Sono balzata dal letto per le urla di mio padre. È notte fonda, mi sono addormentata con il libro sul cuscino e lo sento discutere animatamente con qualcuno. Mi alzo dal letto e vado in camera sua entrando di soppiatto, lo vedo mentre parla al telefono e mi accorgo che è il mio cellulare quello che ha in mano.
-"Papà cosa sta succedendo?"- chiedo allarmata e ancora stordita. Ma lui continua a parlare, furente.
-"Se ti prendo ti faccio a pezzi, brutto pezzo di merda!"- alle sue minacce sbarro gli occhi
-"Con chi stai parlando al telefono?"- Chiedo agitata. Mi guarda e mi fa segno di stare in silenzio , dopodiché abbassa il telefono e afferra la lampada sbattendola contro il muro.
-"Papà mi stai facendo paura, cosa succede?"-
-"Hai avuto qualche altra chiamata da quel bastardo prima?"- chiede con gli occhi che accentuano la sua ira. So già con chi era. La sua agitazione spiega la mia ipotesi.
-"Era Steve vero?"-Mi avvicino sedendomi sul suo letto terrorizzata, e gli racconto di quando mi ha chiamata la scorsa notte.
-"Non la farà franca, questo è sicuro, domani riferirò tutto ai suoi genitori"-
-"Va bene, parleremo con loro, però adesso calmati."- Prende un respiro profondo e si siede accanto a me.
-"Volevo soltanto che tu mi dicessi la verità, ma capisco che ogni volta che ti parlavo di lui paragonandolo a suo fratello, tu hai avuto timore e non ti sei aperta con me."- Abbasso lo sguardo einizio a giocare nervosamente con le dita.
-"Ho sbagliato, tante cose avrei dovuto dirti. Ma adesso che importanza ha ? Tu odi anche David e io non so più cosa fare. Tu non sai quanto lo amo papà."- Cerca di accarezzare la mia mano , ma io mi tiro indietro e mi alzo dal letto.
-"Vado in camera mia adesso, spegni il telefono"- mi guarda e sembra pentito, nei suoi occhi c'è troppa preoccupazione. Raggiungo la mia camera e cerco di dormire anche se già so che non sarà così.
A colazione ci siamo rivolti qualche insipida parola, ma la tensione e il rancore sembrano aleggiare ancora. Mi sento sperduta, stanca e non ho più lacrime. Quando arriviamo fuori scuola, non trovo più neanche Katy ad aspettarmi, molto probabilmente non è venuta oggi e questo mi fa stare ancora peggio, visto che non ho il mio cellulare e non posso saperne il motivo. Mi faccio coraggio e decido di affrontare questa giornata da sola, anche se spero che David si faccia vivo oggi.
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Quando esco da scuola, sono ancora più presa da dubbi e perplessità . Oggi non si è fatto vivo nessuno, e neanche David è sbucato dall'aula vuota per stare con me. Mi guardo intorno e mi accorgo che mio padre è in ritardo, possibile? Mentre mi chiedo che fine abbiano fatto tutti, vedo finalmente da lontano Katy in compagnia di . . .Daphne? Le guardo incuriosita mentre si avvicinano a me.
-"Katy ma cosa ci fai qui? Non sei venuta oggi a scuola?"- Chiedo perplessa.
-"Non abbiamo molto tempo, tuo padre potrebbe arrivare da un momento all'altro."- Ci capisco ancora meno, ma cosa diavolo sta succedendo oggi?
-"Mio padre? E tu come lo sai che è in ritardo?"-
-"Eddy e Yuri hanno fatto da diversivo, e quindi adesso è occupato con loro"- mi gratto la testa, non ci sto capendo molto.
-"E David? Come mai non è venuto?"-
-"David ha dovuto aiutare Marcus per la partita che si terrà stasera, e ha mandato noi per portarti una cosa da parte sua"- la guardo ancora più perplessa, spero che qualcuno mi spieghi qualcosa perché non ci sto capendo più niente.
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ᴀʟʟ ᴀʙᴏᴜᴛ ʏᴏᴜ
Romansa(rilettura, prima bozza da revisionare e correggere) Hannah Evans ha una vita normale circondata da tutte le cose che ama, come le sue adorate stelle e lo studio per l'astronomia . Nel fiore della sua età , scoprirà che tutto può essere stravolto...