David.
Quella notte, quando mi sono svegliato nella mia stanza, mi sono guardato intono; ormai mi ero abituato al lettino ad una piazza nella cameretta che dividevo con Eddy e Yuri. Avevo dimenticato lo spazio infinito di questo letto. Mi sono alzato nel cuore della notte perché avevo bisogno di fumare, anche se ero sfinito. Ho giocato con l'accendino mentre pensavo a Steve, a cosa stesse facendo in quel momento; mio padre ha fatto in modo che venisse rinchiuso nel carcere di Attica dalle sue conoscenze. Adesso dovrò affrontare altre cose, ma se devo essere onesto, posso dire di potercela fare. Mio padre mi ha già spiegato come funziona e il ruolo che dovrò ricoprire da oggi in poi: in fondo è come giocare con la matematica, ovviamente non è come aggiustare auto in un'officina, ma credo che ho buone probabilità anche in questo. È inutile che cerchi di convincermi che dopo tutto questo le cose si siano aggiustate, lei è ancora nei miei pensieri, in tutto quello che sono. Mi sto facendo del male da solo.
Cosa stai facendo piccola mia ? Chissà se mi pensi ancora, se mi odi, oppure il tuo cuore batte ancora forte come il mio ogni volta che ripenso a quando stavamo insieme, tutte le volte che mi regalavi le tue labbra. Nella mia mente ho ancora stampata l'immagine del tuo visino rosso la prima volta che mi hai concesso il privilegio del tuo corpo, e il tuo sguardo perso e felice quando ammiravi il tuo amato cielo di notte. Sai amore mio, quando il giorno della consegna dei diplomi ti ho sentita chiamare il mio nome, è come se fossi morto in quel preciso momento. Ho preferito andarmene silenziosamente, ma guardandoti da lontano, ho capito che né il tempo, né lo spazio, e tantomeno le tue stesse adorate stelle, per quanto tu non voglia ammettere, potranno mai del tutto portarti via da me. Anche se sono diventato tutto quello che odio.
Il sole sorge sereno, e io dopo aver affrontato giornalisti, colleghi di mio padre, aver dato delle spiegazioni sull'attuale situazione della mia famiglia, e quella di mio fratello, sono ancora sfinito. Quando sento bussare alla porta, apro gli occhi quasi di scatto; in genere venivo svegliato dal baccano assurdo causato da Eddy e Yuri tutte le mattine, e non sono più abituato al silenzio.
-"David sono Sara, posso entrare? Ti ho portato la colazione"- Cazzo! Avevo dimenticato che Sara lavora alla villa . . .che situazione imbarazzante.
-"Entra Sara, sono sveglio"- mi alzo e predo il vassoio dalle sue mani.
-"Buongiorno dormiglione, oggi è una giornata importante per te"-
-"Buongiorno a te . . .potevo scendere io in cucina a fare colazione, non c'era bisogno che ti scomodassi"- lei mi sorride.
-"Ho voluto farlo io, so che tutto quello che è successo ti ha messo sotto pressione e che sei stanco"- io ricambio il suo sorriso, la sua gentilezza nei miei confronti è sempre stata da apprezzare.
-"Ti ringrazio tanto, tu sei sempre stata una persona speciale Sara. Dimmi, come sta il piccolo James? È da tanto che non lo vedo"-
-"Lui sta bene, cresce a vista d'occhio"- il ricordo di quel piccolo bambino che dormiva sereno in quella culletta mi fa sorridere di nuovo. Io e Hannah passammo una mattinata infernale, ma per fortuna andò tutto bene.
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ᴀʟʟ ᴀʙᴏᴜᴛ ʏᴏᴜ
Romance(rilettura, prima bozza da revisionare e correggere) Hannah Evans ha una vita normale circondata da tutte le cose che ama, come le sue adorate stelle e lo studio per l'astronomia . Nel fiore della sua età , scoprirà che tutto può essere stravolto...