I giorni dopo sono i migliori di cui Stiles ha ricordo: si è trasferito a villa Hale, dorme ogni notte con Derek e Ana si intrufola tra di loro verso mattina. Prepara la colazione per tutti prima di andare a lavoro e quando gli capita di tornare tardi la sera trova la cena pronta e Ana che vuole giocare con lui. È tutto perfetto e Stiles pensa di non essere mai stato più felice di così.
È sabato, uno dei giorni preferiti di Stiles che può permettersi di restare a letto un po' di più e coccolare Derek e Ana più del solito. Apre gli occhi già con il sorriso per poi allungare il braccio e trovare il letto vuoto. Si alza confuso: gli era già capitato di svegliarsi dopo Derek ma Ana non si alzava mai senza di lui. Raggiunge la cucina un po' preoccupato ma poi sospira di sollievo trovandoli seduti a tavola. “Mi avete abbandonato” dice con un finto broncio mettendosi al fianco di Ana.
Derek gli porge la tazza di latte. “Ana ha fatto un brutto sogno e non ha voluto tornare a letto” spiega.
“Potevi svegliare anche me” dice Stiles passando davanti alla bambina per prendere i cereali.
Ma Ana è più veloce di lui e gli morde la mano facendolo gridare più per lo spavento che per il reale dolore. “Ana che fai?” gli urla Derek.
“Mi sta pottando via la colazione.”
“Ci sono abbastanza cereali per tutte e due.”
“No è vero. Giles mangia toppo.”
“Ana chiedigli subito scusa.”
“No” dice saltando giù dalla sedia per poi correre via.
“Mi dispiace, non so cosa le sia preso. Stai bene, Stiles?”
Stiles guarda il segno dei denti fortunatamente umani sulla mano. “Sì, tranquillo. Magari è colpa della trasformazione ormai prossima. Credo abbia bisogno di te.”
Derek si mette tra le gambe di Stiles e lo bacia. “Io invece avrei davvero bisogno di te” dice con voce roca.
“Oggi è giorno di spese e, se non sbaglio, tocca a Cora e Isaac. Dici che non hanno voglia di fare gli zii?”
“Alex e Beth?”
“Oggi è il loro anniversario. Ho promesso a Beth di aiutarla a preparare il pranzo perché vuole invitare Alex ad un pic-nic.”
“Direi che è tutto perfetto.”
“Bene. Io comincio a preparare per Beth. Chiedi tu a Cor-“ “PAPÀ.”
Derek si gira verso Ana che ha gli occhi lucidi. “Cosa succede cucciola?”
“Mi fa male il pancino.”
“Dove?”
“Qua” dice toccandosi un punto.
Derek appoggia la sua mano per assorbirle il dolore. “Non sento nulla.”
“Ma mi fa maaaaleeeee” piagnucola.
È Stiles ad intervenire. “Vuoi tornare un po' a letto?”
“Papà vieni con me?”
“Ma…”
“Vai con lei. Qui me la cavo da solo.”
Derek prende Ana in braccio e la porta su per scale mentre Stiles è quasi sicuro di averla vista fare una linguaccia nella sua direzione.
Ana non si stacca da Derek per tutto il resto della giornata: Cora, Isaac e perfino Peter hanno provato a convincerla ad uscire per fare un giro ma non ci sono riusciti. Non si è spostata da Derek neppure a cena arrivando anche a farsi imboccare e Stiles non è quasi riuscito a parlare con lui per tutto il giorno. Ora è in bagno e spera che una lunga doccia calda riesca a rilassarlo e toglierli da dosso la stanchezza che da qualche giorno sente. Nemmeno sente la porta aprirsi e sussulta quando due braccia lo stringono. “Dovresti imparare a chiudere la porta del bagno o una di queste volte potrebbe essere Peter ad entrare al mio posto.”
Stiles sospira sentendo le labbra di Derek sul collo. “La chiudo sempre ma stasera ti aspettavo.”
“Mi dispiace.”
“Tranquillo. Fai la doccia con me?”
Derek non risponde ma lo spinge sotto al getto per poi spogliarsi in fretta e raggiungere Stiles. Si baciano e si toccano bisognosi: Stiles è così eccitato con già due dita di Derek dentro che pensa di poter venire così. Allarga meglio le gambe in un chiaro invito e Derek è sul punto di prenderlo quando: “papà sei qua?”
Derek tappa la bocca di Stiles. “Sì, amore. Sto facendo la doccia.”
“Posso falla anch’io con te?”
Derek vede chiaramente il panico negli occhi di Stiles. “Ma hai fatto il bagnetto poco fa. E poi ho già finito. Ora esco.”
“Ti 'petto qua.”
“Scusa” mima Derek con la bocca mentre Stiles vorrebbe solo piangere dalla frustrazione.
La notte si ritrova a dormire da solo e, nonostante capisca che Ana è solo una bambina, non riesce proprio a capire cosa stia succedendo. Gli sembra di essere tornato a quando si sono conosciuti e il comportamento di Ana anche durante il giorno seguente non fa che confermargli la cosa. “Ana mi odia. Di nuovo.”
Derek si passa una mano tra i capelli. “Non riesco a capire cosa le sta succedendo, davvero.”
“Forse le ho fatto inavvertitamente qualcosa che l’ha indispettita. Posso provare a parlarle?”
“Certo che puoi” risponde Derek baciandogli la fronte.
Stiles prende del gelato, lo mette in due ciotole e lo cosparge di zuccherini colorati per poi sedersi vicino ad Ana e allungargliene una. La bimba la prende ma senza mangiarlo. “Sei arrabbiata con me?”
Ana scuote la testa.
“Perché non mi vuoi più?”
“Pecché non mi vuoi più bene.”
Stiles è confuso. “Non è vero che non ti voglio più bene. Non potrei mai. Sei la mia principessa.”
“Ma tu hai un altro bimbo.”
“No che non ho un altro bimbo.”
“Sì, qui” dice indicando la pancia di Stiles.
Stiles che ringrazia di essere seduto mentre cerca di realizzare. Cerca con lo sguardo Derek che sembra sorpreso quanto lui. “Cosa dici, piccola?”
“Sento il cuore di Stiles e un altro che batte veloce veloce. E zio Peter dice che sono nata anche io da una pancia.”
Stiles sente gli occhi inumidirsi. “Stai dicendo che aspetto un bambino?”
“E penderà il mio potto e non mi vuoi più bene.”
Stiles se la stringe contro. “Tu mia principessa speciale vieni qui e fatti baciare. Ti voglio bene e te ne vorrò sempre. Questo bambino non ti porterà via niente, okay?”
“Dommiemo tutti insieme?”
“Faremo prendere a papà un letto più grande così ci stiamo tutti.”
Ana gli stringe le braccia al collo abbracciandolo. “Ti voglio bene, Giles.”
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Ana
Fanfiction"Papà." Una bambina dai capelli ricci e neri, pelle scura e occhi verdi si rivolge a Derek con sguardo supplicante e un piccolo broncio. "Sono finiti i cereali tutti colorati." Papà. Quella parola rimbomba nella testa di Stiles. Non gli ci vuole mol...