non vedeva l'ora che la giornata scolastica finisse e di tornare da Theo e Leo.
***
"Sembra che tu stia per avere un esaurimento nervoso" disse Lydia guardando il suo amico e ridacchiando.
"Niente merda, Sherlock" rispose sarcastico afferrando suo figlio che gattonava per la casa, inseguendo la povera Athena "Da quando Leo ha imparato a gattinare, non posso distogliere l'attenzione da lui nemmeno per un secondo"
"Diventi sempre più bello, piccolo!" esclamó ignorandolo chiaramente e allargando le braccia verso di lui "Vieni da zia Lydia, ti ho portato un sacco di giocattoli!"
Il piccolo rise allungando le braccia verso di lei, lasciandosi prendere in braccio.
Solitamente non lasciava che nessuno lo prendesse in braccio all'infuori dei suoi genitori e dei suoi nonni, ma sembrava avere uno strano amore incondizionato per Lydia.
Anche se secondo Theo non era tanto strano, la ragazza lo riempiva di regali ogni volta che lo vedeva, viziandolo in ogni modo possibile.
Allacció le sue piccole braccia attorno al collo di Lydia, mentre lei gli metteva il ciuccio in bocca.
"Non c'è alcun bisogno di portargli regali ogni volta che lo vedi, sai?" chiese sedendosi sul divano, lasciando che Athena si sedesse sulle sue ginocchia "Così lo vizierai troppo"
"Ma come posso non farlo quando ha questo faccino così adorabile?" chiese iniziando a tempestarlo di baci.
"Poi diventerà un insopportabile viziato come lo eri tu" rise.
La ragazza fece uno sguardo profondamente offeso.
"Sei solo geloso" gli fece la linguaccia.
"Molto matura, davvero" ridacchiò "Comunque ci pensa già Peter a viziarlo con tutti quei regali costosi, non ho davvero bisogno che anche tu lo faccia"
"Peter è ormai entrato nella parte di nonno" ridacchiò lei.
"Si, letteralmente" sospirò "Leo lo adora, a parte te, si fa prendere in braccio solo da me, Liam e i suoi nonni, e Peter rientra nella categoria"
"Va bene, immagino che smetterò di viziarlo così tanto" disse cullando il bambino tra le sue braccia "Anche se sarà davvero difficile"
Lui roteó gli occhi al cielo.
"Che mi dici di Liam?" chiese poi "Come vanno le cose con lui? Com'è con Leo?"
"Liam lo adora, ogni volta quando torna da scuola non riesce a staccare le mani da lui, lo coccola e lo bacia tutto il tempo, facendo quella vocina infantile così fastidiosa" disse roteando gli occhi "E quando è a scuola invece mi manda messaggi sdolcinati chiedendo delle foto di me e Leo"
"Adorabile" commentò Lydia.
"Si, a questo punto sono felice che non sia una femmina" sospirò Theo "Ti immagini cosa farebbe con una figlia femmina?" ridacchiò.
"Oh, sarebbe incontrollabile" ridacchiò anche lei "E quando crescerebbe, sarebbe sicuramente un padre geloso"
"Qualcosa mi dice che lo sarà anche di Leo, nonostante sia un maschietto" disse osservando suo figlio giocare con i capelli biondo fragola di Lydia.
"Si, hai ragione" disse lei dopo averci pensato per un po' "È così da Liam questa cosa"
Theo ridacchiò.
"Già"
"Sembri molto felice" gli fece notare con un sorriso.
"Lo sono" sorrise a sua volta "Liam e Leo mi rendono davvero felice, non pensavo che dire tutta la verità mi avrebbe portato...a questo"
"Io si" disse lei "Ci ho sempre visto del tenero tra voi, da quando sei tornato dopo i Ghost Riders, non so esattamente come sia inziata tra voi, ma...ci ho sempre visto qualcosa di speciale"
"A volte ci penso, sai? Non lo so nemmeno io esattamente, forse dallo zoo, o da quando ho fatto da esca per lui o ancora prima quando mi ha salvato dai Ghost Riders, nonostante avrebbe potuto tranquillamente lasciare al mio destino" spiegò guardando il soffitto con un sorriso "Non ricordo come sia successo, so solo che ad un certo punto non potevo più fare a meno di lui"
Lydia sorrise.
"Lo ami davvero molto, non è vero?"
"Si, lo amo"
Scusate per il capitolo corpo e non esattamente bellissimo, ma è un altro capitolo di passaggio e sono ancora un po' malaticcia hahaha.
Spero vi piaccia comunque e che apprezziate lo sforzo.~Lucy
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Natural Project (THIAM MPREG)
FanfictionSei mesi dopo la sconfitta dell'Anuk-Ite, Tamora Monroe viene finalmente trovata. Con il capo dei cacciatori dietro le sbarre, il branco può tirare un sospiro di sollievo e godersi la loro normale vita da adolescenti. Almeno fino a quando Theo non i...