CLANDESTINI (UNA NOTTE) #13

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Non ho proferito parola in auto con mio padre. Sono rimasta in silenzio per tutto il tragitto. Adesso devo buttarmi alle spalle tutta questa storia, mi sono resa ridicola ed è arrivato il momento di smetterla con tutte queste sciocchezze. I McLay mi hanno portato soltanto problemi, e lui deve uscire dalla mia testa.

Durante la serata, mio padre si accorge che sono diventata improvvisamente taciturna e cerca di capirne il motivo ma senza successo. Perfino con Katy e Sara non sono riuscita a parlare nonostante mi abbiano chiesto in continuazione cosa fosse successo . Ho cercato delle scuse banali sia a casa che a scuola; Katy invece in questi giorni mi ha aggiornata su tutto quello che succede nel gruppo e mi ha riferito che anche David è diventato improvvisamente taciturno. Durante le nostre conversazioni mi ha detto che pensa soltanto al lavoro nell'officina del padre di Eddy. Anche se le ho ripetuto più volte che non mi importa, lei continua a parlarne cercando uno spiraglio per riuscire a farmi aprire, ma non ho ceduto, sono rimasta impassibile sull'argomento.

La settimana è passata tra casa e scuola, quasi mi sembra di essere diventata una specie di robot. È già arrivato sabato e mio padre vorrebbe organizzare un weekend alternativo, ma io non ne ho proprio voglia : sono chiusa in camera a sistemare cose nel mio armadio e scopro l'esistenza di alcuni oggetti che avevo completamente dimenticato. Mentre sono immersa nella mia solita, noiosa tranquillità, la porta di camera mia si apre e vedo comparire Katy come un uragano incontrollabile.

-"E tu cosa ci fai qui?"-

-"Prepara le tue cose, stasera si esce e non voglio scuse."- Resto perplessa quando vedo spuntare anche mio padre dietro di lei.

-"Katy mi ha chiesto se potevi restare da lei, ho pensato che fosse una splendida idea."- Li guardo entrambi, molto confusa.

-"Vi siete messi d'accordo?"- Si scambiano delle occhitine complici e si sorrido .

-"Non capisco cosa ti è preso per tutta la settimana, credo che ti ci vuole un po' di svago visto che hai rifiutato la mia proposta. Ho pensato subito a Katy, e così ho parlato con lei."- Katy mi sorride. Lei sa. . .lei sa tutto. Mio padre ci lascia sole e con un sorriso chiude la porta.

-"Non so se sia una buona idea, Katy. . . "- Ma lei scuote la testa.

-"Adesso tu verrai con me, che ti piaccia o no. Trascorreremo il resto del weekend come si deve, prepara le tue cose."- Socchiudo gli occhi rassegnata. Con lei non si discute. Preparo uno zaino con tutto quello che mi serve, ma Katy mi ferma.

-"Alle scarpe e al trucco ci penso io, se vuoi anche ai vestiti."-

-"Katy, ma mi dici dove hai intenzione di andare?"-

-"Ma nel mio club, è ovvio!"-

-"Il tuo club?"-

-"Certo, ci si scatena e si fanno interessanti incontri. Questa sera c'è il mio amico PJ che fa da disc jockey."-

-"Vuoi portarmi in una discoteca?"-

-"Abbassa la voce, altrimenti tuo padre mi ammazza."-

-"Non credo che avrebbe da ridire. . .comunque per quanto riguarda gli incontri, lo sai che. . ."- Katy non mi lascia finire la frase, ha già capito a cosa mi sto riferendo, o meglio, a chi.

-"Ehi, guardami. Non permetterò a nessun McLay di rovinare la serata, quindi alzati, prendi la tua cavolo di grinta e cerca di reagire!"- Ha ragione lei, sto diventando patetica. Decido di accettare e spieghiamo a mio padre i programmi della serata, ovviamente non quelli veri.

Appena siamo da sole in auto, Katy inizia a dare sfogo a tutta la sua euforia.

-"Accidenti! Non ci credo ancora che tu questa sera hai deciso di buttarti! "-

ᴀʟʟ ᴀʙᴏᴜᴛ ʏᴏᴜDove le storie prendono vita. Scoprilo ora