Sei anni dopo ...
"Inspirare ... espirare ... inspirare ... espirare ... inspirare ... espirare. Stai calma, tranquilla, va tutto bene, ti sei ben preparata e farai un figurone!"
La porta si aprì ed uscì una delle mie compagne d'Università.
- Manami, tocca e te - disse sorridendo e dandomi una pacca sulla spalla per incoraggiarmi.
Ed ecco che il panico mi assalì nuovamente. Ero di nuovo in apnea e ci misi un po' di tempo a capire che mi dovevo alzare e attraversare la soglia.
Anche l'aria secca e calda del Pandemonio mi sembrava una brezza freschissima in confronto all'aria tesa che vi era dentro quella stanza dove quelli che mi parvero sei avvoltoi affamati mi fissarono. Il settimo però era chinato dietro la scrivania e non riuscii a scorgerlo.
- Buongiorno signorina Sakurai, si sente meglio adesso? - chiese una professoressa della commissione inviandomi un sorriso gentile.
Farfugliai qualcosa di vagamente simile a un sì, tanto che non credo che qualcuno di loro mi avesse capito.
- Bene, si sieda pure. Di cosa tratta la sua tesi? -
- P-prla de divlo - borbotto io sedendomi su una sedia al centro dell'aula, domandandomi se le mie occhiaie fossero visibili.
- Come scusi? -
- Parla del diavolo - ripetei torturandomi le mani. Ero tesa come una corda di violino come se la comoda sedia imbottita su cui sedevo fosse una sedia elettrica.
- Argomento curioso, come mai questa scelta? -
- Beh ecco ... avevo delle buone fonti da cui attingere ... - dissi io cercando di sorridere, ma la mia espressione era più simile a quella di un rospo con il mal di pancia.
- Sono curioso di ascoltarla - disse all'improvviso la voce del settimo commissario che riemerse finalmente da dietro la scrivania. All'inizio non lo capii, poiché fui ingannata dal viso grasso e dai baffoni neri, ma poi un paio di occhi di un impossibile blu mare incrociarono i miei e un brivido mi corse lungo la schiena.
Una sensazione di sollievo mi avvolse da capo a piedi e mi rilassai all'istante.
- Bene, cominci pure signorina ... come ha detto che si chiama? - domandò mentre un guizzo ridente gli attraversava gli occhi.
- Spiritoso ...- gli dissi mentalmente.
- Mamani Sakurai, signore - gli risposi, stavolta sorridendo davvero.
- Prego, cominci pure -
- (not: PUOI SALTARE ED ANDARE DIRETTAMENTE ALLA FINE DEL DISCORSO) Nel contesto cristiano Satana, iconograficamente designato come Arcangelo del male, è la figura in netta contrapposizione con Dio. La storia riportata dalla Bibbia cristiana e dagli scritti dei Padri della Chiesa, è che in origine Lucifero fosse l'arcangelo più bello, più splendente e più vicino a Dio, chiamato quindi Lucifero ("portatore di luce"), che però, proprio per questa sua vicinanza, credete d'essere non solo come Dio, ma più potente dell'Onnipotente stesso, peccando così di blasfema superbia e ribellandosi al volere di Dio. Raduna a sé un terzo delle schiere angeliche e muove guerra contro l'Onnipotente, suo Creatore, che lo vince e lo precipita dal Cielo insieme ai suoi angeli devoti. L'Arcangelo Michele (il cui nome significa "Chi è come Dio?") guida alla vittoria sugli angeli decaduti. La loro caduta dura 9 giorni, ed infine l'Inferno si spalanca sotto di loro, inghiottendoli. Secondo la tradizione, in quel momento il vero nome di Lucifero viene "cancellato dai Cieli", con l'imposizione che nessuno lo pronunci mai più, e col comando che venga chiamato da allora in avanti "Satàn". Comunque, lontani dalla luce divina, i meravigliosi angeli si mutano in orridi demoni, e da allora il solo scopo del demonio, invidioso, furente e menzognero, è quello di trascinare gli uomini, novelli e privilegiati figli di Dio, nella sua dimora di disperazione per l'eternità. La dettagliata e straordinaria storia di Lucifero/Satana è narrata dal poeta inglese John Milton nel poema epico "Paradiso Perduto", che racconta esattamente della ribellione e della guerra in Cielo, della caduta, della Creazione del mondo (posteriore alla caduta di Lucifero) e dell'uomo, e infine della tentazione e della caduta di Adamo ed Eva... -
- Ma che brava ... com'è che nella tesi hai messo tutte queste stronzate e non hai chiesto al diretto interessato? - disse una voce cupa e vellutata nella mia mente.
- Perché non ho bisogno di te per laurearmi - gli rispondo io.
- Come vuoi ... -
- Bene mi sa dire l'etimologia del nome? -
- Em, sì certo(PUOI SALTARE):nell'ebraico, in cui ogni lettera costituisce pure un numero, il valore numerico del suo nome Ha-Satan è di 364. Giovanni Semerano ne fa derivare il termine dal sumero ša-tām, attraverso il babilonese satām dal qualešatān, šatāmu, šatāmmu indicanti "controllore e capo di una amministrazione", poi nome di una divinità, e successivamente "capo di un tempio". L'ebraico Śāṭān fu tradotto in Διάβολος, diábolos, da cui derivò il cristiano diavolo. È anche chiamato Mitricoleon poiché, secondo un'antica tradizione ebraica, si fa piccolo con i grandi e grande con i piccoli. Satana è teologicamente un componente "della divina stirpe".
Molti nomi attribuiti a Satana o agli altri diavoli traggono origine dai nomi di divinità dei culti pagani dell'area fenicio-cananea: gli dèi delle nazioni che si contrapponevano ad Israele diventano avversari del Dio degli ebrei,così come il termine Satana è utilizzato in ebraico per indicare sia i propri nemici di guerra, oppositori, avversari sia anche oppositori od avversari in giudizio o nemici di fede religiosa ... -
- Molto bene signorina Sakurai, ora mi parli del satanismo - disse l'uomo con gli occhi blu.
- Emm ... allora ... -
- Brutto stronzo, lo sai che non l'ho ripassato! - ruggii mentalmente.
- Vuoi un aiutino? - chiese la voce carezzevole.
- No! -
- Non lo sa? Nella sua tesi lo tratta in maniera molto approfondita ... - disse con voce carezzevole il commissario.
Avrei voluto tirargli la sedia, ma tanto sapevo che si sarebbe fatta più male la sedia che lui.
- No, no, lo so ... sto solo ... cercando di ricordare -
-Va beh, se non te lo dico io ci passiamo tutta la mattina; ce ne sono circa otto tipi: il razionalista, tradizionalista, occultista, spirituale, gnostico, manicheo, acido e luciferismo ... -
- Ti ho detto di starti zitto! -
- Allora, c'è quello razionalista, tradizionalista, occultista ... - dissi ai commissari.
- Meno male che non ti servo ... -
- Ti vuoi stare zitto! Mi distrai! - dissi ad alta voce.
Tutti i commissari d'esame mi guardarono come se fossi pazza, tranne uno, che rise sotto i baffi.
- Signorina Sakurai, qui nessuno ha detto niente, stiamo tutti ascoltando lei. E' sicura di sentirsi bene? -
Sentii la faccia andarmi a fuoco. Decisamente l'attitudine ad diventare un semaforo non mi era passata.
- Mi scusi, mi era sembrato di sentire una voce che proveniva da fuori ... posso continuare?-
- C -certo ... - disse la commissaria d'esame guardandomi con apprensione e pietà.
- Stavo dicendo: ci sono quello manicheo o filosofico, il luciferismo e quello acido che però può essere considerato più che una religione fenomeno sotto culturale giovanile, ossia di quei gruppi di giovani dediti a episodi criminosi, tra cui azioni violente, profanazione di cimiteri, l'abuso e lo spaccio di droga, che essi dichiarano di compiere in nome di Satana e contro il Dio cristiano ... -
- Adoro quei ragazzi - commentò nuovamente.
Continuai a parlare per circa un'altra mezz'ora, ovviamente Kai non smise neanche per un secondo di parlare e quindi la finii per urlare la mia tesi ad un gruppo di professori sempre più preoccupati ed atterriti. Alla fine dell'esame comunque mi fecero i complimenti e mi dissero che avrei ricevuto la laurea tra circa otto giorni.
Quando rientrai a casa e diedi a mia madre la bella notizia che mi assalì avvinghiandosi al collo e finimmo entrambe a terra.
- Brava amore mio! Sono così fiera di te! Anche se non capisco ancora perché hai scelto di laurearti in scienze criminose ... -
- Scienze religiose mamma ... - la corressi io andandomi a sedere sulla mia poltrona preferita in salotto e lei mi si sedette accanto.
- Ma se non entri in chiesa da quando avevi quindici anni -
- Non c'entra nulla mamma, non per forza bisogna essere religiosi per laurearsi -
- D'accordo tesoro, comunque sono molto felice per te ... se solo tuo padre potesse vederti - disse abbracciandomi e nascondendo il viso tra i miei capelli.
Ero felice anche io, ma al pensiero che quel giorno sarebbe stato il mio ultimo sulla terra mi rattristò ed abbracciai più forte mia madre.
- Che c'è tesoro? - disse lei prendendomi il viso tra le mani - Manami, come mai queste occhiaie? Non stai dormendo? -
- Em no ... dovevo studiare ... -
Ma non era certo per quello che non dormivo la notte: di giorno andavo all'università, di sera studiavo, e la notte la passavo al Pandemonio tra le braccia di Satan, e lui non mi lasciava certo dormire.
- Dobbiamo festeggiare! Andiamo a fare shopping e poi andremo a prendere dei drink al bar! Dì a Shizuko di venire, sarà una serata tra donne! - cinguettò e correndo su per le scale per andarsi a cambiare.
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Virgin Crisis - Amore Satanico
Fanfic- Come faccio a crederti se tu non mi dici niente? Se non mi dai fiducia, come puoi tu pretenderla da me? Perché non puoi aprirti?- "Aprirmi? D'accordo: ho evocato involontariamente il diavolo facendo deliberatamente un rito satanico per fare in mod...