VIII. Disprezzo

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"Ciò che per gli uomini è un peccato, per il diavolo è un motivo di risa".

-Maksim Gorkij, Aneddoto, 1922/24-

"Amamiya mi ha detto di essere stato al mio fianco per tutto il tempo, mentre in realtà è stato Kai a tenere la mia mano tra le sue quando invece poteva tranquillamente prendere ciò che voleva dato che io ero priva di conoscenza..."

- Ci stai ascoltando Manami!?-

"Ma perché Amamiya mi ha mentito?"

- Hey ragazzina! Non fare finta di non sentirci!-

-Mh?-

- Ti ho detto che devi stare lontana da Amamiya! Hai capito!?-

- Ooo, scusami non ti stavo ascoltando... senti ne parliamo dopo, ora devo assolutamente parlare con Amamiya-.

- Allora non ci senti...-

Vidi il suo sguardo caricarsi di rabbia e anche quello delle sue compagne dietro di lei.

- Senti un po' stronzetta, vedi di girargli a largo se non vuoi farti male - disse spingendomi contro la parete.

"Ma perché in questo dannato corridoio non passa mai un'anima?"

- Come ti permetti! Non osare mettermi le mani addosso! Sappi che conosco lo judo, il taekwondo , il Kong Fu e altre 27 parole pericolose!- dissi mettendomi nell'unica posizione di difesa che avevo imparato al corso estivo di taekwondo.

La mia posa minacciosa non sorbì alcun effetto dato che quelle mi risero in faccia.

- Oddio che paura - disse avanzando verso di me - Ora te la facciamo vedere noi -

- Di cosa vuoi parlarmi?- chiese Kai con un'espressione beffarda.

- Di Manami- rispose Amamiya serio.

- Manami?-

Kai parve sorpreso.

- Non credi che in questo periodo si stia comportando in modo un po' strano ultimamente?-

- A cosa ti riferisci?- domandò fissando Amamiya con attenzione e facendosi più attento.

Nel mentre il ragazzo stava risistemando la zona del presbiterio. Prese in mano il calice d'orato e si mise a lucidarlo con una panno bianco morbido.

- So che ciò che sto per dirti ti renderà scettico - cominciò il biondo - ma percepisco qualcosa di oscuro in Manami, come se fosse posseduta da qualcosa -

Kai ridacchiò - Credo che tu abbia visto troppi film horror-

Ma la sua espressione indifferente e divertita non venne accompagnata dai suoi occhi che seguivano Amamiya studiandone ogni più insignificante movimento, come un grosso predatore.

- Non sto scherzando e tu come tuo fratello maggiore dovresti renderti conto che c'è qualcosa che non va - disse Amamiya sollevando lo sguardo dal calice.

- E' un adolescente e per di più è una ragazza; è normale che si comporti in modo strano e che muti in continuazione. E' questione di ormoni. Cosa ti fa pensare che sia "posseduta da qualcosa"? - domandò.

- Non lo so. Credo sia più un presentimento. Lei è... insomma, c'è qualcosa di speciale, di affascinante in lei - disse versando il vino da una brocca dello stesso colore del calice. Il vino colò scuro come sangue.

Ci fu un guizzo vittorioso negli occhi cerulei di Kai.

- Ti piace - nel suo volto si dipinse un espressione maliziosa e decisamente poco rassicurante - Lei ti si avvicina e a te comincia a piacere -

Virgin Crisis - Amore SatanicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora