Parte 9

60 7 0
                                    

Rimanemmo così, gli sguardi intrecciati, in un silenzioso scambio di sentimenti, che non sarebbero mai potuti essere espressi a parole.

Feci per parlare, ma venni interrotta dal rumore della porta che veniva aperta e sbattuta contro il muro. Ci voltammo di scatto, sulla soglia c'era Chris, che fece scorrere lo sguardo per tutta la stanza, per poi posarlo su di me e Rick.

In un secondo Rick fu davanti a Chris, e quando dico un secondo era proprio un secondo.

Si fissarono, Chris aveva un espressione sorpresa, ma anche di disgusto sul volto, Rick solo di disgusto.

Mi misi fra i due, avevo paura che passassero alle mani per quanto si stavano guardando male, e con me di mezzo non si sarebbero mai permessi di picchiare l'altro. O almeno speravo.

-Rick, questo è Chris un mio amico d'infanzia, e lui che ci passa tutte le soffiate sui civili al di là delle protezioni-.

Si osservarono per un po', Chris fu il primo a rompere il silenzio.

Assottigliò gli occhi –Mi sembri familiare, ci siamo già visti da qualche parte?-.

Chris si comportava sempre mostrando il più totale disinteresse quando si trattava di qualcuno che non fosse lui, ma adesso si comportava in modo strano, come se fosse interessato a Rick, e la cosa mi insospettiva parecchio.

-No, non credo- lo guardò dall'alto in basso- se ti avessi già incontrato non saresti ancora in vita, demone-.

Era incredibile. Le persone quando si trovavano davanti a Chris si intimorivano, non per l'aspetto, ma per l'enorme potenza che riuscivi a percepire intorno a lui, un energia tutt'altro che buona, diciamocelo.

Chris lo guardò intensamente, poi spostò lo sguardo su di me.

-Ho saputo che sei stata male- i suoi occhi si incupirono,Chris si era sempre preoccupato per me e la mia salute.

Sorrisi –Si, ma ora sto bene-.

Il suo viso si illuminò – Bene! E fantastico. Oggi rimarrò un po' qui, devo discutere di alcune cose con Rachel, ci vediamo più tardi-.

Fece per andarsene, poi si voltò e lanciò un occhiata a Rick.

-Rick-.

Lui gli fece un cenno di saluto, con lo sguardo impassibile.

-Chris-.

Il demone sene andò, lasciando dietro di sé la porta aperta, la luce nel corridoio creava una scia che arrivava fino ai miei piedi, per poi mescolarsi progressivamente con il buio della stanza.

Mi girai verso Rick.

-Forse e meglio che vada- feci per dirigermi verso la porta – ci vediamo più tardi all'allenamento- raggiunsi la porta, ma Rick mi richiamò.

 -Alex-.

Mi girai, la sua figura era quasi completamente in ombra, ma riuscivo comunque ad intravvedere il volto, incorniciato da ombre nette, che però, non sarebbero mai riuscite ad oscurare la lucentezza dei suoi occhi.

Deglutii rumorosamente – Cosa?-.

Sul viso di Rick riuscivo a notare una nota di incertezza, così fugace e rara, che dopo pochi secondi, quando il suo viso ritornò indecifrabile, mi chiesi se quel tormento che avevo letto nei suoi occhi melo fossi solo immaginato.

Sorrise – All'allenamento, questa volta, cerca di sfiorarmi almeno, ma forse sto chiedendo troppo-.

Sorrisi, ripensando al disastro del nostro primo allenamento insieme .

Into the DarknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora