La Notte Prima

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ATTENZIONE:
scusate se non ho pubblicato ieri ma nella mia città c'era il diluvio e sono rimasta a dormire dal mio ragazzo ma sono tornata tipo adesso e quindi ecco il capitolo INOLTRE questo capitolo è molto pieno di cose vietate ai minori vi ricordo di non leggere se siete piccoli ao 


Posso godere di una stanza tutta per me, mentre l'allenatore, il vice e tutto lo staff, compreso Paolo e Zlatan si radunano per studiare la strategia migliore per domani. Intanto io guardo la mia Napoli fuori dalla finestra e sospiro perché ricordo bene quanto intensamente volessi tornare qui, fino a poco tempo fa – ed è strano, perché nonostante io odi profondamente mio padre, sento che le mie origini sono ben radicate in questa città.

Seduta sul letto, annoiata e assorta, riprendo contatto con la realtà quando bussano in camera mia. Sorrido spontaneamente, Paolo deve essere tornato, forse dormiremo insieme, eppure perché non voglio dormire da sola? Cosa dovrei essere? Lui è sposato ed è una colonna portante nella società, quindi non potrebbe mai stare insieme a me che sono anche così più giovane di lui.

D'altro canto c'è Rafael, che sembra dedicarmi attenzioni genuine, continuamente interrotte da questa malsana voglia di cazzo che ultimamente mi assale. Troppo scurrile? Mi vergogno di averlo pensato, lo ammetto, ma è la verità. In ogni caso immaginare qualcosa insieme a lui è semplicemente utopico, e forse, dovrei smettere di pensare così tanto.

Vado ad aprire quando mi ritrovo, sorprendentemente, davanti, altro che Paolo. Deglutisco.

"Buonasera."
"Non sei stanco?" Chiedo con una vergognosa spontaneità, guardando quella sua faccia da schiaffi.
"Si dorme meglio dopo... bè, hai capito." Sorride, divertito lui, mentre mi spinge dentro la stanza ed entra, seguito dai suoi amici.

Insieme a Theo ci sono, il solito Brahim e una new entry, decisamente, Alexis Saelemaekers. Indossando la tuta casual con il meraviglioso stemma dell'AC Milan, gli altri due, il primo più basso mentre il secondo molto più grosso e alto, entrano dentro con le mani in tasca e percepisco un certo imbarazzo, soprattutto da parte del belga.

 Indossando la tuta casual con il meraviglioso stemma dell'AC Milan, gli altri due, il primo più basso mentre il secondo molto più grosso e alto, entrano dentro con le mani in tasca e percepisco un certo imbarazzo, soprattutto da parte del belga

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[ il figlio di kjaer ]

"Andate via, Paolo potrebbe passare."
"Allora è vero che sei la sua troia – esordisce, con quel suo spagnoleggiante italiano, il francese (gioco di parole non voluto), mentre si osserva intorno. – E come scopa Paolo?"
"Meglio di te." Quasi scoppio a ridere mentre lo dico, ma mi copro prontamente la bocca, distogliendo lo sguardo, mentre Brahim scoppia a ridere e Alexis accenna un sorrisetto piuttosto sexy.
"Non lo stai negando." Sottolinea Theo, che seppur divertito non vuole darlo troppo a vedere.
"Paolo si occupa di me." Sospiro, incrociando le braccia al petto.
"Sì, con il cazzo." Sento parlare, forse per la seconda o terza volta finora, Alexis.

Mi sembra di arrossire davanti a lui, non so bene perché. Con Theo faccio tanto e inspiegabilmente la spavalda ma davanti a questo ragazzo con cui non ho alcun tipo di confidenza, mi sento strana, inoltre il suo sguardo è stranamente penetrante. Sarà un fascino nordico o il problema è che semplicemente mi piacciono tutti?

La Mascotte! || MILAN - INTER || IN PAUSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora