Ignorarsi è più difficile del previsto.
Non basta semplicemente fare finta di niente in mezzo al corridoio – andare dritti senza guardarsi intorno. Eddie sa che Chrissy c'è, è in ogni cosa: da quando lei è arrivata, il suo mondo non è più come prima. Ha più slancio, più voglia di costruirsi un futuro, di essere migliore.
Vuole essere l'uomo che lei merita e non solo un ragazzino ribelle. La signora Cunnhingam, probabilmente, non sarà mai in grado di vederlo diverso da com'è: ma lui sì. Sa che, impegnandosi, c'è qualcosa che lo aspetta.
Ma due settimane possono essere eterne, se lontano da chi ami. Quando vede Chrissy in corridoio, a Eddie si contorcono le viscere. Quando si trovano per caso nella stessa aula, potrebbe passare ore a osservare le sue spalle, i suoi capelli raccolti. Si è riscoperto a guardarla allenarsi sul campetto, l'espressione vuota, gli occhi sognanti. Il giorno in cui lei ha compiuto diciotto anni, lui le ha nascosto una cassetta nell'armadietto. L'ha registrata con il suo vecchio stereo, ha decorato la copertina intitolandola New York's Tales.
In corridoio, lei passando gli ha sfiorato la mano. È stato solo un secondo, solo un tocco leggero tra le loro dita, ma è tutto ciò di cui Eddie aveva bisogno.
Ora, prima di andare via, ha un solo obiettivo.
Conosce bene la centrale di polizia. C'è stato un sacco di volte, per un motivo o per l'altro. Cose piccole, senza particolare rilevanza per la legge. Ma questa volta è diverso: questa volta di mezzo c'è zio Wayne e Eddie non può andarsene senza averlo prima tirato fuori.
- Tu non molli mai, vero, ragazzo? – lo sbeffeggia Jim Hopper, all'ennesima visita pomeridiana in cui Eddie si presenta cercando di protestare.
- No, boss. Non posso proprio. Mio zio è dentro ingiustamente.
Ha provato a dirgli che non c'entra nulla, che la droga è sua, ma Hopper ha fatto finta di non sentire, gli ha detto di dimenticarsi tutto e di lasciar perdere. La cauzione è fissata a venticinquemila dollari, non è una cifra altissima, secondo lui. I risparmi di Eddie, però, non vanno oltre i cinquemila. Li ha contati meticolosamente, senza avere idea di come fare per guadagnare i venti che gli mancano.
New York sembra più lontana ogni giorno che passa e il suo umore peggiora drasticamente, lasciandolo sconfortato. È sempre più cupo, nervoso, triste.
Darebbe oro per potersi trovare in mezzo al bosco con Chrissy, baciarla teneramente, affogare nel suo profumo. Invece è intrappolato in una situazione così penosa che, dentro di sé, comincia a dubitare che se ne andrà mai.
L'unica cosa buona è che il test è stato prolifico, lo ha superato senza problemi. Quindi, ormai, il diploma è una certezza.
Un pomeriggio, dopo l'ultima lezione di scienze della sua vita, Eddie si ritrova di fronte Jason Carver.
Non gli è diventato improvvisamente simpatico – anzi, fa per ignorarlo, cercando di passargli oltre con una spallata. Ma quello lo blocca appoggiandogli una mano sulla spalla.
- Ti devo parlare. – gli dice, indicandogli con la testa l'aula vuota.
Per un attimo, Eddie ha paura che Jason sappia del piano suo e di Chrissy, che sia l'ennesimo impedimento tra loro, che sia venuto a dirgli che sta sbagliando, che lei si merita qualcosa di meglio di un poveraccio cresciuto in un caravan con una madre tossicodipendente e uno zio in galera, per quanto innocente.
Perché dovrebbe esserci lui in carcere. E la cosa gli pesa come un macigno.
Invece, Jason si appoggia alla cattedra. Ha l'aria malinconica, ultimamente. Sembra più distante, più triste, più lontano da tutti. Anche il suo modo di allenarsi è cambiato: è pigro, svogliato, senza energie. Il Coach, in vista dell'ultima partita dell'anno, è disperato, ma Jason pare infischiarsene.
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Gli imperfetti
Fanfiction1986 - Hawkins, Indiana. Chrissy Cunningham è una brava ragazza ma con grandi segreti; Eddie Munson, invece, sembra quasi non aver paura di niente - ribelle e sfacciato, vive la sua vita in modo libero e senza preoccuparsi dei giudizi degli altri. C...