Scattai subito a destra per evitare l'enorme mano dell'ombra, che stava per schiacciarmi. Merda. Ma quanto cavolo era alto? Sarà almeno cinque metri, ed era al quanto incazzato.
Mentre ne evitavo un altro, sentì all'improvviso il colpo di un fucile. Mi girai, e vidi Clarck che puntava l'arma verso l'ombra; non feci neanche in tempo ad aprire bocca che venni scaraventata conto la recinzione, a diversi metri di distanza. In un primo momento vidi tutto nero. Non mi ero rotta niente, ma chi lo sapeva, l'adrenalina faceva magie.
A quanto pare per l'ombra non rappresentavo più una minaccia, perché si mise a correre verso Clarck. Mi alzai barcollando. La vista migliorò un po' e vidi Rick combattere a una trentina di metri da me, e lo stesso Andres.
Ignorando il dolore mi misi a correre verso Clarck, anche se la mia caviglia stava urlando di dolore, cercai di accelerare il passo.
Non arriverò in tempo.....potrei usare....No, non posso.
-Hey, brutto bastardo!- gridai cercando di distogliere l'attenzione dell'ombra da Clarck –Sono qui!-.
Il bestione cambiò improvvisamente traiettoria, e si diresse a tutta velocità verso di me; sfilai dal fianco un coltello, cercando di mandargli un po' del mio potere, in poco tempo il coltello diventò incandescente.
Mi misi a correre verso l'ombra, e quando solo pochi metri ci dividevano, gli saltai a dosso, mentre gli conficcavo il coltello dove normalmente ci sarebbero gli occhi. Quella era un'altra cosa che non mi riuscivo a spiegare delle ombre, non avevano occhi ma sapevano sempre dove eri. Solo negli ultimi anni gli scienziati erano arrivati a presupporre che riuscano ad avvertire il calore corporeo. Praticamente io ero una fottutissima torcia umana per loro!.
L'ombra non aveva gradito molto il mio regalino ed era ancora più arrabbiato di prima. Mi afferrò per una gamba e mi sbattè a terra. Rimasi sdraiata immobile, con la guancia che bruciava a contatto con la terra e un dolore allucinante che mi percorreva tutto il corpo. Sentì la testa leggera, e qualcosa di caldo che mi colava lungo la guancia.
L'ombra stava per colpirmi di nuovo, ma venne interrotto da un altro colpo di fucile che lo colpì alla schiena. I proiettili non riuscivano ad uccidere un ombra, ma a quanto pare davano fastidio.
-Clarck- urlai, con il poco fiato che mi rimaneva in corpo –vattene!-.
Ma non mi diede retta, e continuò a sparare. Il bestione in poche falcate lo raggiunse e lo afferrò. Impaurita cercai di alzarmi, le gambe mi tremavano leggermente ma alzai comunque lo sguardo verso l'ombra e feci per raggiungerlo. Mi congelai.
-Lascialo stare!-.
Clarck, in mano a quel essere orribile, sembrava minuscolo e indifeso. L'ombra, con uno strattone, prima gli strappò l'arma dalle mani scagliandola oltre la recinzione, poi con l'altra mano gli prense la testa e gliela staccò dal collo, senza il minimo sforzo.
Sentì la bile salirmi in gola, mentre immagini sfocate di molto tempo prima mi passavano davanti agli occhi, creando un miscuglio di ricordi.
La rabbia mi pervase, e divampò quando vidi l'ombra gettare a terra quel corpo inerme come un giocattolo rotto.
Non pensai. Reagì e basta, senza pensare alle conseguenze.
Mi misi a correre verso il mostro, raccolsi il pugnale che prima mi era caduta, e non mi accorsi neanche che, appena venne in contatto con la mia mano prese fuoco.
Per quanto ero arrabbiata, ignorai anche la paura scaturita dal mio potere e attaccai. Il bestione fece per prendermi, ma ero più veloce di lui, e riescì a tagliargli una mano. Dalla sua bocca aguzza uscì un grido orribile, ma non persi tempo a pensarci. Mentre mi dava le spalle, gli saltai sopra e gli taglio la testa; prima che cadesse a terra, saltai e ruzzolai fra la polvere rimettendomi subito in piedi, ma il suo corpo diventò subito polvere.
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Into the Darkness
FantasíaSiamo molti anni nel futuro. Un attacco da parte di un enorme armata di demoni ha drasticamente ridotto la popolazione umana. Alex, mezzo demone, mette ogni giorno in gioco la propria vita per proteggere il suo popolo, che non la accetta e la dispre...