14 Capitolo

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"Michaela"

E passata un ora da quando il padre di Elias è venuto a farmi visita.
Eppure il tremore del mio corpo,delle mie mani non si è fermato.Per la prima volta in vita mia sono stata minacciata.
I denti mi battano violentemente mentre scivolo sul pavimento accanto al letto.Stringo le gambe al petto e..
..la porta della mia camera si apre rivelando la figura di Elias.In un attimo mi è subito accanto allarmato dal fatto di trovarmi sul pavimento. S'inginocchia e mi prende il viso tra le mani «Che succede?Stai male piccola?vuoi che chia..»..«N-no» dico facendo fatica per il tremore.Elias sgrana gli occhi e mi stringe forte tra le braccia.Rassicurandomi.
Come se lui sapesse..
«Lo ammazzo» ringhia tra i denti «Ha superato il limite» mi divincolo dalla sua stretta e lo guardo negli occhi «E -è stato lui..l incidente» dico mentre lacrime di terrore mi scivolano lungo le guancie.
Elias sbianca.Il suo volto cambia.La mascella gli si irrigidisce.Gli occhi s incupiscono.
E io non ho mai visto un volto cosi spaventoso.
Si alza e si avvia alla porta.
Una paura piu profonda mi fa scattare verso di lui.Lo afferro per un braccio «Aspetta!Ch-che vuoi fare?!» lui si volta e mi fissa con i suoi occhi gelidi «Ucciderlo» si divincola dalla mia presa ma io gli sono subito addosso.
Lo abbraccio da dietro e lo tengo stretto.Poggio la testa sulle sue spalle e rafforzo la presa..«No!Resta con me» gli sussurro tremante.
Il suo corpo e rigido,freddo quasi inumano.
Il mio cuore batte furioso.
Sa che se lo lasciassi andare sarebbe la fine.
La fine per noi..
«Ti prego.Rimani con me.» lo supplico.
Elias si volta di scatto furente di rabbia..«Allora trattienimi»...e lo faccio.
Lo bacio.
Lo stringo a me disperata.
Non posso perdere anche lui.Elias mi stringe tra le braccia con fare possessivo e io mi avvicino di più a lui,stringendo i suo morbidi capelli tra le mie mani.Il suo odore cosi maschio mi fa impazzire.Le sue mani sono sui  miei fianchi stringono..forte.
Mi spinge gentilmente verso la parete e si preme contro di me.Sento la sua erezione attraverso i jiens e m infiammo.Bramo dalla voglia di sentirlo dentro di me.
Lo voglio.Da morire.
I gemiti che escono dalla mia bocca mentre mi bacia e morde il collo...vengono brutalmente interroti da Tom.
Afferra Elias per la giacca e gli tira un pugno dritto sul viso.Succede tutto cosi in fretta che non mi rendo neanche conto che Elia ha risposto al pugno dandogliene uno a sua volta.Facendo barcollare Tom all indietro.«No!» urlo mettendomi in mezzo.«Fermi!» il baccano creato da loro due fa arrivare un infermiere che ci guarda strorto «Che succede qui?!Andatevene subito!Lei è stata dimessa che ci fa ancora qui?»..guardo in modo ostile l infermiere «Ce ne andiamo subito.» ribatto lanciando un occhiata ogli uomini più importanto della mia vita.
Elias respira in modo affannoso e Tom lo guarda come se volesse sguartarlo vivo.
È troppo.
«Tom va a casa.Elias mi portera alla villa.» lui sgrana gli occhi..«Cosa?!.» lo imploro con lo sguardo..ti prego..
Lui mi guarda con uno sguardo omicida ma.. dopo si volta e se ne va.
Poso lo sguardo su Elias.. «Portami a casa.».

La rosa rossa (Part-3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora