Capitolo 11

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!Questo capitolo conterrà una scena di abuso sessuale,se sei sensibile consiglio vivamente di passare la parte segnata con un ∆!

CARMINE

Ancora mi chiedo il perché mia sorella si trovi qui,e che stia affrontando tutta questa merda,lei non doveva trovarsi qua,lei doveva essere libera.
Doveva scappare da questa città,da questo futuro,dal nostro cognome.
Lei doveva riuscirci,non deve fare la mia stessa fine.
Non lo dà a vedere,ma lo vedo nei suoi occhi, è successo qualcosa che l'ha segnata.
Probabilmente ci sarà di mezzo in qualche modo Elia,non lo ha nominato nemmeno una volta da quando è qua dentro,cosa che non è da lei dato che non fa altro che parlare delle persone che ama.
Ma so che devo lasciarle i suoi spazi,anche se so che qualunque cosa sia successa la stia uccidendo lentamente.
Adesso so che devo far ancora di più il possibile per vedere un sorriso sulle donne che amo più di ogni altra cosa.

ARIA


Le lacrime scendono calde sul mio viso,come un fiume in piena,spero che tutto questo finisca il più velocemente possibile.
Il mio corpo è diventato una bambola di pezza che si ritrova nelle mani del burattinaio.
Gli occhi vogliono vedere di più,e le mani  guidate dall'istinto di accontentare gli occhi,tastano la superficie del corpo rudemente.
Come se il mondo gli appartenesse,sussulti strozzati dai singhiozzi si odono nel vicoletto.
Mentre una seconda voce si inebria di piacere nel sentire la povera bambola piangere e sussultare,rendendolo più affamato di essa.
Le mani continuano un gioco proibito sulla bambola,su di me.
Il mio cervello si è come spento,mentre treno dalla paura e dal male.
Disgusto è tutto quello che provo,ho provato a scappare ma non è servito.
Chiudo gli occhi sperando che finisca presto,e che il piacere lo travolga in modo che mi lasci in pace.
Voglio solo andare da lui.
Ma lui non c'è più,lui non è più qui con me.
Il burattinaio ha finito il suo sporco gioco e ridendo della bambola di pezza che si trova in condizioni pietose se ne va.
"Sei sporca adesso,come il tuo cognome."
Lentamente alzo il capo avvicinandomi al corpo inerte che si ritrova sull'asfalto umido della tipica pioggerellina estiva,lo stringo forte al petto,e così il mio cuore come la mia anima si caricano di agonia.

Il panico sovrasta rudemente il mio petto,dopo che mi sono svegliata dell'incubo.
Sto cadendo a pezzi lo so,e la cosa più scoragiante e che non sto facendo niente per evitarlo.
Sto annegando e non ho alcuna intenzione di tornare in superficie nuotando.





Ciao bellissimi.
Scusatemi il capitolo abbastanza corto,ma oggi ci sarà un doppio aggiornamento.
Questo è un capitolo un po' più introduttivo sul perché Aria si ritrova all'ipm,non è ancora molto chiaro ma arriverà il capitolo dove verrà spiegato meglio.
Buona domenica,la vostra Elle💕

𝑰𝑵𝑻𝑶 𝒀𝑶𝑼 | Rosa Ricci |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora