È mezzanotte e la luna piena è alta nel cielo. Deaton, Peter, Derek e Noah sono davanti al Nemeton assieme al corpo senza vita di Stiles che depositano proprio sopra al tronco. Derek avrebbe voluto essere solo con Deaton ma non sono riusciti ad impedire allo sceriffo di partecipare e Peter li ha seguiti. Anche Ana avrebbe voluto partecipare, ha fatto tantissimi capricci e si è anche messa davanti alla porta pur di non farli uscire senza di lei. Derek aveva fatto il possibile per calmarla, nemmeno usare gli occhi da Alpha ha funzionato. Alla fine erano state Beth e Alex a trovare il modo di rassicurarla mentre Cora era riuscita a farla addormentare.
“Cosa dobbiamo fare?” domanda Noah spezzando quel silenzio quasi irreale.
Deaton apre la borsa che si è portato dietro. “Non sappiamo con esattezza a cosa serve il corpo di Stiles, cosa si intende con sacrificio. Daremo via al rituale e poi possiamo solo sperare che tutto vada bene.”
“Io non lo so se voglio farlo” interviene Derek.
“Ma io sì” urla Stiles anche se sa che non servirà a nulla.
Peter gli appoggia una mano sulla spalla. “Stiles ha fatto la sua scelta, Derek. Ha scelto di rischiare. Conosce i rischi, sa che potrebbe anche non tornare più. Ma solo lui ha il diritto di decidere e noi dobbiamo rispettare la sua scelta.”
“E se lo perdo per sempre?”
“E se fosse l’unico modo per riaverlo?”
Derek sospira arrendendosi e Stiles si trova ad esultare. “Va bene, facciamolo.”
Deaton dispone le candele, mescola i vari ingredienti e li cosparge attorno al corpo di Stiles dandogli poi fuoco. Un fumo denso e profumato si libera nell’aria rendendo quasi difficoltoso respirare. Lo stesso Stiles riesce a sentire la gola stringersi a causa dell’odore dolciastro, quasi stomachevole mentre sente il corpo pesante. Il che è una sensazione assurda dal momento che un corpo non ce l’ha più. Eppure sente caldo, molto caldo. Gli sembra come se anche il suo fantasma stesse prendendo fuoco e per un attimo ne è quasi certo. “Stiles” urla Derek mentre vede il suo corpo sollevarsi da terra completamente avvolto dal fumo rosso.
Stiles è terrorizzato, fosse vivo gli verrebbe sicuramente un attacco di panico, non capisce cosa gli sta succedendo, improvvisamente gli sembra di non riuscire a respirare mentre tutto attorno a lui comincia a girare vorticosamente. Si sente risucchiato verso il Nemeton e urla spaventato prima di perdere completamente il contatto con la realtà.
“Stiles. Stiles rispondimi, ti prego.”
Stiles sente la testa pesante mentre qualcosa lo sta stringendo fin troppo forte. Eppure è una sensazione confortante come se… “Sono vivo” sussurra aprendo gli occhi a fatica trovandosi davanti lo sguardo lucido e preoccupato di Derek. “Sei vivo” ripete il mannaro sorridendo.
Una scarica di energia gli attraversa il corpo facendolo urlare dal dolore. “Stiles che succede?” gli domanda Derek.
Ma Stiles non riesce proprio a rispondere, sente il corpo come se fosse sul punto di esplodergli e non riesce ad averne il controllo. “Credo che il Nemeton gli abbia trasmesso parte dei suoi poteri” spiega Deaton.
“In che senso?”
“Il Nemeton era debole, molto debole. È come se avesse voluto condividere i suoi poteri con lui per conservarli.”
“Perché proprio lui?”
“È il tuo compagno. Tu sei legato al Nemeton e ora ancora di più. Ti ha scelto come suo guardiano e ha trovato un modo per non farti più allontanare da qua.”
“Ma Stiles è solo un umano. Il suo corpo può sopportarlo?”
“Non lo è più.”
Derek sembra preoccupato. “In che senso?”
“Non lo so, non ne sono sicuro. Ma c’è qualcosa di strano in lui. Emana un’energia nuova, potente. Dovrà imparare a gestirla ma sono certo di poterlo aiutare.”
“Non sono più umano?” interviene Stiles.
“No” gli risponde Deaton.
“Mi dispiace, ragazzino” gli dice Derek.
Stiles sorride. “Non importa: sono vivo. E non vedo l'ora di tornare a casa e abbracciare Ana.”
Non appena varca la porta di casa Stiles viene letteralmente assalito da Cora, Alex, Beth e perfino Isaac che gli si lanciano addosso in uno strano abbraccio. Stiles sente gli occhi inumidirsi mentre si accorge di riconoscere i loro singoli odori. È sul punto di farlo notare a Derek quando una voce sovrasta le altre. “Dovrei essere furioso per essere stato escluso da tutto questo. Ma sono così felice di averti di nuovo qui.”
Stiles si gira verso Scott per poi saltargli in braccio. “Scusami, Scottino. È stata una mia idea. Non arrabbiarti con Derek.”
“Lo so, Isaac mi ha spiegato tutto.”
Stiles guarda il riccio che si limita a fargli un cenno. “Giuro che domani ti racconto tutto.”
“GILES.”
Stiles si accuccia immediatamente aprendo le braccia. “Vieni qui, principessa.”
Ana gli corre incontro e si tuffa tra le sue braccia facendolo cadere. Ride e piange mentre la stringe incredulo su quanto le sia mancata. “Papà anche tu” dice la bimba allungando la manina verso Derek che la prende inginocchiandosi accanto a loro e abbracciandoli entrambi sentendosi finalmente completo.
Il cielo ha appena cominciato a schiarirsi quando Stiles riesce a far addormentare Ana e può finalmente accarezzare il viso di Derek. “Mi è mancato toccarti.”
Derek sorride baciandogli il palmo. “Sono pazzo se ti dico che mi è mancata anche la tua parlantina?”
“Mi ami davvero così tanto?”
“Sei il mio compagno, Stiles. E mi piacerebbe davvero riuscire a farti capire cosa significa questo per noi mannari.”
“Forse non lo capirò mai, ma non voglio perdere altro tempo.”
“In che senso?”
“Marchiami, Der. Ora. Non voglio passare un altro secondo senza essere tuo.”
“Non possiamo farlo qui.”
“Dove?”
Derek sorride. “Il mio ragazzino impaziente. Andiamo.”
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Ana
Fanfiction"Papà." Una bambina dai capelli ricci e neri, pelle scura e occhi verdi si rivolge a Derek con sguardo supplicante e un piccolo broncio. "Sono finiti i cereali tutti colorati." Papà. Quella parola rimbomba nella testa di Stiles. Non gli ci vuole mol...