Era settembre e il sole invadeva la mia stanza, e dalla finestra (stranamente aperta) entrava l aria fresca.
Ero davanti il mio armadio a scegliere un giusto abbigliamento per un primo appuntamento.
Non avevo mai avuto di questi problemi, ma non so il perché mi importava di fare bella figura.Un paio di pomeriggi fa Simon aveva suonato il campanello dell Istituto. Non ero affatto sorpresa di vederlo qua, credevo che fosse venuto per Clary (Jace la stava addestrando per diventare una vera shadowhunters) e riportarla a casa o a fare qualunque cosa facessero gli amici come loro. Ma mi sorprese quando mi disse che voleva parlare con me.
Lo feci accomodare su una delle panchine dell istituto, nel giardino.
-Allora... cosa dovevi dirmi-
-Si...Allora... Mi... chiedevo se... tu.... capisci? - era abbastanza confuso e ciò mi faceva tenerezza.
-Ti potresti spiegare meglio-
Mi sorrise -Il fatto é che non ho mai chiesto ad una ragazza di uscire. Quindi non so come fare.-
-Ahhh- dissi capendo dove voleva arrivare poco fa -Aspetta, cosa?-
-Izzy ti andrebbe di uscire con me?-
-Si- dissi d impulso
-Davvero nob è che mi darai buca all ultimo minuto-
-A quanto pare sei parecchio diffidente delle parole dette da una shadowhunters- dissi fingendomi arrabbiata.
-No. Non sto dicendo questo e che non sono mai uscito con una ragazza prima d ora- disse passandosi una mano sul viso.
Eppure da quando era diventato u vampiro era sempre più al centro dell attenzione ed attirava sguardi. Specialmente quelli della lupa, Maia.
-Non ci credo che non sei mai uscito con una ragazza-
-l unica con qui sono uscito e Clary. Quindi direi di no- sembrava abbastanza deluso. Ma non capivo il perché.
-Ok. A che ora-
-dici sul serio? Non mi stai prendendo in giro per poi deridermi davanti a Jace?-
-Al contrario di quanto può sembrare io non prendo in giro nessuno, almeno le persone che mi stanno simpatiche-
Dissi fingendomi arrabbiata nei suoi confronti.
-dici sul serio? Ti sto simpatico?-
Avrei voluto rispondergli di Si che da quando mi era stato vicino quella notte ad Idris lo avevo iniziato a considerare una persona su cui contare e di cui fidarsi.
Ma decisi che sarebbe stato meglio non dirgli niente.
-allora per quando e a che ora devi essere pronta-
-Sabato alle sei?-
-E troppo tardi devo prepararmi per la caccia-
La caccia per noi shadowhunters era molto importante.
-Allora non lo so decisi tu- mi disse sorridendo.
Nessuno ragazzo mai mi aveva fatto decidere a che ora sarebbe stato il nostro appuntamento. Di norma era una cosa che spettava ai ragazzi. Ma siccome era la prima volta che Simon chiedeva di uscire con una ragazza decisi di accontentarlo.
-sabato alle quattro?-
-Non so... che ne dici se ti invito a pranzo e lasciamo la cena ad un altra volta-
Quell idea era molto meglio di quella di cenare fuori con il rischio di dovermene andare e lasciarlo da solo.
-Penso che sarebbe decisamente meglio- dissi affermando uno dei miei migliori sorrisi.
Lui mi rispose con uno dei suoi migliori sorrisi: alzando prima una parte e poi l altra in un gesto molto invisibile. Lo avevo notato una volta e da allora ogni volta ce fa un sorriso capisco se e sincero solo se fa quel piccolo movimento.
Ci alzammo e lo accompagnai al cancello.
-a sabato- mi sussurro e prima che potessi rispondergli qualcosa lui se ne andò.Alla fine decisi per un paio di jeans neri a vita alta con una camicetta (una delle poche) bianca che arrivava un po più sotto del bottone dei jeans.
Appena finito di truccarmi sentì il campanello suonare. Simon.
Corsi di sotto sperando che nessuno avesse aperto.Arrivai all'ingresso ed aprii il portone.
Davanti a me c'era il solito Simon ma aveva qualcosa di diverso. Ma non riuscivo a capire di cosa si trattava.
-Ciao- disse facendomi il suo solito sorriso.
-Ciao- uscì dall istituto e mi avvicinai a lui -Andiamo?- gli chiesi.
-Si-
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Izzy e Simon
De TodoLa storia di Isabelle e Simon sin dal loro primo incontro nelle cucine dell istituto...