I. Il Cαρρellαηo

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"Penso che se il diavolo non esiste,ma l'ha creato l'uomo,

l'ha creato a sua immagine e somiglianza."

-Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamazov, 1878/80-


Io sono Manami. Non chiedermi l'età, non so più quanti anni ho.

E' da molto tempo che non cresco, che il mio corpo non muta e la mia pelle non invecchia.

Hey! Non sono un vampiro! So che negli ultimi anni sulla terra c'è la moda del vampirismo e della licantropia, ma io non sono assolutamente né un vampiro né un licantropo.

Sono una ragazza umana che vive in un luogo di fuoco dove l'anima diventa selvaggia e ogni pazzia diventa dovere. Dove il tempo scorre in maniera diversa perché comandato da un unica "persona".

Ho messo persona tra virgolette perché non so se si possa definire tale ... forse più un entità, o un essere.

Sicuramente ne avrai sentito parlare di lui, molto spesso se ne ha paura e viene nominato sottovoce oppure quasi per niente ... non fraintendete, non sto mica parlando di Voldemort! Colui di cui parlo è decisamente più crudele e feroce di lui, decisamente più furbo, scaltro e intelligente, e lo dico dal primo momento che lo visto, ha un aspetto infinitamente più gradevole e tentatore. Forse te lo hanno raffigurato come un essere orrendo, contorto, sudicio, infimo e storpio, completamente rosso e munito di coda e forcone, e con lunghe corna da capra.

No, decisamente sbagliato. Non è nulla di tutto questo, e solo degli stupidi potrebbero credere che si manifesti in tali spoglie. Chi mai oserebbe avvicinarsi ad un essere così? No, lui ha l'aspetto di un angelo, un angelo nero, ma pur sempre un angelo. Forse avrai capito di chi sto parlando, vero?

Credi che non esista? Non sai che chi crede nel bene, deve credere anche nel male? Che la luce e il buio non possono fare a meno l'uno dell'altro? Che la vita è la morte sono sorelle, e che una è inizio e compimento dell'altra? Il bene e il male, in fondo, che cosa sono se non facce di una stessa luna presente? Basti pensare alla medicina. Hai idea di quanti esseri sono morti? Quanti cadaveri sono stati squartati? Quanti bambini randagi sono spariti dalla strada per poi essere venduti come pezzi di ricambio per salvare la vita al miglior acquirente? E quante atrocità sono state commesse in nome della chiesa, della scienza, e del progresso per fare in modo che tu, oggi, possa vivere senza la paura della peste o di altre malattie? Decisamente tante, eppure, grazie a tali sacrifici la specie umana domina ancora la terra.

Quindi io ora ti chiedo ... cosa sono il bene e il male se non l'uno conseguenza e parte dell'altro?

Ma basta con tutte queste mie teorie, non è questo che voglio dirvi. Io voglio semplicemente narrare la mia storia.

La storia di come ho conosciuto un essere completamente al di fuori dalla mia portata e di un mondo che in fondo, non è altro che un cielo diviso in due parti.


Era il 1989 e in quel tempo vivevo insieme a mia madre in Giappone. Ero figlia unica ma ho sempre desiderato avere qualcuno con cui condividere parte della vita e l'amore di mia madre. Non avevo ancora finito le scuole medie e mi ero iscritta in un istituto superiore cristiano.

Non avevo un ragazzo, ma ero follemente innamorata di un persona; il suo nome era Amamiya.

La prima volta che lo vidi ero in prima media, anche lui frequentava nel mio stesso istituto. Per me era stato un colpo di fulmine, ma lui era sempre circondato da splendide ragazze e per me era sempre apparso come un miraggio irraggiungibile finché un giorno ...



Stavo pregando nella cappella della scuola. Avevo un rapporto alquanto strano con Dio a quei tempi. Le mie preghiere erano sempre richieste e mai ringraziamenti, forse il termine più corretto per descriverle è "patti". Comunque, tornando a noi, anche quel giorno pregavo Dio in modo che mi facesse diventare più carina, più alta e che mi crescesse il seno in modo che nessuno potesse continuare a trattarmi come una ragazzina. Mi rendo conto da sola che non era giusto scomodare Dio per certe idiozie, ma per me era incredibilmente importante, e forse parecchie ragazze concorderanno con me. E' inutile che si dica che l'aspetto non conta. So che è triste dirlo, ma è così. La gente purtroppo guarda solo alle apparenze, e non come sei dentro.

Così me ne stavo inabissata nelle mie preghiere a voce alta quando sentii un rumore.

"C'è qualcuno!"

-Chi c'è?- chiesi.

Davanti all'altare comparve la figura di un ragazzo, era alto e slanciato, aveva dei capelli fini e lucenti del colore dell'oro e gli occhi color ambra lucida: era bellissimo, ma subito compresi che non era un ragazzo normale. Fu solo per un istante, ma mi parve di scorgere un paio di ali che fuoriuscivano dalle sue spalle.

"Un angelo?"mi chiesi incredula. Ma poi le ali scomparvero.

"Ma che cavolo mi viene in mente, però ... O caspita è Amamiya Shion! Oh, No! Doveva essere proprio lui a sentirmi?!" pensai scossa.

- Tu sei quella ragazza che viene a pregare ogni mattina...- disse lui con voce dolce e gentile. Le sue labbra si aprirono in un dolce e amichevole sorriso - non essere tanto insoddisfatta - continuò lui. Si avvicinò al banco in cui ero inginocchiata e mi diede una carezza sulla guancia.

-Sei bella così come sei-

Io rimasi a bocca aperta. Il mio cervello, in quel momento, era andato a prendersi un caffè.

- Come ti chiami?- mi chiese, sempre continuando a sorridere.

Mi volta dietro per guardare se c'era qualcuno alle mie spalle. " Diamine, sta dicendo a me!"

- Em ... ecco ... io sono ... - presi tutto il fiato che avevo dentro di me e parlai veloce come la corsa un levriero - mi chiamo Manami Sakurai! Frequento la terza classe dell'istituto Seiran, come te -

- Manami ...- disse lui come assaporando il suono che faceva il mio nome pronunciato con la sua voce. Con un movimento dolce e sicuro mi prese il viso tra le mani e mi diede un tenero bacio sulla fronte - Che Dio ti benedica- Poi si voltò con la sua veste da prete in mano, e usci dal portone d'ingresso della cappella.

Io rimasi lì, ferma e sconvolta come mai in vita mia. Dentro di me un oceano di emozioni si rimescolava e si agitava furioso.

" Non ci posso credere".


Rimasi lì ancora per un minuto, poi presi la mia roba ed uscii fuori dalla cappella. Mi ritrovai nel giardino della scuola e mi avviai verso il cancello. Per la strada si aggiravano tranquille poche macchine.

Io ero ancora scossa da quello che mi era successo che non badai dove le mie gambe mi portavano.

"Non ci posso credere! Mi ha rivolto la parola! E non solo!"

Dopo un po' mi accorsi di essere davanti all'ingresso di una libreria che vendeva libri usati.

" Ma come cavolo ci sono arrivata qui?" mi guardai intorno. Era la prima volta che vedevo quella libreria.

"Boh, l' avranno aperta da poco" pensai "Ormai sono qui, tanto vale vedere un po' cosa c'è dentro, no? Magari trovo un di libro carino con cui passarci il pomeriggio..."

Abbassai la maniglia ed entrai.


Ancora non sapevo che quello che avrei trovato lì dentro avrebbe cambiato la mia vita per sempre.


Virgin Crisis - Amore SatanicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora