Capitolo 1

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ARIA

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ARIA

Ed eccomi che mi ritrovo nel furgoncino della polizia penitenziaria.
Sono diventata tutto quello che non volevo essere,sto cominciando a credere che per quelli come me non c'è sia via di uscita.
Improvvisamente il furgoncino comincia a rallentare e le porte si aprono,lasciando che la luce calda del sole entri dentro il veicolo accencandomi.
Mi levano le manette e lentamente scendo giù dal furgoncino.
Noto che ci sono dei ragazzi dentro al campetto da calcio,e subito molti di loro si fermano accalcandosi contro la rete per guardarmi.Sento fare dei commenti di apprezzamento che cerco di ignorare il più possibile,gli mando un occhiata glaciale per poi continuare a seguire una delle guardie.
Finchè i miei occhi non si posano su una persone che non vedevo da tempo,"Carmine"dissi fuggendo dalla donna che aveva detto si chiamasse Liz e correndo tra le braccia di mio fratello,quanto mi è mancato,cerco di non distruggermi tra le sue braccia.
"Piccré ma che hai combinato",mi chiede lui ma poichè Liz mi sta chiamando,"poi te lo spiego adesso devo andare,ti voglio bene ca'",lui mi guarda dolcemente ricambiando"Ti voglio bene anch'io piccré".
"Dobbiamo andare dalla direttrice piccré" mi dice Liz.
Mi accomodo su delle sedie di legno ripose vicino all'entrata della porta.
Persa nei miei pensieri,sentì la direttrice che chiedeva di farmi entrare.
Lentamente apri la porta per incamminarmi verso la scrivania.
"Prego si accomodi pure",mi siedo mentre la  donna mi rivolge un sorriso rassicurante.
"Quindi tu devi essere la sorella di Carmine,ho letto il tuo rapporto,mi dispiace per quello che ti è successo,però vorrei sentire come è andata pure da te",a quelle parole gelai e calò il silenzio.
"Capisco se non vuoi parlarne,ma sarò qui se hai bisogno di qualcosa*mi dice con fare materno lei.
Annui e le risolvi un sorriso triste.
"Bene direi che adesso puoi andare alla tua cella accompagnata da Liz"mi disse facendo cenno alla donna che deve essere entrata mentre stavo parlando con la direttrice.
Così mi alzo e educatamente saluto la direttrice,che in risposta mi sorride.

||•☆☆☆•||

Liz mi sta portando in un corridoio,dove credo ci siano le celle.
All'improvviso si ferma davanti a una di queste,e si gira verso di me "ecco qua,stat accort piccré e nun cumbinà cazzate",
"ci proverò,grazie"rispondo facendo un piccolo sorriso.
Noto che è già occupata da un'altra ragazza,poichè il letto di sotto è sistemato.
Mi avvicino allora al letto libero e comincio a sistemarlo.
"Ciao tu devi essere la sorella di Carmine,io sono Silvia"mi disse questa ragazza sorridendomi,sorrisi per la prima volta dopo tanto tempo sinceramente,questa ragazza ti mette di buon umore con la sua solarità.
"Si sono io,piacere Aria",
"Che ne dici di andare di là nella sala dove ci sono le altre,così te le presento"
"Certo,mi farebbe davvero piacere"dissi con la mia solita timidezza.
"Non sei una ragazza di molte parole,ve'?"
"Mi devo ancora ambientare,sono sempre stata piuttosto timida"le dissi ridendo io.
"I primi tempi è dura ma ti abituerai,magari trovi qualche uaglione ca te piac".
"Chi lo sa" dico ridendo.

"Lei è Gemma"mi dice Silvia indicando una ragazza con il caschetto, "Piacere sono Aria", dissi io e lei mi sorride.
Tutte le ragazze si acalcavano per presentarsi,finché non si avvicina una ragazza dai capelli rossi "Io sono Viola,se hai bisogno di qualsiasi cosa chiamami" e se ne va senza dire nient'altro,"Lascia stare a Viola,chella è pazz"annuisco e non cerco di non darci troppo peso.

||•☆☆☆•||

"Dai ragazze,su tutte in sala comune",io silvia e gemma ci avviamo insieme alle altre entrando in una sala molto carina,dove si trova un biliardino,un divano e un piano forte.
I ragazzi si trovano già qua,che cominciano a fare commenti fastidiosi,Gemma mi afferra la mano e mi porta dove si trova un ragazzo biondo che suona,quest'ultimo  alza lo sguardo e  guarda freddamente Gemma,guai in paradiso deduco.
"Piacere io Gianni ma puoi chimarmi CardioTrap,tu devi essere la sorella di Carmine"disse lui,"Sono Aria piacere",mi sorride leggermente e continua a suonare il pianoforte,mi lascio travolgere dalla melodia e comincio a canticchiare seguendo il suono dolce del pianoforte.
Sento lo sguardo di qualcuno bruciarmi addosso,mi giro e incontro due occhi verdi,questo ragazzo che mi fissava,in risposta lo guardo con sguardo vuoto e mi rigiro,è il cagnolino dei Ricci,Edoardo Conte.

                 
     ||•☆☆☆•||
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo♥️

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