XX. Portαli δi eηergiα

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Quando camminiamo fino al limite di tutta la luce che abbiamo,

e facciamo un passo nell'oscurità del non conosciuto,

dobbiamo credere che accada una di queste due cose.

Ci sarà qualcosa di solido in cui mettere il piede, o ci verrà insegnato a volare.
-Patrick Overton-


Quella "mattina" mi ero svegliata in quel gigantesco letto a baldacchino, troppo grande per una sola persona. Lui non c'era. Probabilmente perché non dormiva neppure. Ero in uno stato di confusione totale, come vittima di un qualche incantesimo che non permetteva ai miei nervi di riprendersi, ma che lasciva il mio corpo in un dolce intorpidimento.M'immersi di nuovo nella vasca piena di quel liquido luccicante.
Non era molto profonda, ma mi consentiva di stare un po' in apnea.Quando ero sott'acqua, strano ma vero, riuscivo a pensare meglio. Ero calma e non avevo paura di nulla, come se fossi ancora nel liquido materno.Rimasi sott'acqua per circa 50 secondi, con gli occhi aperti, anche se nell'oscurità che mi circondava la mia vista non aveva una grande utilità.Poi tutto il mio corpo mi ricordò che non avevo le branchie e mi costrinse a risalire in superficie per prendere una profonda boccata d'aria.Stavo per rituffarmi quando una voce cupa e fredda mi bloccò.- Donna, Satan sta tornando nel mondo umano. Muoviti ad uscire -Era il demone che poco tempo fa mi aveva acchiappata per un braccio peggio di un Rottweiler nella sala del trono. Baal mi sembrava di ricordare.Imbarazzatissima, mi lasciai sprofondare nell'acqua fino al collo.Da quanto tempo è lì?- Emm... grazie di avermi avvisato ... potresti... - dissi facendo cenno verso l'accappatoio bianco.Quello mi guardò come se gli avessi chiesto un rene, ma poi mi porse l'accappatoio e imboccò il portone.- Noto che ti sei trasformata in una donna...- disse.Mi voltai scatto, ma prima che potessi dirgli che secondo l'anagrafe lo ero dalla nascita, se ne andò.


Il giardino della scuola, come al solito, era sovraffollato. Per fortuna, una leggera brezza di mare rendeva l'aria meno calda, anche se più umida.Le fronde carmini delle querce rosse si agitavano nel vento, come gigantesche fiamme.Mi guardai intorno stranita. Controllai il display azzurro del cellulare. Diceva che era il giorno dopo quello della mia partenza all'inferno.Allora, perché a me sembrava che fossero trascorse settimane, per non dire mesi. Come poteva il mio corpo essere tanto cambiato in appena qualche ora?A sostenere la mia teoria arrivò Shizuko.- Hey ciao Manami! ... hai qualcosa di diverso ... aspetta, non dirmi nulla ... hai cambiato taglio?-- Emm ... no ...-- mmm ...- disse quella continuando a scrutarmi come se fossi una puledra a una fiera equestre. Poi alzò lo sguardo e salutò qualcuno dietro di me.- Ah professore!- disse la ragazza - non trova anche lei che Manami abbia qualcosa di diverso?-Mi voltai lentamente mentre il vento scompigliava la mia frangetta bionda e il mio cuore iniziava a battere più velocemente.Kai mi guardava con i suoi occhi blu, mentre un sorriso dolce gli si dipinse sulle labbra.- Sì, è diventata una donna ...-Un motto d'imbarazzo insensato mi fece andare a fuoco le guance. Abbassai gli occhi, sorridendo timidamente con ancora la sua immagine ammantata delle foglie rosse delle querce, mentre la mia mente scivolava sul nostro ultimo incontro.- Buongiorno professore.- cinguettò una voce femminile dal tono graffiante di cui purtroppo riconobbi la proprietaria. Il cuore mancò un battito e una rabbia cieca divampava in ogni membra, come corrente elettrica condotta dai metalli.- Se- Seera !?-Si avvicinava con passo elegante. Indossava la divisa della scuola con una sensualità che qualsiasi ragazza avrebbe solo potuto sognare di avere. I capelli biondi le accarezzavano il viso angelico come una cornice d'oro. Gli occhi che poco tempo fa avevo visto rossi come i rubini erano di un nero profondo.- Chi ti ha detto di venire qui?-Il tono tagliente di Kai fece apparire quella domanda una minaccia, tanto che la mezzo angelo-demone rimase un attimo interdetta. Durò meno di due secondi il suo disappunto, poi con nochalance lo prese per un braccio e si mise a soffiare languidamente a cinque centimetri dal suo volto - Come puoi essere così freddo? Questo non è il modo di trattare la tua fidanzata...-A quelle parole sentii il desiderio di staccarle la testa dal collo e poi usarla come pallone.Altri studenti, che qualche minuto prima stavano ascoltando senza molto interesse la scena, strabuzzarono gli occhi e si fecero attenti.- Temo che mi stai confondendo con qualcun altro - disse Kai staccandosela dal braccio, mentre quella gli si strusciava addosso come un gatto - Non ho alcun tipo di relazione con le mie studentesse- dichiarò facendo cenno di andarsene.Quella rimase immobile, come a registrare la situazione, poi un bagliore improvviso passò nelle sue iridi scure e con voce rotta dai singhiozzi disse - Allora le altre sere si era solo divertito con me?-PUTTANA !!!!!!!!!!!!!Ma io la spiaccico!!!!!!!!!!!!!- Professore ...-Una limpida e forte voce maschile si udì chiara e Shion apparve dalla folla in giardino.- Verranno presi dei seri provvedimenti su di lei. Un professore non può certo abusare delle alunne-- Infatti la ragazza si sta sbagliando- disse Kai mentre la sua voce si faceva minacciosa. "non comportarti come uno che ha appena decapitato un demone, mio caro Michel, ti potrei facilmente spezzare il collo prima che tu te ne accorga".- A me non sembra...- replicò serio."non ti permetterò di fare quello che vuoi..."Kai rimase qualche secondo immobile, squadrando con astio, poi, come se nulla fosse successo sorrise candidamente.- Ma bravo, tu si che sai rimettere in riga gli insegnati ... visto che sei tanto convito di quello che dici, ascolterò attentamente quello che la tua compagna ha da dirmi - Così si avvicinò tranquillamente a Seera e disse con tono confidenziale - Coraggio cara, ti ascolto -Eppure la cordialità della voce faceva a pugni con la furia assassina che aveva negli occhi. Vidi Seera tremare difronte al sua sguardo e abbassare il capo.- D-devo averla scambiata per qualcun' altro...- mormorò con voce strozzata.- Come avevo immaginato - disse Kai. Poi con il suo incidere aggraziato passo affianco a Shion.- Stai più attento quando apri la bocca con un tuo superiore, Amamiya, potresti finire male ...-E detto questo se ne andò.Suonò la campanella. Io e i miei compagni entrammo nelle rispettive classi, ma prima di lasciare il giardino, vidi chiaramente Shion avviarsi verso la cappella seguito da Seera.

Virgin Crisis - Amore SatanicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora