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" Anakin. Avvicinati, ho buone notizie. Le nostre unità informative di cloni hanno scoperto dov'è il generale Grievous. Si nasconde nel sistema di Utapau"

"Finalmente. Ora potremo catturare quel mostro e far cessare la guerra"

"Dubiterei della saggezza collegiale del Consiglio se non ti scegliessero per questo incarico. Tu sei di gran lunga il migliore. Ma siediti. Lasciateci. Anakin, vedi, io non posso fare affidamento sul Consiglio dei Jedi. Se non ti hanno già invischiato nel complotto, lo faranno presto. Io penso che tu avverta quali sono i miei sospetti. Il Consiglio dei Jedi vuole prendere il comando della Repubblica. Progettano di tradirmi"

"So che non si fidano di voi"

"Torna con la mente ai tuoi primi insegnamenti. Chiunque conquisti il potere ha paura di perderlo. Persino i Jedi. Il concetto del bene è un punto di vista. I Sith e i Jedi sono simili sotto quasi tutti gli aspetti, inclusa la ricerca di un sempre maggior potere."

"I Jedi sono altruisti. Si interessano solo agli altri"

Anakin stava rivalutando il mondo di fare del cancelliere, sembrava intimidatorio.

"Ti hanno mai detto della tragica fine di Darth Plagueis il Saggio? - il biondo scosse la testa - Lo immaginavo. È una storia che i Jedi non raccontano. È una leggenda Sith. Darth Plagueis era un Signore oscuro dei Sith così potente e così sapiente da poter usare la Forza per indurre i midi-chlorian a creare la vita. Aveva tale conoscenza del lato oscuro che riusciva a impedire a coloro che amava di morire"

Skywalker si sentiva preso in causa, quasi come se la storia fosse sua. Ma il Lato Oscuro della forza era qualcosa di malvagio e parassitario.

"Diventò talmente potente che l'unica cosa di cui aveva paura era perdere il suo potere. Cosa che alla fine gli accadde. Disgraziatamente, insegnò al suo apprendista tutto ciò che sapeva, e il suo apprendista lo uccise mentre dormiva. Che ironia. Salvava altri dalla morte, ma non salvò sé stesso" continuò imperterrito, le intenzioni erano chiare. Persuaderlo.

"È possibile apprendere questo potere?"

"Non da Jedi - rise in mondo provocatorio - Adesso ti riportiamo al palazzo dei Jedi"
La navicella del Cancelliere solcava il cielo indisturbata. Anakin si era sporto per respirare l'aria gelida e ventosa.

Aveva per la mente troppi pensieri ed erano chiaramente tutti negativi.

Nel momento in cui atterrarono scorse Elena sporta dal balcone della sua camera, non potè fare a meno di osservarla qualche secondo, avvolta nel suo asciugamano.

"Chi è?" Sussurò il cancelliere all'orecchio. Il modo in cui lo disse generò un brivido dietro la schiena.

"Elena, era prigioniera di Dooku"
"Mi pareva di averla già vista. Non dovrebbe essere morta?" chiese. Più che una domanda a Anakin sembrò che il Cancelliere insinuasse un dato di fatto.

"L'ho salvata"
"Nobile da parte tua Anakin. Dovresti farmela conoscere, devo chiederle informazioni su Dooku"
Anakin fece risuonare quelle parole vuote nel suo subconscio. Continuò a fissarla, mentre scendeva dalle scalinate della nave. Non notò neppure Padme aspettarlo vicino alle edere viola, come se si nascondesse.

La ragazza dal terrazzo osservò i capelli biondi sparire nascosti sotto il colonnato.

Il susseguire di emozioni che provo successivamente furono indescrivibilmente dolorose. Ebbe una lancinante fitta di mal di testa, le membra gli si intorpidirono.

Il ricordo fievole dei suoi poteri la sfiorò vagamente. Questa volta non percepì le paure, le sentì agire contro di lei.

Socchiuse gli occhi sperando di provare meno dolore.

Non funzionava.

Si guardò intorno cercando un appoggio, si accostò sulla sedia.

Vide degli occhi scuri fissarla. Erano di un uomo, stava diritto sulla navicella. Aveva l'impressione di conoscerlo, poteva essere chiunque.

Si chiuse dentro la camera con le sue ultime forze. Si abbandonò ad un urlo disperato, che squarciò il silenzio del palazzo.

Pandme gli saltò al collo, per questa ragione rimase un attimo sorpreso. Non si aspettava di trovarla lì.

"Come mai sei qui?"

"Siamo preoccupati per te. Obi-Wan Dice che hai accumulato troppa tensione"

"Mi sento perso.Obi-Wan e il Consiglio non si fidano di me"
"Eppure affidano a te la loro vita"

"Mi sta accadendo qualcosa. Non sono il Jedi che dovrei essere. Voglio di più. E so che non dovrei" la sua voce si era fatta cupa, parlava con un filo di voce.

"Pretendi troppo da te stesso"
"Ho trovato il modo di salvarti.Io non ti perderò, Padme"

L'amore che c'era stato fra i due ormai si era affievolito nel corso degli anni. Padme lo conosceva da quando il giovane Anakin ne aveva nove. Gli anni per lei scorrevano diversamente.

Si erano avvicinati quando Anakin ne aveva diciannove. Era testardo e non aveva rispettato nessuna delle regole proposte dal collegio dei Jedi.

I Jedi non potevano intrattenere relazioni.

Anakin era imprudente e sfacciato, non ci aveva pensato due volte a non seguire le regole.

Il tempo era inevitabile che continuasse a scorrere, e ormai dopo tre anni il sentimento era cambiato.

Aveva a cuore Padme, si preoccupava per lei.

Quegli occhi scuri però non erano in grado di capirlo profondamente. Lui non era più capace di guardarli amorevolmente allo stesso modo.

Le schioccò un dolce bacio sulla fronte.

Anakin era solo nel palazzo, quasi tutti i Jedi si erano recati alla ricerca di Grievous, compreso Kenobi.

Il suo passo era cadenzato, proprio come un soldato. Teneva le mani in tasca, si fermò un attimo incrociandole.

La consapevolezza di quello che stava accadendo salì violenta in lui, soffiandogli l respiro, un urlo, che lascerà ogni cosa trova la sua strada per uscire. 

Darkness - Anakin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora