Prologo

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Sicuro tutti voi saprete che dolore si prova quando si trattengono fin troppe le lacrime, quel dolore immenso che vi ripercorre tutto il corpo fino a quando non si esplode e dopo vi mettete a dormire, con il cuscino tutto imbrattato di lacrime e grida soffocate. Beh, questo è quello che è successo ieri sera, dopo aver scoperto che anche mia nonna se n'è andata. È vero, potrebbe essere esagerato ma la nonna era l'unica persona in vita della mia famiglia, tutti gli altri sono morti. Ma almeno quella sera mi addormentai tranquillamente, anzi fin troppo tranquillamente direi, cosa che mi fece preoccupare, e così come i miei occhi si chiusero da soli e la mia mente iniziò a viaggiare nel mondo dei sogni.

~~~~~~~~~~~~~~"Il sogno" ~~~~~~~~~~~

"Più che un sogno, questo è un passo nel passato, presente e futuro Parcival Angelo Nico Blackstorm Valdez. È  veramente vergognoso che tu non conosca il tuo passato come si deve. Non so quanto tempo ci vorrà ma cercherò di essere il più veloce possibile"  disse una voce molto profonda e si aprì una voragine sotto i miei piedi scalzi. 

Vidi un ragazzo dai capelli più neri del carbone, occhi neri e senza anima dentro, abbastanza alto e con la pelle pallida, che discutevano con quello che pare sia suo fratello, ma che non gli assomigliava per niente. Questo era alto, con i capelli biondi e con gli occhi Viola come fulmini, la pelle era abbastanza abbronzata. Entrambi sembravano molto giovani, anche se sentivo che erano tutt'altro che giovani. Guardai quello con i capelli neri e vidi che gli scorreva sangue dal naso, o meglio non proprio del sangue, sinceramente non so cosa sia perché era dorato. Poi la scena cambiò, vidi mia madre, più giovane di quando mi aveva lasciato, che parlava con il ragazzo di prima a cui gli scorreva "sangue" dal naso. L'unica frase che riuscì a capire fu: - Stai attenta, mio fratello non farà altro che cercare Parcival. Sarà estremamente più difficile che lui lo trovi qui in questa casa che in città. Aspetta, riesco a vederlo, mio figlio che corre felice con una amica da cui non si separerà mai. E un'alta cosa. La tua discendenza, cara Marylin, è più complicata di quel che pensavo. Ci sono personaggi leggendari che non dovrebbero neanche esistere, e tutti i loro poteri, le loro leggende, si riverseranno tutti su nostro figlio Parcival. Non posso rimanere qui ancora per molto, ma appena potrò racconterò tutto al bambino e ciò dovrebbe risvegliare in lui i suoi poteri." Lo scenario cambiò nuovamente. Quel che vidi fu ORRIBILE. Era...era una meteora che si schiantava sul nostro pianeta, disintegrando tutto e tutti, o meglio quasi tutti. Io e altri undici ragazzi riuscimmo a sopravvivere e dovevamo scontrarci con... CHI CAPPERO È QUELLO?? Un gigante? Un Dio? E nuovamente lo scenario cambiò facendomi vedere com'era messo il mondo da cima in fondo oggi. La cosa più inquietante fu che il nucleo della Terra era solo una specie di guscio per una creatura enorme e poi dodici grotte ognuna con una bestia all'interno. E poi... e poi nulla, un suono assordante riesce a svegliarmi.

Eclipse: L'inizio della fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora