ARIA
Mi sveglio di soprassalto,mi giro per dare un'occhiata alla finestra e noto che il sole comincia ad alzarsi,così non riuscendo a prendere sonno mi alzo,e mi dirigo in bagno per lavarmi.
Una volta rifatto il letto vado sul davanzale della finestra e comincio a fumare la mia solita sigaretta mattutina,il fumo riempie i miei polmoni e calma i miei pensieri,espiro rilassandomi e godendomi la vista sul mare.
Mi manca la mia chitarra,così decido di chiedere a Beppe se ci fosse la possibilità di integrarla al laboratorio di musica.
Completamente persa nei miei pensieri,finisco la sigaretta e mi godo ancora un po' i raggi caldi del sole sulla faccia quando Nunzia ci viene a svegliare.
Dopo la colazione siamo fuori per l'ora d'aria insieme ai ragazzi.
Io sono seduta nella panchina godendomi il sole,mentre Silvia e Gemma parlano di vari pettegolezzi.
Apro gli occhi cercando di prestare attenzione quando vedo Beppe parlare con il comandante,"scusatemi un'attimo ragazze devo parlare con Beppe",subito mi allontano e lo raggiungo.
"Scusatemi se vi interrompo,Beppe potrei chiederti una cosa?,quest'ultimo mi guarda con sguardo paterno e annuisce."Beh,mi chiedevo dato che so suonare la chitarra se si potrebbe aggiungere al laboratorio di musica"gli chiedo guardandolo speranzosa.
"È un idea grandiosa,menomale perchè pensavo che la chitarra nel magazzino sarebbe andata in rovina".
Lo ringrazio sorridendo come una bambina,e subito vado a comunicare la notizia alle ragazze.
Le chiacchiere continuano finché non vedo la testa riccia di mio fratello,così gli corro incontro abbranciandolo,quanto mi era mancato.
"Dov'è futura?"chiedo non vedo l'ora di prendere mia nipote in braccio.
"È con la direttrice,dopo ci vado un po' vediamo se dopo puoi venire,vabbuò?"mi disse lui sorridendo,ci sedemmo su una delle panchine e per un po' governò il silenzio,"Mi sei mancata"mi disse appongiandosi alla rete e girandosi col capo dalla mia parte,lo guardai dolcelmente"Mi sei mancato anche tu,a casa non era uguale senza di te"dissi appongiando la testa sulla sua spalla."Senti non voglio obbligarti a dirmi perchè sei qua,ma tu come stai?" mi chiese preoccupato,lo guardai sospirando leggermente e dissi"Non so come sto,io sono finita qua perchè..."e mi bloccai cercando di cacciare giù il blocco che avevo in gola,i miei occhi si fecero lucidi,"Ehi,ehi piccrè non devi dirmelo se non te la senti,ma sappi che come tuo fratellone io ci sono sempre per te".
48 ore prima dell'arresto
Ero con il mio migliore amico,Elia a fare una passeggiata sul lungomare,era una serara piuttosto tranquilla.
"Ma ti immagini,noi seduti nelle sdraio bevendo piña colada in riva al mare,lontano da tutto e tutti,alle Hawaii magari",mi disse Elia salterellando di qua e di la.
"Sarebbe bello,ma è meglio che tieni la mente attaccata a terra,dato che la vedo dura a scappare da sto posto"dissi sorridendo della sua allegria,"Marò ma sempre così negativa devi essere?"disse lui mentre mi avvolgeva le spalle con un braccio,feci un sorriso scuotendo la testa."Non voglio avere troppe speranze,ma dimmi un po' con quel ragazzo com'è andata?"dissi cercando di cambiare discorso,"Marco,giusto?"continuai,"Ma quale Marco,con lui ho chiuso adesso c'è Alessandro"mi disse lui con un sorrisetto soddisfatto,"mi arrendo non mi ricorderò mai il nome di tutti i ragazzi con cui stai","eh amica mia mi devo dare da fare"mi disse lui solleticandomi il fianco,"E poi dobbiamo trovarti anche a te qualche ragazza o ragazzo,o magari entrambi"mi disse lui.
"Ehi vacci piano,non voglio niente in questo periodo"dissi io e lo sentii sbuffare alla mia risposta.
"Ma dai sei giovane,chiava adesso finchè puoi","non mi chiamo Marco,come quello che scopa con il primo che passa,voglio innamorarmi io"dissi dolcemente,"ma io sono innamorato di ogni ragazzo che mi chiavo"disse lui sorridendomi,"ma va' fanculo"dissi io ridendo e dandogli una spinta.
"Dai su ti porto a casa,sennò a Donna Wanda chi la sente"disse ridendo lui,"oh ma mia madre ti adora"dissi io,"Ma Ezio no","Quello perchè pensa che gli corteggi la sorellina,ma si vede lontano un miglio che sei gay,"dissi.
Ridemmo e salimmo sul motorino.||•☆☆☆•||
Arivammo al mio palazzo,e scesi dal motorino saluntando Elia sulla guancia.
Salì le scale e apri alla porta con le mie chiavi,appoggiai la borsa nell'attaccapanni e mi feci spazio fino alla cucina,dove trovai mia mamma,infondo erano solo le undici.
"Ehi mamma,com'è andata la visita da Carmine,sta bene?"chiesi poichè non ero potuta andarci perchè avevo una visita dal medico.
"Sta bene"disse seccamente,"ehi mamma tutto bene?"le chiesi dolcemente."Si sono solo stanca"mi disse tagliando corto e guardandomi dolcemente,segno che non voleva conitinuare la conversazione così le baciai la guancia e le diedi la buonanotte,dirigendomi in camera mia.||•☆☆☆•||
ROSA
"Ij sacc solo ca si muore papà,manco chiù nu Di Salvo rimarrà vivo ncoppa a faccia ra terra" dissi guardando Carmela,"tu o'giuro ncopp a fratm Ciro"continuai toccando la collana che tengo al collo che apparteneva a lui.
"Chest' è na guerra,prima che Edoardo vada a Poggioreale noi dobbiamo farlo scappare,iss e fratt risolveranno tutto,stai tranquilla"disse Mimmo rivolgendosi verso di me."Ma edoardo non può avere visite,né ascì con il permesso,comme facimm?"disse Carmela,"Pietro,fatt ci può dare na mano,portami a du iss"disse a me Mimmo,non ci posso fare niente questo ragazzo non mi piace per niente."Perchè me aggia fidare e te? nessuno sta a' ro' sta nascosto"dissi infastidita,"Ammò,nun voglio che Edoardo va' a Poggioreale"disse inginocchiandosi verso di me Carmela,la guardai dolcemente e annuii,poi si alzo per prendere un foglietto e una penna e me la porse,scrissi sopra l'indirizzo di dove si trovava nascosto Pietro,"Chesto è l'indirizzo"Tieni nelle mani la vita de fratt"dissi guardandolo seria"come ho dato la mia a Don Salvatore,io appartengo a voi,appartengo ai Ricci,comandate e io obbedisco"disse lui e lo guardai annuendo leggermente.
Si alzò e andò via,scoppiai a piangere e Carmela si inginocchiò stringendomo in un abbraccio,banciandomi la testa".||•☆☆☆•||
Sono in ospedale da papà,aspettando che mi arrestino,ho sparato a Sasà così da poter entrare all'ipm,e vendicare Ciro,così che Donna Wanda capisca cosa vuol dire perdere un figlio.
Guardavo mio padre,sperando che si svegliasse,"Papà ti prego,mi rimani solo tu",finchè non sentì chiamarmi,era arrivata la polizia,alzai le mani e mi ammanettarono.
Arrivammo all'ipm e appena scesi la prima persona che vidi fu Edoardo,mi liberai di quello che disse di chiamarsi Liz,e dissi che portavo i saluti dalla moglie,lo abbracciai,"Statt accort ca Mimmo e nu infame"disse sussurando a Edoardo e mi allontanai seguendo la guardia.||•☆☆☆•||
ARIA
"Aria hai una visita"mi disse Nunzia,mi alzai e mi incamminai con lei al fianco,eravamo nel corridoio,quando arrivò una ragazza dai capelli neri e occhi del medesimo colore aveva dei tatuaggi nel braccio,ammetto che è davvero bella,cercai di non guardala ma lei richiamò la mia attenzione,"Ue non mi riconosci di Salvo,sono Rosa Ricci la sorella di Ciro",liz la richiamò dicendo"jammucen ja","Ce verimmo fata turchina"disse lei passandomi accanto,probabilmente il soprannome era dovuto al colore dei capelli che avevo tinto da poco,un grigio simile a quello della luna.Mi accorsi che mi ero incantata nel punto dove ero uscita così cercai di rimprendermi e mi incamminai in sala colloquio.
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Ecco il primo incontro tra le nostre protagoniste!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto,fatemi sapere cosa ne pensate.(mi dispiace per eventuali errori,poi revisionerò i capitoli).
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𝑰𝑵𝑻𝑶 𝒀𝑶𝑼 | Rosa Ricci |
Teen Fiction𝐃𝐨𝐯𝐞... 𝐀𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐥𝐯𝐨 𝐯𝐢𝐞𝐧𝐞 𝐦𝐚𝐧𝐝𝐚𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥'𝐢𝐩𝐦 𝐝𝐢 𝐍𝐚𝐩𝐨𝐥𝐢,𝐦𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐨𝐢 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐞𝐫𝐚̀ 𝐥𝐚 𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐚 𝐧𝐞𝐦𝐢𝐜𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚. 𝐌𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥'...