Dopo essere arrivato in classe, il professor Akira, l'insegnante di arte, cominciò a fare l'appello ma s'interruppe leggendo un nuovo nome sull'elenco e, guardando da sopra della montatura dell'occhiale, passò il suo sguardo miope su tutta la classe, fermandosi su una ragazza con un visetto da angelo e un corpo da demone seduttore.- E' lei la signorina Seera Pearly?- chiese gentilmente l'uomo."Sì, è lei purtroppo" pensai furiosa dopo essermi resa conto che eravamo nella stessa classe.Non avevo provato un'irritazione simile neppure quando Kai si era imbucato a scuola fingendo di essere mio fratello maggiore. Istintivamente strinsi i pugni. Sentivo l'energia che poco prima mi aveva infuso Kai circolare liberamente in tutto il mio corpo. Non mi ero mai sentita così in forma.- Sì, esatto, sono io -- Qui c'è scritto che vieni dagli Stati Uniti...-- Precisamente. Ho iniziato a studiare in un college privato di New York, ma poi la mia famiglia si è dovuta trasferire per lavoro. Ed ora eccomi qui a Hokkaido - disse lei mostrando un sorriso delizioso.Il professore annuì e non fece altre domande mentre i miei compagni cominciavano a vociferare tra loro come delle vecchie pettegole.Tutti tranne Shion, che se ne rimaneva calmo e composto nei banchi in fondo alla classe come l'emblema della perfezione.- Ho sentito che era fidanzata con il professor Sakurai... -- Sì anche io, e poi so che è anche amica di Amamiya -- Cavoli è davvero bellissima...-La lezione iniziò regolarmente: si parlava di Pablo Picasso.Era uno dei miei pittori preferiti; i suoi quadri mi lasciavano senza fiato ogni volta che li vedevo, sopratutto la Guernica, quel dipinto gigantesco che raffigurava il bombardamento aereo di una città durante la guerra civile spagnola.Non era tanto il disegno in se, che era perlopiù formato da linee semplici che anche un bambino sarebbe riuscito a riprodurre, quanto per l'emozioni che ti trasmetteva.Neppure se avessero messo litri e litri di vernice rossa sarebbero riusciti a mostrare ciò che lui era riuscito a ritrarre con solo il bianco e il nero: l'orrore, la paura, la distruzione.A volte mi sembrava quasi di sentire il rumore delle bombe abbattersi al suolo.- Hey, Manami?- L'ultima voce che avrei voluto sentire in quel momento mi riscosse dai miei pensieri. Mi voltai e vidi il suo viso aperto in un dolce sorriso che sembrava sincero e senza ombre."Non le devo credere, anche Kai è capace di sorridere come un angioletto e squartarti al tempo stesso"- Tu hai una "relazione" con Satan no?- sussurrò guardandomi con quei giganteschi occhi color inchiostro.- Sì, però io...sì insomma...-"Vuole dichiararmi guerra così all'improvviso?"- Stai tranquilla, non ti preoccupare, è tutto ok!- disse lei rivolgendomi un sorriso conciliatore, così bello da ispirarmi fiducia - Penso che sia davvero meravigliosa l'attitudine umana di innamorarsi! Siete l'unica specie di questo modo che riesce a farlo. In ogni caso sono sicurissima che diventeremmo grandi amiche io e te!- Non riuscii a capire subito l'insinuazione della prima parte del suo discorso, ma quando ci riuscii fui troppo persa in quel viso così dolce e solare che lasciai perdere e non ci feci caso.- ... certo...- le risposi poco convinta."Vederla così gentile è a dir poco raccapricciante..."
Ultima ora di lezione: spogliatoio femminile.Come al solito mi cambiai nell'angolo più remoto dello spogliatoio, barricandomi tra le borse e le panchine nonostante tutte le mie compagne fossero già in palestra e avessero iniziato a fare il riscaldamento."Ho sentito dire che quando si ha un ragazzo il seno cresce... ma a quanto pare qui non è successo ancora nulla..." constatai vagliando le mie rotondità dentro un grazioso reggiseno rosa impreziosito da perline. A quei tempi avevo una strana fissa per la roba intima... e sinceramente non saprei spiegare il perché...Sospirai sconsolata, pensando che mio malgrado, forse sarebbero rimaste così ancora molto a lungo.- Manami? Che cosa c'è? Perché sospiri?- disse Seera avvicinandosi alle mie spalle."Non mi pare di averla sentita entrare..."- Non è niente, non preoccuparti - le risposi tentando di liquidarla, ma non avevo fato i conti con la sua caparbietà.- Dalla tua faccia non si direbbe... ne possiamo parlare-- Sto bene, non ho nulla-- Stai mentendo. Avanti, dimmi cosa c'è...-- Ti ho detto che...- stavo per risponderle nuovamente che non aveva nulla di cui preoccuparsi, quando mi afferrò per il polso. Lì vi erano ancora incisi i segni delle corde con cui Satan mi aveva legata.- Lasciami!- dissi istintivamente urtandola con l'altro braccio a causa del dolore che mi aveva provocato la sua stretta sulle mie piaghe.Fu solo per un istante, ma scorsi chiaramente qualcosa di torvo e deleterio nei suoi occhi.Un istante dopo me la trovai addosso mentre cercava di arrivare alle mie labbra e le sue mani sui miei seni.- Ma che cazz... sei diventata scema!?- Ero a dir poco inebetita e mi dibattevo come una carpa fuori dall'acqua per far in modo che non riuscisse a baciarmi, ma per quanto mi agitassi non riuscivo a disarcionarla.- Seera! Levati di dosso! Che cosa hai intenzione di fare!?!-- Voglio capire una cosa... - sussurrò a poca distanza dal mio viso.- Cazzo Seera, lasciami!!! -- Non lo faccio perché mi piaci, non provo alcun interesse per te. Non sono come Satan e gli altri angeli caduti che vengono attratti da tutto ciò che è puro. Lo faccio solo per capire che cazzo ci sia di così irresistibile in te da aver attirato l'attenzione del signore delle tenebre...-- Ma fatti i cazzi tuoi, no?!!-La sua morsa si faceva sempre più forte sui miei polsi già lacerati ed ebbi davvero paura che me li stesse per spezzare in tanti piccoli moncherini.Dove era finita l'energia che poco prima m'invadeva? Perché ora non la sentivo più?Kai mi aveva detto che dovevo imparare a controllarla e muoverla, ma in che modo?Nel mentre la stretta di Seera si faceva sempre più forte. Era incredibile quanta forza avesse in quelle braccia apparentemente esili. Il sangue misto che le circolava in corpo doveva averle dato un potere eccezionale.Tentai di concentrarmi, nonostante le sue labbra cominciassero a lambire le mie.Per prima cosa decisi di concentrare tutte le mie forze in un portale, scelsi la mano destra dato che lì la presa era meno forte. Era difficile far fluire l'energia, tanto che ebbi l'impressione che non fosse successo assolutamente nulla. Cercai di convertire l'energia in calore, alzando la temperatura della mano più che potevo, poi, quando capii che era abbastanza calda, con uno strattone improvviso liberai la mano e gliela accostai al fianco.Quella parte della divisa bruciò all'istante e dopo poco le mie narici vennero aggredite dal tipico odore della carne bruciata.Seera urlò in maniera disumana. Approfittando della sua distrazione per levarmela di dosso e sollevarmi dal pavimento. Un istante dopo stavo già correndo verso l'aula di biologia sperando con tutto il cuore di trovarci Kai.

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Virgin Crisis - Amore Satanico
Fanfiction- Come faccio a crederti se tu non mi dici niente? Se non mi dai fiducia, come puoi tu pretenderla da me? Perché non puoi aprirti?- "Aprirmi? D'accordo: ho evocato involontariamente il diavolo facendo deliberatamente un rito satanico per fare in mod...