Il Primo Giorno

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Siamo stati anche da alcuni medici veri per farmi delle analisi i cui risultati sono arrivati veramente in fretta (e questo mi fa pensare che la dannata sanità italiana deve essere corrotta per forza).

Che strano tutto ciò che mi sta succedendo, lo riconosco, ma è strano soprattutto ritrovarmi davanti ad una delle persone che più mi affascina e intimorisce al mondo, il buon, sempre prestante, Zlatan Ibrahimovic. Un omone alto e dalle spalle ampie che mi osserva con riserva, mentre quasi sembro nascondermi dietro la figura di Maldini.

L'uomo che fino a pochi momenti fa mi ha presa rudemente, selvaggiamente, senza pensare effettivamente alla mia incolumità, sembra pararsi davanti a me come un rassicurante scudo umano. Sospiro, non sono sicura che sia sano nutrite questi acerbi e confusi sentimenti per lui.

[ CRISTO NON CAPISCO CHE SUCCEDE NON RIESCO A LIBERARMI DI QUESTA OSSESSIONE NEI SUOI CONFRONTI STO MALISSIMO ]

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[ CRISTO NON CAPISCO CHE SUCCEDE NON RIESCO A LIBERARMI DI QUESTA OSSESSIONE NEI SUOI CONFRONTI STO MALISSIMO ]

"Hai capito?" Gli chiede nuovamente, per assicurarsi che il suo discorso stia stato chiaro.
Zlatan storce le labbra perplesso. "Non mi sembra una cosa legale." Dice, massaggiandosi la mascella e osservandomi.
"Lei ha firmato, con il suo consenso si può fare." Risponde pacatamente Paolo.
"Ti deve piacere proprio il cazzo per accettare una cosa del genere."
"Ho firmato senza saperlo." Corrugo la fronte infastidita della sua affermazione.

Che il cazzo mi piaccia o no non è di certo affar suo, inoltre considerando quello che dovrò fare, non voglio sentirmi ulteriormente giudicata. Alla fine cosa potrei fare? È ovvio che posso oppormi a questa cosa, ma a cosa mi porterebbe? Tornare da mia zia, lavorare per 650 euro al mese e poi? Doverne 400 se non di più a loro. Come cazzo faccio?

"Allora non farlo." Mi dice lo svedese, ormai quarantenne, ma ancora tra i titolari.
Abbasso velocemente lo sguardo, non tanto per l'imbarazzo (ma anche) quanto per il fastidio. "Certo, me li presta lei 400 mila euro?"
"Bè, buona fortuna." Bofonchia altezzoso.
"Spiegagli precisamente cosa non devono fare." Lo chiama Maldini vedendo come si sta avvicinando alla porta, ha una voce severa.
"Sì, ascoltano sicuro. Dopo aver perso 3 a 0 poi." Sorride infastidito, avvicinandosi a me e mettendomi una mano sulla schiena per spingermi verso l'uscita.

L'ultima occhiata che lancio a Paolo è preoccupata, ma sorprendentemente anche i suoi occhi lo sono – sebbene rimangano freddi come al solito. Sospiro e mi lascio spingere con gentilezza dall'uomo che nelle telecamere appare così rude, ma poi, in fondo, è forse l'unico ad essersi posto scrupoli di coscienza. Ah, giusto, in realtà... anche Rafael.

Merda, cosa penserà adesso di me? Mi irrigidisco camminando e Zlatan se ne accorge, infatti, prima che possa dirmi di entrare nella porta davanti a noi, mi rivolge uno sguardo indagatore e preoccupato.

"Stai bene?"

Deglutisco, in realtà, ho piuttosto paura, ma adesso che sono così vicina al farlo mi sento anche pervasa da una strana adrenalina che indica nella strada più semplice da percorrere, anche il percorso più divertente e curioso. È tanto che non vivo, è tanto che la mia vita si è fermata, sarà giusto gettarmi in questa cosa? In fondo, legalmente, un escamotage potrei anche trovarla considerando, immagino.

La Mascotte! || MILAN - INTER || IN PAUSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora