Capitolo 12

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Avere l'intero branco dei cuccioli in ospedale, seduti attorno a lui, era già una tortura sufficiente, ma guardare Alec tenere in braccio il suo bambino e fare facce buffe per cercare di farlo ridere era davvero...al limite della sua sopportazione.

Era già abbastanza frustrante per lui dover rimanere nel posto che odiava di più al mondo per tre lunghi giorni.

Il neonato ovviamente non guardava nemmeno Alec e non rideva alle sue facce buffe, al contrario, piangeva volendo essere di nuovo tra le braccia del suo papà.

Era il primo giorno che passava in ospedale da quando aveva partorito e Theo aveva scoperto che a Leo non piaceva essere tra le braccia di nessuno all'infuori delle sue.

Nemmeno Liam poteva prenderlo in braccio senza che scoppiasse in lacrime.

"Alec, è inutile che tu faccia quelle espressioni ridicole, non ti sta nemmeno guardando" disse incrociando le braccia al petto.

"Se la smettesse di piangere e mi guardasse, riderebbe" disse il lupo mannaro con un piccolo broncio.

"Ha un giorno di vita" sospirò Mason "Dubito davvero che lo farebbe"

"Grazie, Mason" disse la chimera, per poi lanciare un'occhiataccia ad Alec "Ora ridammi mio figlio"

Alec sbuffó e fece il broncio, come un bambino che era appena stato messo in castigo, e diede il bambino a Theo.

Non appena Leo fu tra le sue braccia, smise di piangere e aprì gli occhi per guardarlo.

Theo sorrise, asciugando le sue lacrime con un dito, che il bambino afferrò con una delle sue piccole manine, stringendo forte.

"Wow, si è calmato in fretta" commentò Nolan "Sembra che tu sia la sua persona preferita"

"È normale se ci pensi" disse Corey "Voglio dire...fino a ieri era dentro di lui"

"Alla fine tu e Liam avete parlato con Deaton?" chiese Mason "È un lupo mannaro?"

Theo annuì.

"Così crede Deaton, sono soltanto supposizioni perché è un po' presto per dirlo, ha detto che dovremmo aspettare che diventi più grande e inizi a manifestare le sue prime doti soprannaturale prima di essere certo che sia un lupo mannaro" spiegò "Ha detto che c'è una minima possibilità che sia un coyote mannaro dal momento che io lo sono per metà e che lo scopriremo più avanti, man mano che Leo cresce"

"Liam è un po' spaventato" disse Alec "Ha detto di aver paura che erediti il suo IED, ma è così carino, come potrebbe?"

"Anche Liam è adorabile, eppure sappiamo bene che è meglio non farlo arrabbiare" disse Theo "E che io sappia l'IED non è una malattia che può essere ereditata, è un disturbo, non è detto che anche Leo lo avrà una volta cresciuto"

"E anche se fosse, saprai sicuramente come trattarlo" disse Corey "Proprio come fai con Liam"

"Non può esattamente metterlo fuori combattimento come fa con Liam" fece notare Nolan, ricordando ancora il modo con cui la chimera aveva messo fuori combattimento il lupo allo zoo, cinque volte.

"Perchè vi state facendo tanti problemi? Ha solo un giorno di vita" sospirò Theo, facendo in modo che Leo appoggiasse la testa sul suo petto.

Cercò di mettergli il ciuccio, ma il bambino scosse la testa, iniziando nuovamente a piangere.

"È arrivata l'ora della pappa" sospirò guardando l'altra chimera "Corey, potresti gentilmente prendere il biberon che ha preparato Melissa? Dovrebbe essere ancora caldo"

"Certamente" annuì il ragazzo alzandosi dalla sedia per prendere il biberon di Leo e passandolo a Theo.

Guardarono come il bambino si calmava e si nutriva, mentre la sua manina era ancora stretta attorno al dito del padre.

"È così bello!" esclamarono Corey e Alec allo stesso tempo, facendo ridere gli altri.

"Ragazzi, l'orario di visita è finito" disse Melissa entrando "Ora lasciate che Theo e Leo riposino un po'"

Theo sbadiglió, continuando a dare da mangiare al bambino, che aveva già chiuso gli occhi.

"Uffa!" si lamentó Alec.

"Sei proprio un bambino" gli disse Nolan, allacciando le braccia attorno alle sue spalle, facendolo arrossire.

Borbottò qualcosa di incomprensibile, che fece sorridere Theo.

Quei due erano proprio fatti l'uno per l'altro, speró davvero che Nolan si sbrigasse a chiedere al lupo di uscire.

"Su ragazzi, li andrete a trovare domani" ridacchiò l'infermiera.

"Melissa ha ragione, anche loro hanno bisogno di riposare" disse Mason "Ci vediamo domani, amico"

"Certamente" rispose stancamente, salutando il branco di cuccioli che usciva dalla porta.

Melissa chiuse la porta alle spalle e si avvicinò a lui.

"Come ti senti?" chiese mettendogli una mano sulla fronte.

"Sto bene" sbadiglió "Solo molto stanco, immagino"

"Non appena si addormenta, mettilo nella culla e riposa anche tu" gli raccomandó la donna "Non hai chiuso occhio"

"Ci ho provato" disse "Ma ogni volto sono stato interrotto dalle visite o da Leo che piangeva"

"È normale" disse lei accarezzandogli i capelli "All'inizio sarà così, anche quando tornerete a casa, ma vedrai che con il tempo andrà meglio e riuscirai a dormire tranquillo con il tuo bambino"

Theo annuì.

"Grazie" sussurrò.

Lei sorrise.

"Buonanotte, Theo"

"Buonanotte, mamma"

Natural Project (THIAM MPREG)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora