<Sta lontano da lui!> Christian protese maggiormente il corpo verso Raimondo provando a sfidarlo. L'altro vedendo lo stato del moro rise beffardo, avvicinandosi maggiormente al biondo. <Cosa cazzo non hai capito? non lo devi toccare>.
Era furioso, di una rabbia che aveva provato davvero poche volte nella sua vita. In più si sentiva debole e senza la possibilità di difendere Mattia realmente. <Perché? che fai se mi avvicino?> continuò la sua camminata lenta verso il letto, un piccolo passo alla volta, solo per un suo sadico gusto di sfida <pensi di potermi fermare?>. Era vero, le gambe non aiutavano. <Com'è stato il viaggio nella clinica di conversione?... noto con dispiacere che non ha fatto il suo effetto> enunciò guardandolo dall'alto in basso. Sembravano due leoni che si contendono un territorio. <E io noto che tu sei ancora un viscido, manipolatore, stupratore di ragazzini> <Oh che esagerato Christian> ormai era arrivato ai piedi del letto del biondo.
Il moro stava pensando a cosa fare nel frattempo. Non voleva buttarsi su Mattia per fargli da scudo, aveva paura di fargli del male, quindi aspettò che gli venisse qualche idea, osservava l'altro iniziare a toccare la sbarra del letto affianco al suo. Contemporaneamente l'uomo continuò a parlare diventando sempre più freddo e calcolatore, con le sue parole voleva fargli male <lavora per me. È abituato a vendere il culo. E devi vedere come gli piace> Christian ringhiava dalla rabbia e l'altro più si divertiva <Come grida quando mi sta sotto> <sta zitto> <Come mi succhia il cazzo> <Sta. Zitto.> <perché dovrei stare zitto? sto dicendo la verità. Quando grida che vuole di più e gli vengo dentro. È nato per fare la puttana> <DEVI STARE ZITTO CAZZO>. Il moro in un impeto di rabbia fece uno scatto alzandosi sulle ginocchia. A ripensarci non seppe come riuscì a farlo, sarà stata l'adrenalina o il dolore di sapere come il ragazzo che amava venisse trattato. Fatto sta che il sentimento che provò lo spinse a muoversi.
Bloccò la mano di Raimondo che stava per toccare un piede di Mattia e con tutta la forza che aveva trascinò l'uomo verso di sé, aumentando la distanza dal biondo <Io ti ammazzo con le mie mani> un sussurrò, una promessa.
<Non avrai più nessun potere su di lui> lo liberò per poi spostare le gambe e scendere definitivamente dal letto. Un dolore lancinante lo piegò in due, spinse le mani sulle ferite, aprendo alcune di esse, e si issò dritto. Aveva gli occhi infuocati, la faccia contratta. Si avvicinò a Raimondo lentamente, ogni passo una fitta che lo attraversava da parte a parte, ma niente era più forte del sentimento per il biondo.
Lo aveva visto in condizioni orribili quando lo conobbe, come una fenice lo aveva osservato rinascere insieme a lui e poi ad un tratto gli era stato portato via. Gli avevano fatto credere che l'avesse lasciato da solo, gli avevano tolto il sorriso che con fatica era rispuntato, e in quel momento aveva davanti ai suoi occhi colui che aveva provocato tutto questo, niente lo avrebbe fermato, neanche le sue stesse gambe.
Lo prese per il colletto e se lo portò vicino <Io ti toglierò tutto, giuro su ciò che mi è più caro!> emise <e poi Mattia sarà libero di essere se stesso, di vivere la sua vita come vuole. In una casa tutta nostra, piena di rose che non gli verranno strappate dalle mani. E piena di amore. Perché è quello che si merita> <sogni troppo ragazzino>.
Christian si fermò un attimo. Girò il busto verso Mattia. No, lui sapeva di non star sognando. Lui avrebbe fatto in modo che il biondo fosse felice. <Sta così per colpa tua... per colpa tua> gridò rigirandosi verso Raimondo. La rabbia che era scomparsa guardando il biondo era tornata <ma non ti fai schifo? EH? A scopare un ragazzino> gli fu molto difficile dire quelle parole <Ecco quello che ti interessa. Sei così privo di bontà che devi imporre il tuo briciolo di forza con chi è più debole di te. Su un ragazzo che non può fare altro che sottostare per paura> e lo spinse vicino al muro. Raimondo era rimasto completamente sconvolto nel vedere l'altro con quella forza, aveva paura di lui. Sembrava impossessato. Eppure quello era solo l'amore, che ti fa fare cose inimmaginabili.
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La Casa delle Rose -Zenzonelli / Matian
FanfictionMattia, 18 anni, costretto a prostituirsi nella Casa delle Rose, per vicessitudini del passato. Christian, 19 anni, assiduo frequentatore del luogo. Ambientata nella metà del 900. DISCLAIMER I personaggi non mi appartengono (purtroppo) e tutti gli...