"Ciò che per gli uomini è un peccato, per il diavolo è un motivo di risa".
-Maksim Gorkij, Aneddoto, 1922/24-
"Amamiya mi ha detto di essere stato al mio fianco per tutto il tempo, mentre in realtà è stato Kai a tenere la mia mano tra le sue quando invece poteva tranquillamente prendere ciò che voleva dato che io ero priva di conoscenza..."
- Ci stai ascoltando Manami!?-
"Ma perché Amamiya mi ha mentito?"
- Hey ragazzina! Non fare finta di non sentirci!-
-Mh?-
- Ti ho detto che devi stare lontana da Amamiya! Hai capito!?-
- Ooo, scusami non ti stavo ascoltando... senti ne parliamo dopo, ora devo assolutamente parlare con Amamiya-.
- Allora non ci senti...-
Vidi il suo sguardo caricarsi di rabbia e anche quello delle sue compagne dietro di lei.
- Senti un po' stronzetta, vedi di girargli a largo se non vuoi farti male - disse spingendomi contro la parete.
"Ma perché in questo dannato corridoio non passa mai un'anima?"
- Come ti permetti! Non osare mettermi le mani addosso! Sappi che conosco lo judo, il taekwondo , il Kong Fu e altre 27 parole pericolose!- dissi mettendomi nell'unica posizione di difesa che avevo imparato al corso estivo di taekwondo.
La mia posa minacciosa non sorbì alcun effetto dato che quelle mi risero in faccia.
- Oddio che paura - disse avanzando verso di me - Ora te la facciamo vedere noi -
- Di cosa vuoi parlarmi?- chiese Kai con un'espressione beffarda.
- Di Manami- rispose Amamiya serio.
- Manami?-
Kai parve sorpreso.
- Non credi che in questo periodo si stia comportando in modo un po' strano ultimamente?-
- A cosa ti riferisci?- domandò fissando Amamiya con attenzione e facendosi più attento.
Nel mentre il ragazzo stava risistemando la zona del presbiterio. Prese in mano il calice d'orato e si mise a lucidarlo con una panno bianco morbido.
- So che ciò che sto per dirti ti renderà scettico - cominciò il biondo - ma percepisco qualcosa di oscuro in Manami, come se fosse posseduta da qualcosa -
Kai ridacchiò - Credo che tu abbia visto troppi film horror-
Ma la sua espressione indifferente e divertita non venne accompagnata dai suoi occhi che seguivano Amamiya studiandone ogni più insignificante movimento, come un grosso predatore.
- Non sto scherzando e tu come tuo fratello maggiore dovresti renderti conto che c'è qualcosa che non va - disse Amamiya sollevando lo sguardo dal calice.
- E' un adolescente e per di più è una ragazza; è normale che si comporti in modo strano e che muti in continuazione. E' questione di ormoni. Cosa ti fa pensare che sia "posseduta da qualcosa"? - domandò.
- Non lo so. Credo sia più un presentimento. Lei è... insomma, c'è qualcosa di speciale, di affascinante in lei - disse versando il vino da una brocca dello stesso colore del calice. Il vino colò scuro come sangue.
Ci fu un guizzo vittorioso negli occhi cerulei di Kai.
- Ti piace - nel suo volto si dipinse un espressione maliziosa e decisamente poco rassicurante - Lei ti si avvicina e a te comincia a piacere -
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Virgin Crisis - Amore Satanico
Fanfiction- Come faccio a crederti se tu non mi dici niente? Se non mi dai fiducia, come puoi tu pretenderla da me? Perché non puoi aprirti?- "Aprirmi? D'accordo: ho evocato involontariamente il diavolo facendo deliberatamente un rito satanico per fare in mod...