ᴜɴᴇxᴘᴇᴄᴛᴇᴅʟʏ #11

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La ruotine mattutina è iniziata diversamente. Il silenzio a tavola è veramente pesante : guardo mio padre sbuffare ogni tanto mentre prepara i toast. Oggi toccava a me preparare la colazione, ma so che ha bisogno di fare qualcosa per stemperare questo assurdo attrito che si è creato. Sospiro anch'io mentre verso l'acqua nella ciotola per Andromeda, prendo la borsa e mi avvio verso la porta. Durante il tragitto ci scambiamo qualche insipida parola senza toccare l'argomento, e ho la sensazione che la strada non finisca mai .

Fuori scuola ci salutiamo con freddezza, e percorro il lungo stradone che porta all'entrata . La mia delusione aumenta quando scopro che Katy non c'è ad aspettarmi. Mi sembra alquanto strano, credo che mi avrebbe avvisata della sua assenza. Rassegnata, mi incammino a passo lento verso l'aula di letteratura.

Le ore passano e finalmente arriva quella del pranzo, anche se l'assenza di Katy si fa sentire. Ho una strana sensazione ... perché non mi ha avvisata?. Oggi per fortuna rivedrò Sara dopo esserci sentite soltanto un paio di volte . Ho bisogno di parlare con lei altrimenti esplodo.

Finalmente l'ultima campanella suona salvandomi da questa giornata scolastica deprimente. L'idea di una festa per il bambino di Sara mi fa sentire meglio e rende più leggeri i miei pensieri . Guardo il cellulare e noto con delusione che non ho ricevuto una sola chiamata da parte di Katy, neanche un piccolo e banale messaggio, spero che non sia successo niente di grave a David dopo che lei mi ha riaccompagnata. Non voglio neanche pensarci, sicuramente si è ripreso e sarà in dolce compagnia se così posso definirla la compagnia di Daphne. Comunque devo sforzarmi di pensare che non sono affari miei , Steve e Sara sono tornati e devo dedicarmi a loro adesso. Proverò a chiamare Katy più tardi per sapere come mai non è venuta a scuola .

Salgo sull'auto di mio padre che sembra aver cambiato umore rispetto a questa mattina.

-"Ciao tesoro, come è andata oggi?"-

-"Come al solito, sai qualcosa di Sara? Non l'ho più sentita dall'ultima volta e non vorrei rovinare la sorpresa"-

-" Sta tranquilla, andrà tutto benissimo. La sorpresa riuscirà alla perfezione, vedrai"- rassicura lui emozionato all'idea. In questo momento, mi viene in mente che non ho avuto il tempo di prendere qualcosa per il piccolo.

-"Papà, prima di tornare a casa non potremmo andare a prendere qualcosa per il piccolo James? Non ne ho avuto proprio il tempo." - Mio padre annuisce sorridendo dolcemente. Andare in giro per negozi insieme a lui mi fa tornare indietro nel tempo, quando mi teneva teneramente la mano mentre camminavamo insieme per Times Square, tra le mille insegne della città . Nei suoi occhi rivedo la tenerezza mentre guardiamo una piccola tutina che la commessa del negozio ci mostra tra le tante proposte nel reparto per bambini. Quanto mi mancava questa spensieratezza, tra tutte le altre cose che ho da fare per raggiungere il mio obiettivo, avevo quasi dimenticato queste sensazioni. Quando torniamo a casa ci accorgiamo che c'è Bessi ad aspettarci in giardino.

-"Ciao Bessi, stavi aspettando me?"-

-" Sì, la signora McLay vorrebbe vederti Hannah"-

-"Arrivo subito, poso lo zaino e sono da te "- Mio padre mi precede prende lo zaino dalle mie mani.

-"Ci penso io, va con Bessi tra poco vi raggiungerò anche io."- Seguo Bessi alla villa e mentre camminiamo le chiedo a che ora arriverà Sara insieme Sam e James.

-"Sara arriverà tra poco, abbiamo quasi finito i preparativi per l'arrivo del piccolo. A proposito, Steve è già arrivato se questo può farti piacere, ma non sappiamo ancora quando arriverà il signor McLay ."-

-"È successo qualcosa?"- Chiedo accorgendomi del suo sguardo preoccupato.

-"So soltanto che è uscito come un matto da questa mattina , riguarda suo figlio minore, David."- Al suo nome mi fermo di colpo.

ᴀʟʟ ᴀʙᴏᴜᴛ ʏᴏᴜDove le storie prendono vita. Scoprilo ora